Attualità
Presentati questa mattina alla sala stampa della Camera dei Deputati i migliori Oli Dop e Bio d’Italia
MIGLIORI OLI DOP E BIO D’ITALIA, SIRENA D’ORO: VINCONO CAMPANIA E PUGLIA
ROMA – L’olio extravergine di oliva Dop Cilento dell’azienda Piero Matarazzo di Perdifumo, in provincia di Salerno, e l’evo biologico del frantoio Intini, di Alberobello, nel barese, sono i vincitori della 17ma edizione del Sirena d’Oro. il premio dedicato agli oli extravergini di oliva Dop, Igp e Bio italiani, che si svolgerà a Sorrento dal 29 al 30 marzo con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
L’annuncio è stato dato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Roma, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, alla quale hanno preso parte il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, il vice presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, Paolo Russo, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il vice presidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello ed il presidente di Aprol Campania, Francesco Acampora.
Sul podio del Sirena d’Oro, la società agricola Podere Grassi di Greve in Chianti (Fi), con l’olio extravergine di oliva Dop Chianti Classico e l’azienda Tommaso Masciantonio di Casoli (Ch) con la Dop Colline Teatine, che conquistano rispettivamente la Sirena d’Argento e la Sirena di bronzo nella categoria Dop e Igp, mentre l’azienda agricola Donato Conserva di Modugno (Ba) e la società agricola Vernera di Spano & C. di Buccheri (Sr) si assicurano, rispettivamente, il secondo e il terzo posto nella categoria Bio.
Spazio anche al confronto internazionale. Dopo la partecipazione dello scorso anno, tornano le produzioni giapponesi, questa volta insieme a quelle cinesi e portoghesi. Per le tre sezioni, il Premio Cina è andato all’azienda Lianghan Z Hongre N.T.Koroneiki, il Premio Giappone alla Shodoshima Olive Co. Ltd e il premio Portogallo all’azienda Herdade de Esporao.
Altri riconoscimenti sono stati tributati dalla giuria di assaggiatori professionisti, guidata dal capo panel Maria Grazia Barone, al Frantoio Intini di Alberobello (Ba) che si è aggiudicato il Premio Gaetano Avallone, intitolato al presidente dell’associazione Oleum, scomparso prematuramente lo scorso mese di febbraio, alla Dop Irpinia dell’oleificio Fam di Ventigano (Av) insignita del Premio Speciale Campania e alla Dop Monti Iblei-Gulfi del frantoio Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Rg), che ha ammaliato la giuria del Premio Speciale Sicilia, riunitasi a Catania il 15 marzo, regione ospite di questa edizione e terra dalle importanti tradizioni olivicole.
Nelle prossime ore saranno inoltre decretati i vincitori del Premio della Stampa, che sarà assegnato venerdì 29 marzo da una giuria di giornalisti. Attesa anche per il nome di uno sei istituti alberghieri della Campania che si assicurerà il primo posto al concorso “A scuola di olio evo”, una gara di cucina con protagonisti gli oli promossi nell’ambito del Sirena d’Oro, la cui finale è prevista a Sorrento per giovedì 28 marzo, presso l’istituto polispecialistico San Paolo. Nel corso della cerimonia di premiazione, che si terrà a Sorrento sabato 30 marzo, a partire dalle ore 10, presso il Palazzo Municipale, saranno premiati anche i vincitori del corso-concorso di potatura dell’olivo ”Mastro Potino”, giunto alla sua V edizione: Giuseppe Fiorentino, Claudio Cosenza ed Antonio Montagna.
Per Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, “Il Sirena d’Oro contribuisce in maniera concreta a difendere le peculiarità dei nostri prodotti, sia per quel che riguarda la materia prima, sia per le tecniche di lavorazione”, mentre Paolo Russo, vice presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, ha sottolineato come iniziative come questa siano “Il miglior biglietto da visita di un Paese che crede e che scommette nelle proprie eccellenze: riconoscere qualità, tradizioni produttive e territoriali significa tracciare un percorso etico e virtuoso cui tutti dovrebbero guardare per migliorare l’economia e per delineare strategie di sviluppo che puntino sempre di più sulle specificità della nostra terra”.
“La finalità dell’evento resta non solo quella di dare la giusta rilevanza alle migliori produzioni nazionali, ma anche quella di generare i presupposti affinché l’olio extravergine di oliva continui a detenere il ruolo principe per quanti desiderino assicurarsi una sana e corretta alimentazione – ha spiegato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Il tutto nell’ambito di scambi culturali e momenti di approfondimento scientifico che intendiamo promuovere con ferma convinzione e sempre maggiore entusiasmo”.
Oltre duecento gli oli iscritti al concorso Sirena d’Oro, pur in un anno di grandi difficoltà per il mondo olivicolo italiano.
“È l’élite dell’olivicoltura italiana, che può confrontarsi senza timore con il resto del mondo – ha evidenziato il vice presidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello – La biodiversità olivicola, con le sue centinaia di varietà, fa dell’Italia il paese con il maggior numero di cultivar al mondo, di cui la maggior parte è identificabile con un areale circoscritto e sono poche quelle diffuse su più regioni. Salvare e valorizzare questo patrimonio immenso significa trasferire valore all’economia, all’agroalimentare, al turismo, al paesaggio, alla cultura, alla vita sociale nelle aree rurali, alla resilienza dei territori, alla bellezza dell’Italia”.
Il Premio Sirena d’Oro, che si appresta a festeggiare il suo ventennale registrando sempre maggiori consensi, è promosso dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania e Camera di Commercio di Napoli, e la partecipazione del Gal Terra Protetta e delle associazioni Oleum, Aprol Campania, Unaprol e Federdop.
“Tra le novità dell’edizione 2019 c’è il progetto didattico rivolto agli istituti alberghieri – è intervenuto il presidente di Aprol Campania, Francesco Acampora – L’idea nasce per trasferire ai giovani, ai futuri chef e operatori della ristorazione, le competenze necessarie per distinguere il vero extravergine ed apprezzarne le infinite qualità sensoriali ed organolettiche”.
Ha inviato un messaggio agli intervenuti anche Ciro Fiola, presidente Camera di Commercio di Napoli. “Il valore del comparto olivicolo – scrive il presidente Fiola – è strategico per l’economia nazionale ed è necessario un intervento deciso del Governo per correggere le distorsioni, sia derivanti dalla concorrenza sleale sia dai problemi endemici legati ai parassiti delle piante. Occorre mettere in campo risorse consistenti per evitare il rischio di un danno incalcolabile. La produzione di olio extravergine, oltre al valore unico ed inimitabile per il made in Italy, rappresenta un patrimonio prezioso per il paesaggio e quindi per l’immagine stessa del nostro territorio”.
Nel corso della mattinata sono stati inoltre diffusi gli ultimi dati raccolti dalla Coldiretti, relativi alla produzione 2018 di olio di oliva made in Italy che crolla del 38%: appena 265 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici. A pesare sono stati il gelo invernale di Burian e i venti accompagnati dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti anche se le previsioni classificano l’Italia come secondo produttore mondiale nel 2018/19. La Puglia si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%, mentre al secondo posto si trova la Calabria, con 47 milioni di chili e una riduzione del 34%, e sul gradino più basso del podio c’è la Sicilia dove il taglio è del 25%, per una produzione di 39 milioni di chili, mentre in Campania il raccolto è di 11,5 milioni di chili, in riduzione del 30%. Al centro diminuisce a 11,6 milioni di chili la produzione in Abruzzo (-20%) e a 14,9 milioni di chili nel Lazio (-20%) mentre aumenta a 17,8 milioni di chili in Toscana (+15%) come nel nord dove complessivamente si registra un aumento del 30%.
Un andamento che si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede un forte calo dell’8% dei raccolti per una previsione di poco più di 3 miliardi di chili. Ad influire è anche il crollo della produzione pure in Grecia con circa 240 milioni di chili (-31%) e in Tunisia dove non si dovrebbero superare i 120 milioni di chili (-57%) mentre in Portogallo è praticamente stabile a 130 milioni di chili. In controtendenza la Spagna che si conferma leader mondiale, dove si stimano circa 1,5-1,6 miliardi di chili con un aumento del 23%, oltre la metà della produzione mondiale.
Attualità
Coordinamento Cittadino Forza Italia – Ariano Irpino: un grido d’allarme contro la criminalità dilagante
Ancora una notte di furti e violenze scuote la tranquillità di Ariano Irpino. È ormai da oltre due anni che i cittadini vivono nel terrore, vittime di una vera e propria escalation criminale che sembra non conoscere fine. Ogni sera, una nuova abitazione viene svaligiata, spesso nella totale impunità per i responsabili. La situazione, già grave, si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi: i malviventi non si accontentano più di derubare le case, ma hanno iniziato a sottrarre anche autovetture, arrivando persino a malmenare brutalmente i malcapitati che osano trovarsi sulla loro strada.
Questa situazione di insicurezza e vulnerabilità è diventata insostenibile. Non è accettabile che i cittadini di Ariano Irpino vivano con la paura costante di subire violenze o furti all’interno delle proprie abitazioni. La comunità ha il diritto di sentirsi protetta e di vivere in serenità.
È ora che tutti facciano la propria parte per porre fine a questo incubo. Il Sindaco Enrico Franza, il Prefetto, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e lo stesso Ministro dell’Interno devono intervenire con decisione. È necessaria una mobilitazione generale che coinvolga tutte le forze politiche, sociali e istituzionali della città per indurre lo Stato a mettere in campo tutti i mezzi possibili per ristabilire l’ordine e la sicurezza. Se le misure ordinarie non si rivelano sufficienti, non si deve escludere il ricorso all’Esercito.
Le persone devono poter tornare a sentirsi al sicuro nelle proprie case, senza il timore di violenze o furti. Questo è un diritto fondamentale che va garantito con ogni mezzo disponibile.
Per questo chiediamo al Sindaco Franza di agire tempestivamente, sollecitando una riunione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in cui si discuta proprio della situazione di Ariano Irpino e delle misure straordinarie da adottare per arginare questa ondata di criminalità.
Inoltre, riteniamo indispensabile che il Sindaco riferisca quanto emerso da tale incontro in un Consiglio Comunale monotematico, aperto alla cittadinanza. Questo momento di confronto pubblico servirà a determinare le ulteriori iniziative necessarie per garantire la sicurezza della nostra città.
È tempo di agire. Non possiamo più permettere che la paura regni sovrana nelle strade e nelle case di Ariano Irpino. Lo Stato deve dimostrare di essere presente e pronto a difendere i propri cittadini con tutta la forza di cui dispone.
Il Coordinamento Cittadino
Attualità
Confesercenti, Marinelli: investimenti sostenibili 4.0, opportunità per le imprese irpine
“Per le imprese irpine e dell’intero Mezzogiorno sono in arrivo nuove opportunità con le agevolazioni previste dal programma “Investimenti Sostenibili 4.0” di Invitalia, appena rifinanziato, che sostiene la trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie attività, indirizzata verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.
“La misura prevede – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – una dotazione finanziaria complessiva di 300 milioni di euro, destinati sotto forma di contributi in conto impianti e di finanziamenti agevolati, alle imprese in possesso dei requisiti specifici per l’accesso agli incentivi, con una copertura fino al 75 per cento delle spese ammissibili”.
Sono ammesse alle agevolazioni le attività manifatturiere e di servizi alle imprese. I piani di investimento dovranno offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, rendere il processo produttivo sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda proponente. L’obiettivo del programma dovrà essere raggiunto tramite l’impiego di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.
Le spese inserite nel progetto possono riguardare l’acquisto di macchinari, impianti e nuove attrezzature; opere murarie; programmi informatici; certificazioni ambientali; servizi di consulenza specialistica.
Il programma d’investimento deve prevedere una spesa compresa tra i 750.000 euro e i 5 milioni di euro. L’accesso e la concessione delle agevolazioni avviene mediante una procedura valutativa a sportello.
Per ulteriori informazioni e assistenza è possibile rivolgersi agli uffici di Confesercenti, in viale Italia n° 53, ad Avellino, previo appuntamento, telefonando al numero 0825 679256 o scrivendo a info@confesercentiavellino.it.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
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