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Potenziamento del sistema della produzione agricola, Guido Di Paola spiega le proposte di SìAmo Ariano

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Potenziamento del sistema della produzione agricola e agro – industriale, Guido Di Paola, coordinatore insieme a Luigi Marraffino della lista SìAmo Ariano, che ha scelto di aderire al Patto Civico per Ariano, spiega quali sono le tematiche sulle quali la lista sta concentrando la sua attenzione.

Da quale considerazione parte SìAmo Ariano?
Oltre al settore culturale, quello primario,in linea con il Piano Territoriale Regionale, costituisce il comparto economico fondamentale da sviluppare per creare nuova occupazione qualificata e ricchezza nelle nostre zone interne, perennemente svantaggiate.La Regione Campania, attraverso i Fondi Strutturali Europei, in particolare il FEOGA, mette a disposizione degli imprenditori agricoli qualificati, soprattutto giovani, ingenti risorse economiche.Nonostante ciò non si vedono risultati apprezzabili nella nostra Città e nei Comuni vicini. I prodotti agricoli locali sono pochi e non hanno alcuna visibilità sui mercati. I produttori non hanno forza contrattuale rispetto agli acquirenti, che impongono il prezzo di acquisto a loro vantaggio. In termini generali, e relativamente a tutti i comparti produttivi agricoli, lo sviluppo di forme di concentrazione dell’offerta è ostacolato dalla carenza di infrastrutture e servizi, nonché da un pregiudizio culturale.
Rispetto a queste tematiche, quali sono le linee programmatiche di SìAmo Ariano?
La nostra Lista ritiene che la valorizzazione dell’agricoltura di collina/montagna debba rappresentare uno dei principali obiettivi cui si deve indirizzare l’azione della futura Amministrazione.
Per la vocazione del nostro territorio, puntiamo sui seguenti comparti agricoli: olivicolo, lattiero-caseario, ortofrutticolo, cerealicolo e zootecnico e su un settore nuovo, quello della Canapa per uso edilizio. Per noi l’idea vincente è l’attuazione di Progetti Integrati di Filiera. L’associazionismo si pone come obiettivo di fondo, per attuare miglioramenti delle strutture fondiarie e aziendali, come pure per coordinare e programmare le operazioni di raccolta, la loro lavorazione, trasformazione e conservazione, nonché per provvedere ad una migliore commercializzazione del prodotto.
 
Cosa prevede il progetto di sviluppo di SìAmo Ariano?
Il progetto prevede la realizzazione di una filiera in ogni comparto suddetto, dimensionata sui bisogni della popolazione dell’intero comprensorio dell’Arianese, di circa 65 mila abitanti, con l’obiettivo fondamentale di incrementare le produzioni locali, la trasformazione, attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione di manufatti incompleti o abbandonati ( macello PIP Camporeale, ex fornace c.da Tesoro, ecc.), la promozione, grazie a start up di servizi agro-alimentari, sostenute dall’amministrazione comunale nella fase di avviamento; la commercializzazione attraverso supermarket e/o negozi specializzati di prodotti tipici locali.
 
A supporto delle filiere, cosa prevede SìAmo Ariano?
Tutte le filiere avranno la sede sociale con gli uffici nel Centro storico di Ariano Irpino e saranno strutturate nel seguente modo: Costituzione Consorzio di filiera; I Produttori, anche dei paesi vicini, conferiscono ad una struttura consortile per la prima lavorazione e per la trasformazione; Struttura di confezionamento, progettazione e realizzazione Packaging alimentare ecologico ( etichetta, confezioni, pacchi,ecc.). Servizi a completamento della Filiera:attività di promozione dei prodotti mediante Convegni scientifici, eventi, degustazioni, pubblicità attraverso la rete ed i social network. Inoltre,sededel consorzio con annesso piccolo locale per esposizione, degustazione e vendita prodotto.Gli attori della filiera saranno: produttori, società prima lavorazione e trasformazione, trasportatori, ristoratori e pizzerie, supermarket, start up alimentari e di servizi ( promozione, comunicazione, vendita on line).

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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