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Polo Enologico, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Provincia: sospesa l’esecutivtà della sentenza del Tar di Salerno
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare della Provincia di Avellino per la riforma della sentenza breve del Tar di Salerno, concernente la gara per la realizzazione del Polo Enologico della Città di Abellinum e della Bassa Valle del Sabato.
Con propria ordinanza, il Consiglio di Stato ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata.
Soddisfatto il presidente Domenico Gambacorta, che sottolinea: “Non abbiamo mai voluto scavalcare nessuno. Il nostro obiettivo è realizzare il Polo Enologico di Eccellenza, di cui beneficerà la città e l’intero territorio irpino. La Provincia ha messo in campo un investimento pari a 8 milioni di euro di fondi di bilancio, che consentirà di attivare la laurea magistrale e di ospitare corsi di dottorato di ricerca. Il progetto prevede il completamento del restauro dell’edificio centrale lungo viale Italia da destinare a laboratori di ricerca, il recupero dell’edificio Ovest lungo viale Italia che diventerà un museo multimediale e dell’enoteca regionale, con locali conto terzi per servizi di analisi e ricerca di supporto alle aziende locali della filiera del vino, laboratori di ricerca ed aule docenti, la costruzione di un nuovo corpo da utilizzare come aula magna, sala convegni e seminari didattici, nonché a centro sperimentale di micro-vinificazione”.
“L’Amministrazione Provinciale di Avellino – spiega l’avvocato Vincenzo Barrasso, che ha rappresentato l’ente davanti al Consiglio di Stato – è stata costretta a difendersi in quanto ha subìto il ricorso e la sentenza del Tar Salerno, che riteniamo ingiusta. I giudici amministrativi di primo grado crediamo non abbiamo valutato correttamente la questione. Per tale motivo, abbiamo provato a correggere quella decisione. Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza cautelare, ha condiviso le nostre perplessità. Questo ci soddisfa e consente alla Provincia di riprendere l’iter per la gara d’appalto che era stato interrotto e di realizzare un intervento strategico per la vita culturale e produttiva di tutta l’Irpinia”.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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