Mettiti in comunicazione con noi

Cultura Eventi e Spettacolo

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “PAROLE E CRISI POLITICA. Dal politichese all’economichese. Come cambia il lessico politico ai tempi della crisi”. Mercoledì 11.12.2013 Circolo della Stampa, Avellino, h 17:30

Pubblicato

-

“Parole e crisi politica” è il titolo del libro (192 pagine, prezzo di copertina: 18 euro) scritto da Domenico Bonaventura (vedi NOTE BIOGRAFICHE in calce), con la prefazione di Generoso Picone, redattore capo de Il Mattino di Avellino.

Autoprodotto dall’autore attraverso ilmiolibro.it, il volume è acquistabile on line all’indirizzo ilmiolibro.it, (inserendo il titolo nello spazio “Cerca”) e, da oggi, è ordinabile presso una delle oltre cento librerie laFeltrinelli d’Italia, oltre che sul sito lafeltrinelli.it.

IL LIBRO. “Parole e crisi politica” analizza il mutamento del lessico utilizzato nella comunicazione politica, mutamento avvenuto a causa di una crisi che ha prodotto sconvolgimenti in tutti i settori, anche in quello linguistico.

L’autore parte però dal legame eterno tra media e politica, che viene scandagliato nelle sue varie fasi storiche. Successivamente, si sofferma su un periodo storico che individua come fondamentale nel cambiamento lessicale: la caduta di un governo politico e il giuramento di un esecutivo tecnico.

Il 16 novembre 2011 è individuata come la data-cardine per la realizzazione di questo processo linguistico-cultural-sociale. E’ il giorno del giuramento dell’esecutivo Monti e da quel momento, nell’azione del governo, cambiano le priorità, che diventano solo e soltanto di tipo economico-finanziario. Insieme ad esse muta anche il vocabolario utilizzato da politici e media per argomentare: la morte del politichese, così come l’avevamo conosciuto, avviene per mano di un lessico esclusivamente economico.

Sullo sfondo, il potere dei media, che accolgono il nuovo lessico e lo impongono all’opinione pubblica.

Il libro riporta in appendice un mini-vocabolario di 146 termini “in voga” nel periodo citato e affrontati (con relativi esempi) nel corso degli 8 capitoli.

 

NOTE BIOGRAFICHE. Domenico Bonaventura (Avellino, 1984) vive a Lacedonia (AV), dov’è cresciuto. Laurea triennale in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Salerno (tesi in Diritto Pubblico: “I processi di riassetto dell’Europa: il caso della Turchia”), laurea Magistrale in Sceienze Politiche – indirizzo Comunicazione – presso la Luiss “Guido Carli” di Roma, con tesi in Sistemi politici e Tecniche di Comunicazione dal titolo “Pubblico/privato nella nuova politica mediale”, in cui ha analizzato il caso Berlusconi/Lario affrontato da diverse testate).

Giornalista prim’ancora di diventarlo, ha una passione accesa per il calcio, la politica e le parole (possibilmente italiane). Vicedirettore de Lanostravoce.info, collabora da tre anni con Il Mattino e da due con XD Magazine e cura diversi uffici stampa. Mediamente attratto dalle reti sociali, le utilizza soprattutto per ottimizzare il lavoro.

“Parole e crisi politica” è il suo esordio editoriale.

Twitter: @domebonaventura

Fb: Parole e crisi politica

 

 

INTERVENTI:

– GENEROSO PICONE, redattore capo de Il Mattino di Avellino e autore della prefazione al libro;

– PAOLO SAGGESE, professore, Centro per la Documentazione della Poesia Meridionale.

CONCLUSIONI:

– DOMENICO BONAVENTURA.

MODERA:

– GIANNI COLUCCI, redattore Il Mattino Avellino

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Per la prima volta nella nostra città, il Lions Club Ariano Irpino ha il piacere di ospitare il LionsDay nella giornata di sabato 12 aprile

Pubblicato

-

Una giornata che mira a far conoscere il mondo dei Lions e a coinvolgere tutta la nostra comunità, all’insegna della salute, della cultura e dell’importanza dello stare INSIEME per aiutare chi ha bisogno!

Unitamente agli altri Lions e Leo Club delle province di Avellino e Benevento (L.C. Avellino Host, L.C. Avellino Principato Ultra, L.C. Benevento Host, L.C. Benevento Arco Traiano, L.C. Morra de Sanctis Alta Irpinia, Leo Club Irpinia e Leo Club Benevento Host) e grazie alla disponibilità di medici volontari e delle associazioni del territorio, verranno effettuati screening gratuiti della vista, del diabete, nutrizionale, senologico e psicologico (tutti previa prenotazione al numero WhatsApp 3891012660) e dimostrazioni di Primo Soccorso.

A partire dalle 10:30 (anche queste su prenotazione WhatsApp al numero 3398777962) avranno luogo visite guidate al “Museo della Civiltà Normanna” e al “Museo Civico e della Ceramica”.

La giornata, con inizio alle ore 10:00 in P.zza Plebiscito, sarà allietata da musica ed artisti di strada e si aprirà con l’esibizione dei “Tamburini dell’Associazione delle Sante Spine” e con la donazione di un ulivo al Comune di Ariano Irpino.

Vi aspettiamo numerosi: sarà un modo per conoscerci e per passare del tempo insieme all’insegna dell’amicizia e del volontariato!

INSIEME POSSIAMO LASCIARE IL SEGNO!!

Continua a leggere

Attualità

“Alba di Carta. Memorie di una prigione”: nel carcere di Avellino la presentazione del libro di Antonio Sauchella

Pubblicato

-

Mercoledì 9 aprile 2025, alle ore 9:30, presso la Casa Circondariale di Bellizzi (Avellino), si terrà la presentazione del libro “Alba di Carta. Memorie di una Prigione” di Antonio Sauchella, edito da 2000diciassette.

L’evento, organizzato dall’UNPLI di Avellino, rappresenta un importante momento di riflessione sui temi della detenzione, della memoria e della rinascita attraverso la scrittura. Alla presentazione parteciperanno numerosi ospiti istituzionali e del mondo accademico, tra cui la direttrice della Casa Circondariale di Bellizzi, Dott.ssa Maria Rosaria Casaburo, e la psicologa Dott.ssa Saffo Maria Di Maio, vicepresidente dell’Associazione Terra Dorea.

Interverranno inoltre il Prof. Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto De Sanctis D’Agostino Amatucci, l’avvocato Gaetano Aufiero, la Prof.ssa Mirella Napodano e Carlo Mele, Garante dei detenuti di Avellino. Coordinerà l’incontro la giornalista Katiuscia Guarino.

L’autore Antonio Sauchella sarà presente all’evento per raccontare la sua esperienza e il significato profondo della sua opera. A impreziosire la mattinata, anche la lettura della poesia “I molti echi della luce” di Monia Gaita.

Un’iniziativa che sottolinea il valore della cultura come strumento di crescita personale e collettiva, anche nei luoghi più difficili.

Continua a leggere

Attualità

Flobert, nulla è cambiato, la mattanza continua

Pubblicato

-

L’11 aprile del 1975 esplose la Flobert, la fabbrica produceva fuochi e munizioni per armi giocattolo nel territorio di Sant’Anastasia. Morirono 12 operai con un solo superstite, Ciro Liguoro, testimone vivente della tragedia che sconvolse la comunità anastasiana. Nel giorno della commemorazione dei morti della Flobert, nel teatro Metropolitan di Sant’Anastasia sarà messa in scena “Vite Infrante” di Fioravante Rea, affiancato nella regia da Agostino Chiummariello. Lo spettacolo sarà rappresentato alle 10,00 per gli studenti ed alle 20,00 per la cittadinanza. La sezione ANPI di Sant’Anastasia “Caduti della Flobert” presieduta da Maria Elena Capuano, con gli iscritti, si è fatta carico dell’organizzazione e diffusione dell’evento nelle scuole e comuni della provincia. Sono stati svolti incontri di informazione e formazione sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro con l’intento di diffondere la cultura della prevenzione, tema che coinvolge la parte datoriale, i sindacati, i lavoratori, le istituzioni ed i singoli cittadini. Nei vari incontri è stato posto l’accento sulla necessità dei controlli capillari e costanti delle unità produttive, oggi del tutto insufficienti, in un territorio affetto dalla piaga del lavoro nero. La Flobert è l’esempio di ciò che accadeva e ancor oggi accade: quattro lavoratori muoiono ogni giorno sul posto di lavoro, una strage alla quale ci siamo assuefatti e impotenti osserviamo le inutili commemorazioni. Il lavoratore può essere sacrificato sull’altare della massima competitività in una società capitalistica vocata al solo profitto, costi quel che costi, inclusa la morte del lavoratore. Manca la volontà politica di affrontare alla radice questo dramma, dobbiamo mettere in campo tutte le strategie affinché il lavoratore non ritorni a casa in una bara.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti