Primo Piano
Provincia – Scuola, prosegue il piano della Provincia di razionalizzazione degli ambienti utilizzati dagli istituti
Prosegue il piano di razionalizzazione degli ambienti utilizzati dagli istituti scolastici di competenza della Provincia di Avellino. Presso l’edificio ex sede “Scoca” di Avellino è stato definito un riassetto degli spazi per venire incontro alle esigenze di alcune scuole del capoluogo e per consentire alla “Dante Alighieri”, di competenza del Comune di Avellino, di usufruire di altre aule, oltre quelle già concesse.
Preso atto della decisione dell’Itc “Amabile” di non utilizzare più i sei ambienti precedentemente assegnati, è stata determinata la nuova distribuzione degli spazi tra i diversi istituti presenti nell’immobile al fine di ottimizzarne l’uso ed elevarne il grado di sicurezza.
Al liceo “Imbriani” verranno assegnati tutti gli ambienti già utilizzati dall’Itc “Amabile” (corpo laterale sinistro); l’ istituto “Alighieri” potrà utilizzare le due aule all’ultimo livello del corpo centrale contigue a quelle già in uso; all’istituto “Dorso” saranno restituiti gli ambienti al piano terra che lo scorso anno servirono all’“Imbriani”.
L’edilizia scolastica resta una delle priorità del programma amministrativo del presidente Domenico Gambacorta. Questo intervento si aggiunge ad altre iniziative messe in campo per migliorare la qualità degli ambienti scolastici di competenza e per razionalizzare gli spazi, diminuendo le spese a carico dell’Ente con l’eliminazione dei costi per i fitti.
Nelle scorse settimane, la Provincia ha provveduto alla dismissione dei locali privati di via Cannaviello, utilizzati per ospitare alcune classi del liceo ginnasio “Colletta”, in considerazione del fatto che sono venute meno le esigenze di sistemazione in quella struttura.
Gli altri spostamenti hanno riguardato il liceo “Marone”, al quale sono state assegnate aule nello stabile di via Morelli e Silvati (già sede dell’istituto per geometri “D’Agostino”). A seguito di ciò, sono stati liberati e non più utilizzati l’edificio di via Zigarelli e l’immobile privato di via Zoccolari.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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