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Attualità

– Prosegue l’impegno del deputato cittadino, Carlo Sibilia, per lo sblocco della vertenza Irisbus.

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Il portavoce del M5S di Avellino ha presentato mercoledì scorso (24 luglio) una richiesta di audizione in Commissione congiunta Trasporti e Lavoro di una ristretta delegazione degli operai dello stabilimento di Flumeri.

“Oltre alla necessità prioritaria di salvaguardare i livelli occupazionali – si legge nella richiesta firmata anche da Ivan Catalano e Walter Rizzetto, vice-presidenti della Commissione Trasporti e Lavoro – la vertenza Irisbus dovrebbe essere inquadrata nell’ottica generale del piano nazionale dei trasporti pubblici. In virtù dello sblocco dei finanziamenti dell’Unione Europea, sarebbe auspicabile predisporre un piano per il rinnovo degli oltre 18mila autobus oggi inquinanti. Ciò in attuazione del Regolamento (CE) n. 595/2009 – in materia di emissioni dei veicoli pesanti (Euro VI) – e al fine di evitare sanzioni europee dovute alle infrazioni della normativa antinquinamento”.

“Occorre – dichiara Sibilia – mantenere alta l’attenzione su questa questione e, soprattutto, mettere in campo ogni iniziativa utile a garantire il necessario ammodernamento di autobus e veicoli per il trasporto pubblico su gomma a basso impatto ambientale e il rilancio, in termini produttivi e occupazionali, di un’importante azienda come l’Irisbus”.

In attesa della calendarizzazione dell’audizione, Sibilia ha provveduto a co-firmare la mozione Sel, non prima, però, di averne approfondito i contenuti.

“Quello che può essere considerato un ‘ritardo’ nella sottoscrizione è stato, in realtà, un supplemento di riflessione ed indagine – continua il deputato – perché ho provveduto a richiedere pareri agli stessi lavoratori nel rispetto dello spirito che anima il Movimento 5 Stelle e cioè della chiamata alla condivisione responsabile delle soluzioni ai problemi collettivi. Il coinvolgimento nell’individuazione delle risposte rappresenta per noi una delle linee-guida del ‘fare politica’ in maniera sana e non può che continuare a meravigliarmi il fatto che le classi dirigenti che hanno portato allo sfascio il nostro sistema industriale, calando dall’alto soluzioni poi puntualmente disattese, si pongano anche oggi come ‘i salvatori della Patria’. Ma tant’è. Mi auguro che gli esponenti delle forze politiche della maggioranza di Governo siano disponibili ad ascoltare i lavoratori dell’Irisbus e a trovare una soluzione definitiva” – conclude Sibilia.

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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