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Pnrr, Aquino (Noi di Centro): “Governo faccia chiarezza su assunzioni personale a tempo determinato piccoli comuni”

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“La senatrice Lonardo ha provveduto a presentare una interrogazione parlamentare”

Avellino, 18 gen. – “Ringraziamo la senatrice di Noi di Centro, Sandra Lonardo, che ha ricevuto la nostra sollecitazione ed ha provveduto a presentare un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e al Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, in merito alle procedure da seguire per le assunzioni di personale a tempo determinato per il potenziamento amministrativo dei Comuni con meno di 5.000 abitanti, coinvolti nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. Lo dichiara in una nota il segretario provinciale di Noi di Centro Avellino, Ciro Aquino.

“È opportuno – spiega il segretario provinciale del partito di Mastella – che il Governo chiarisca, quanto prima, ai piccoli Enti locali l’accesso al Fondo dedicato alle assunzioni a tempo determinato previste dall’articolo 31-bis comma 5 D.L. n. 152/2021, come convertito dalla Legge n. 233/2021. Nello  stato di  previsione  del  Ministero  dell’interno  al  fine  del concorso alla copertura dell’onere sostenuto dai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti  per le  richiamate  assunzioni a  tempo determinato, con una dotazione di 30 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Le predette risorse saranno ripartite tra i Comuni attuatori dei progetti previsti dal PNRR, sulla base del monitoraggio delle esigenze assunzionali. A tal fine, i comuni interessati devono comunicare al Dipartimento della funzione pubblica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (quindi entro il 31 gennaio 2022), le esigenze di personale connesse alla carenza delle professionalità strettamente necessarie all’attuazione dei predetti progetti, il cui costo non è sostenibile a valere sulle risorse disponibili nel bilancio degli enti. Il comune beneficiario è tenuto a riversare, ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, l’importo del contributo non utilizzato nell’esercizio finanziario”.

“Lo scopo dell’atto parlamentare, pertanto, è rivolto a comprendere se e quali iniziative di competenza i ministri ritengano di intraprendere al fine di consentire alle Amministrazioni Comunali la trasmissione dei dati (che dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2022) afferenti le esigenze di personale, connesse alla carenza delle professionalità strettamente necessarie all’attuazione dei predetti progetti, atteso che i comuni ne sono impossibilitati in questa fase, sia perché alcuni bandi del PNRR sono in fase di pubblicazione sia perché alcuni non sono stati ancora pubblicati. Si chiede ancora ai ministri se ritengano di attivarsi, anche con un decreto legge, per chiarire se in questa fase possono fare richiesta di detto contributo esclusivamente i comuni che hanno già avuto progetti finanziati dal PNRR, oppure, i comuni che hanno soltanto candidato i relativi progetti senza ancora aver ottenuto il relativo finanziamento, o infine i comuni che hanno predisposto un progetto da candidare a finanziamento nel momento in cui verrà pubblicato il relativo bando a valere sul PNRR. Agli stessi, inoltre, viene richiesto se sarà assicurata ai piccoli comuni la concreta possibilità di poter procedere all’assunzione a tempo determinato delle idonee professionalità per la partecipazione ai bandi del Pnrr e quali iniziative i ministri, in indirizzo, ritengano di assumere con urgenza”, conclude il sindaco di Montefredane.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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