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Attualità

Progetto Putipu’ da vivere – Musicoterapia e Teatro di insieme

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Progetto Putipu’ da vivere 

Musicoterapia e Teatro di Insieme presso il Centro Comunale di Aggregazione Giovanile di produzione e fruizione musicale Putipu’ di Ariano Irpino

Prospetto 

La Musicoterapia: nel Rinascimento molti medici erano convinti che imparando a suonare qualche strumento musicale la loro capacità di ottenere guarigioni sarebbe stata più alta.

Teatro sociale: La prima forma di laboratorio teatrale viene ideata e messa in pratica negli anni sessanta da Grotowski che chiama il proprio gruppo teatrale “ Teatro Laboratorio”.

Breve descrizione sui metodi 

Il termine musicoterapia nasce nell’Antica Grecia e oggi indica il ricorso ad esperienze musicali attive, in cui s’impiega la musica per coltivare l’espressione creativa, o passive in cui predomina l’ascolto.

La World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) da la seguente definizione di musicoterapia: è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra- e interpersonale e di conseguenza possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.

L’uso del suono, come modalità di cura, non è cosa nuova.

E’ probabilmente coevo all’apparire dell’essere umano sulla terra. Gli antichi, usavano il suono in rituali propiziatori per la fertilità, la nascita, il raccolto, la celebrazione della vita e della morte. Il suono evocava spiriti, entità, antenati e guariva il corpo dalle malattie. I popoli del passato avevano capito che il suono è una forza attiva fondamentale nell’universo, che ci influenza a più livelli, da quello fisico e mentale a quello emozionale e spirituale.

La musicoterapia viene applicata attraverso due metodologie:

  • musicoterapia ricettiva o passiva , con l’ascolto di musica registrata scelta dal paziente o programmata dal terapeuta;
  • musicoterapia attiva , in cui la musica è creata dal paziente attraverso strumenti musicali, suoni e emessi dal paziente.

Destinatari 

I laboratori espressivo – sonori saranno rivolti ad un gruppo di ragazzi, giovani e adulti di qualsiasi età e sesso, che non presentano nessuna patologia, dunque indicati come normodotati.

Obiettivi 

Sicuramente l’obiettivo principale da è quello di favorire il benessere psico-fisico del gruppo. Gli obiettivi specifici dell’intervento verranno definiti in corso d’opera secondo le reali esigenze che il gruppo richiederà.

Finalità dei laboratori di musicoterapia (espressivo- sonori) 

Le finalità insite nell’utilizzo della musica sono molteplici e prendono in considerazione la persona nella sua globalità:

  • favorire il processo psicomotorio;
  • facilitare i rapporti interpersonali;
  • guidare alla realizzazione di sé attraverso l’attivazione delle risorse individuali favorire l’integrazione dell’individuo nel gruppo.

La musica, grazie alle sue caratteristiche peculiari, e di conseguenza la musicoterapia, possono infatti contribuire efficacemente al raggiungimento di obiettivi più dettagliati:

  • favorire il benessere psico-fisico del singolo individuo e del gruppo;
  • favorire le capacità cognitive di base: attenzione, concentrazione, percezione, osservazione;
  • aprire nuovi canali di comunicazione;
  • sostenere la fiducia nelle proprie possibilità, della piena consapevolezza delle capacità presenti in ciascuno ;
  • favorire la creatività: offrire molteplici stimoli, al fine di migliorare l’espressività spontanea.

La musicoterapia permette di esprimere all’interno di un setting – luogo protetto e dedicato – emozioni e comportamenti che altrimenti sarebbe impossibile esprimere. Da questo deriva che il soggetto che partecipi ad un processo musicoterapico possa innescare delle modalità di auto guarigione che non sempre interventi farmacologici o percorsi di analisi riescono ad attivare. Naturalmente, un percorso di musicoterapia strutturato in un “processo sistematico d’intervento” con soggetti affetti da patologie gravi, deve sempre essere attuato in un’ottica di scambio continuo di informazioni e rimandi con l’èquipe sanitaria ed i medici curanti.

Chiaramente parliamo di musicoterapia intesa come intervento strutturato, che mira a raggiungere obiettivi terapeutici specifici, predisposti su misura per il singolo individuo, tenendo conto dei bisogni, capacità, limiti, che lo stesso presenta, anche a causa della patologia di cui eventualmente è affetto.

Piuttosto il processo d’intervento dei laboratori espressivo – sonori che andremo a sostenere in questa occasione, sarà meno strutturato, poiché si tratta di di normodotati, che non presentano patologie manifeste o presunte. Lo stesso chiede di partecipare ad un’ esperienza corporo-sonoro-musicale, che sostanzialmente avrà come obiettivo principale quello, di favorire un benessere psico-fisico, senza entrare nelle problematiche specifiche personali che il singolo individuo potrebbe avere.

Il teatro sociale 

La prima forma di laboratorio teatrale viene ideata e messa in pratica negli anni sessanta da Grotowski che chiama il proprio gruppo teatrale “ Teatro Laboratorio”. Nel teatro sociale il laboratorio è la forma più efficace quando si lavora con un gruppo, quando si devono sviluppare e approfondire competenze espressive legate all’uso del corpo, alla voce o alla creazione drammaturgica.

Con i laboratori teatrali oltre al contatto con se stessi, con la propria creatività e con il proprio mondo emotivo, si apre la mente al “ fare sociale”: a concetti quali “ io e gli altri” , rispetto, libertà dai pregiudizi, solidarietà, ascolto, condivisione. Il teatro ha un potere sociale: può insegnare come si dovrebbe vivere in una società, attenti ai nostri bisogni, doveri e diritti ma ugualmente attenti a quelli degli altri. Questo può essere trasmesso attraverso un percorso espressivo-sonoro. Il teatro sociale in questo progetto è concepito come lo strumento per potenziare la capacità di comunicazione e di auto-riflessione, risvegliare emozioni, sensazioni, riflessioni e quindi di dialogo e di interazione, dei soggetti coinvolti.

Ogni sessione di laboratorio è articolata in diversi momenti: 

  • FASE DI SEPARAZIONE in cui si abbandona la quotidianità
  • SECONDA FASE O FASE DI MARGINE riguarda il momento in cui il gruppo esplora il mondo in modo ludico.
  • TERZA FASE costituita da un momento di contatto ( tra il conduttore del laboratorio e i partecipanti) chiamato feedback, e da un momento di separazione, che può coincidere con un’attività di de briefing ( cioè rilassamento) o con un saluto.

Finalità dei laboratori di teatro sociale 

  • Aumentare la consapevolezza delle proprie emozioni
  • Facilitare l’espressione emotiva
  • Liberarsi dalle paure e dai pregiudizi
  • Acquisire consapevolezza del proprio corpo e del proprio essere
  • Prendere coscienza dell’ importanza dell’altro
  • Promuovere l’autocoscienza e l’interazione
  • Ritrovare se stessi
  • Riscoprire l’altro
  • Non nascondersi dietro le maschere
  • Scoprire il linguaggio corporeo per dare voce alle proprie emozioni e alla propria creatività
  • Agire e rispondere partendo da se stessi

Destinatari 

I laboratori espressivo – sonori saranno rivolti a gruppi come sopra specificati, che non presentano nessuna patologia, dunque indicati come normodotati.

Obiettivi 

In questa fusione tra musicoterapia e teatro sociale, meglio indicata come laboratori espressivo-sonori, l’obiettivo principale è quello di favorire il benessere psico-fisico del gruppo. Gli obiettivi specifici dell’intervento verranno definiti in corso d’opera secondo le reali esigenze che il gruppo richiederà.

Fasi dei laboratori di musicoterapia e teatro sociale 

  • Fase 1: ( 1/3 laboratori) sperimentazione del setting e conoscenza tra il gruppo partecipante e le operatrici.
  • Fase 2: (4/7 laboratori) conoscenza dell’altro, ;
  • Fase 3: ( 8/ 10 laboratori) espressione del sé in una nuova modalità di comunicazione “diversa dal solito” (non verbale), condivisione ed elaborazione del percorso effettuato insieme.

Il progetto compirà un ciclo di dieci laboratori espressivo – sonori, rivolti ad un gruppo di adulti, per un minimo d 15 persone ad un massimo di 25, realizzati da Giovanna Di Donato e Gianfranco Petrillo. I laboratori espressivo – sonori avranno una durata di circa un’ora e mezza per laboratorio, a cadenza settimanale, a partire da Settembre 2018 sino a Dicembre 2018 circa, in date e orari da stabilire.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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