Attualità
PROBLEMI E QUESTIONI DI ARIANO IRPINO
Il Comune del Tricolle, il secondo per numero di abitanti, ospita un plesso ospedaliero sulla carta Dea di II livello ma con carenze gravi da ridurlo, forse, al I livello. Un plesso soverchiato dalla emergenza Covid.
Il ‘Frangipane’’ è, corretto dire era, un riferimento per un vasto territorio e in questo secondo anno, segnato dalla pandemia da Coronavirus e variabili anch’esse globali, rappresenta la fotografia della Sanità.
In Irpinia e, più in generale, in Campania.
La storia sanitaria recente è fissata nei numeri che sono stati e vengono elargiti in merito a contagi dal Sars-CoV19.
Fateci caso: esaminando il prospetto giornaliero emesso dall’Unità di Crisi Regionale, si evidenzia con asterisco un’informazione scritta in carattere piccolo. Riporta il numero dei decessi. L’asterisco spiega che il numero ‘’decessi’’ va sdoppiato, il numero di deceduti nelle ultime 24 ora e il numero di deceduti ‘’in precedenza’’ ma registrati ‘’ieri’’.
Possibile conclusione: il numero pro die così è più elevato o ridotto?
Direte, vabbè che c’entra con Ariano Irpino?
Pazienza.
Il punto vaccinale anti-Covid è ubicato presso il Frangipane. Basta dare uno sguardo per rilevare un numero notevole di convocati nella stessa frazione di tempo.
Il Comune di Ariano Irpino non dispone di locali da adeguare al fine di effettuare la vaccinazione in sicurezza? Se sì, perché non è stato fatto?
Che il Frangipane non abbia un Direttore Sanitario ‘effettivo’, competente, medico, è risaputo; che la desertificazione di utenti non si traduce nella buona salute degli abitanti del territorio è, purtroppo, realtà
Ora, un’Amministrazione locale, democraticamente eletta, ha il dovere di interessarsi della questione ospedale e di riflesso, della salute dei cittadini?
L’altra questione che aleggia nella Comunità riguarda il servizio della raccolta e smaltimento rifiuti.
Dilemma IrpiniAmbiente S.p.A-De Vizia transfer SpA, in merito alla ‘’sub-concessione’’ operata dalla prima alla seconda.
Va detto che IrpiniAmbiente S.p.A. è diramazione dell’Ente Provincia di Avellino che detiene il 100% delle quote societarie. Quindi è proprietà della Provincia di Avellino e quest’ultima è un Ente Pubblico.
Nel 2010, in data 2 dicembre, la Provincia affida a IrpiniAmbiente S.p.A. (sua espressione) il servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di Avellino. Atto repertoriato al n.117.
Atto registrato in data 20 dicembre 2010 al numero 1015 Serie 1.
Ogni Comune, in maniera autonoma (salvo imposizioni politiche), affida il servizio del ciclo integrato al soggetto affidatario.
Curiosamente la diramazione dell’Ente Pubblico sub-concede a De Vizia transfer S.p.A., terzo privato, il servizio di cui è affidatario in base al contratto citato prima. La De Vizia transfer S.p.A. ha sede legale in Via Duino n. 136 – 10127 TORINO
Il Comune di Ariano Irpino, dotato di ufficio legale, a seguito di azione legittima dell’opposizione che ha espresso dubbi sulla sub-concessione, richiede pareri a Organismi (superiori?) che non si esprimono.
Al di là delle scaramucce pseudo-politiche, degli scambi di ‘’accuse’’ che fanno intravedere ben altre motivazioni, resta l’inattività decisionale di un Ente Pubblico (il Comune) rispetto a un’azione evidente (IrpiniAmbiente<Provincia di Avellino).
Fosse stata legittima la sub-concessione, l’affidatario non avrebbe comunicato alla sub-‘concessionata’ la procedura di revoca.
Difesa Grande. Questa troppo lunga tragedia.
Sorprende, a onor del vero, l’assenza di rivalsa della cittadinanza, la rassegnazione. Stagnazione emotiva inoculata anche dalla non decisione delle varie Amministrazioni che si sono succedute.
Fa rumore il silenzio prolungato sulla mancata attuazione di un’indagine epidemiologica accurata al fine di evidenziare patologie connesse alle conseguenze dirette dell’impianto.
Analoga condizione è da rilevare in Contrada Frotice: i casi (fosse anche uno soltanto, la cura della salute è sacra oltre che Costituzionale) di patologie oncologiche, anche rare, avrebbe dovuto, Dovrebbe stimolare la Sanità Provinciale (meglio, chi gestisce la Sanità) l’approfondimento.
Ma in fondo il Registro Tumori Regionale fa il verso al Piano Nazionale delle Pandemie: assente o non aggiornato.
La Sanità offre altre immagini poco rassicuranti. Medici assegnatari di ruolo ‘dominante’, nella scacchiera dell’ASL Avellino, sospesi per sanzione disciplinare, trascorso qualche mese vengono reintegrati e premiati. Premiati in quanto assegnatari di ruolo gestore di economie (Cure Primarie). Intanto il silenzio dell’Autorità Giudiziaria adita per l’ammanco di centinaia di migliaia di euro nel ruolo dominante di cui innanzi.
Concorsi per Dirigenti di Dipartimento organizzati ad hoc senza tener conto di qualifica, esperienza, competenza. Basta la fedeltà o la disponibilità tout court al Ras politico.
Il quadro, per niente confortante, mostra il baratro nel quale la Sanità affidata alle Regioni è finita. Dovremmo tutti chinarci dinanzi a Medici, Infermieri e Personale nel settore pubblico (e privato convenzionato), per quanto hanno fatto e fanno.
Saranno in grado le marionette in Parlamento e tra essi coloro che si definivano i rivoluzionari moderni (M5s) di decidere per il Servizio Sanitario Nazionale e non Regionale?
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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