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Politica

Provinciali – Gambacorta contro Foti ecco le liste a sostegno dei due candidati.

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Sono state presentate le liste a sostegno dei due candidati alla presidenza della Provincia Gambacorta e Foti. Le liste che sostengono il sindaco di Ariano sono due mentre a favore del primo cittadino  di Avellino sono tre. Ancora non ha sciolto le riserve la lista guidata dal consigliere comunale di Avellino Gianluca Festa.

LISTE CHE APPOGGIANO DOMENICO GAMBACORTA

 Nuovo Centro Destra

1) Domenico Palumbo (consigliere comunale di Avellino)
2) Antonio Aurigemma (presidente Consiglio comunale di Monteforte Irpino)
3) Michele Brandi (vice sindaco di Montella)
4) Giancarlo Ruggiero (vice sindaco di Mirabella Eclano)
5) Luigi D’Avanzo (Avella)
6) Filomena del Gaizo (sindaco di Contrada)
7) Carmela Grasso (Ariano Irpino)
8) Francesco Garofalo (sindaco di San Sossio)
9) Francesco Majello (sindaco di Sant’Angelo a Scala)
10) Giovanni Romano (Grottaminarda)
11) Salvatore Vecchia (sindaco di Cassano Irpino)
12) Antonietta Polcaro (Montefalcione)

Forza Italia

1) Ferruccio Capone (Sindaco di Montella)
2) Antonio Cione (consigliere comunale di Caposele)
3) Gianni Cirignano (consigliere comunale di Savignano Irpino)
4) Francesco Colella (Sindaco di San Nicola Baronia)
5) Girolamo Giaquinto (consigliere comunale di Montoro)
6) Fiorita Lombardi (consigliere comunale di Montemiletto)
7) Francesco Lo Conte (consigliere comunale di Ariano Irpino)
8) Pellegrino Mastrogiacomo (consigliere comunale di Altavilla Irpiana)
9) Vincenzo Moschella (consigliere comunale di Atripalda)
10) Flavio Petroccione (Sindaco di Fontanarosa)
11) Vincenzo Rufino (consigliere comunale di Pago Vallo Lauro)
12) Claudio Vittorio (consigliere comunale di Rotondi)

LISTE CHE APPOGGIANO PAOLO FOTI

Partito Democratico

1) Stefano Farina (Sindaco di Teora)
2) Pasquale Ricci (Sindaco di San Martina Valle Caudina)
3) Carlo Grillo (Sindaco di Chianche)
4) Caterina Lengua (Consigliere comunale Cervinara)
5) Enrico Montanaro (Sindaco di Baiano)
6) Sabrina Polcari (Consigliere Comunale di Altavilla Irpina)
7) Ermando Zoina (Consigliere comunale Montemiletto)
8) Mirco Iorillo (Sindaco di Montevalvo)
9) Marcantonio Spera (Consigliere comunale di Grottaminarda)
10) Agata Tarantino (Consigliere Comunale di Solofra)
11) Guglielmo Lepre (Consigliere Comunale di Montoro)
12) Luigi Tuccia (Vicesindaco di Atripalda)

Movimento per la Costituente popolare (Udc)

1) Marcello Arminio (sindaco di Bisaccia)
2) Luigi D’Angelis (sindaco di Cairano)
3) Palerio Abate (Consigliere di S. Martino Valle Caudina)
4) Carmine Anzalone (Montefalcione)
5) A. Antonio Di Gregorio (vice sindaco di Luogosano)
6) Antonio Iannaccone (consigliere di Atripalda)
7) Angelo Ianniciello (Flumeri)
8) Ernani Venuti (consigliere provinciale uscente Mirabella Eclano)
9) Ubaldo Taddei (presidente del Consiglio di Altavilla Irpina)
10) Carmine Pacifico (consigliere provinciale uscente Grottolella)
11) Pellegrino De Biase (Santa Lucia di Serino)
12) Sergio Pacia (Moschiano)

 Sel -Scelta Civica

1) Vincenzo Alaia (consigliere provinciale uscente Avella)
2) Rizzieri Buonopane (consigliere comunale Montella)
3) Gaetano Cierzo (Consigliere comunale Manocalzati)
4) Antonio Ferullo (Consigliere comunale Parolise)
5) Giovanni La Vita (Consigliere comunale Ariano Irpino)
6) Fenisia Mariconda (Sindaco Santa Lucia di Serino)
7) Massimiliano Minichiello (Consigliere comunale Montemiletto)
8) Antonio Petoia (Consigliere comunale Sant’Andrea di Conza)
9) Ercole Siciliano (Consigliere comunale di Montecalvo)
10) Angelina Spinelli (Sindaco di Santa Paolina)
11) Antonio Turtoro (Sindaco di Pietrastornina)
12) Giovanni Zerola (Consigliere comunale di Tufo)

Lista Davvero non ancora schierata

1) Gianluca Festa (Consigliere comunale di Avellino)
2) Luigi De Nisco (Sindaco di venticano)
3) Lino Guerriero (Consigliere comunale di Grottolella)
4) Ciro Di Noia (Consigliere comunale di Parolise)
5) Sergio Zaccaria (Consigliere comunale di Sant’Angelo a Scala)
6) Carmine Beatrice (Consigliere comunale di Bonito)

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Attualità

La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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Attualità

INDAGINE DI MERCATO ………. NUOVI LOCALI- INPS

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In data 7.11.2024 la Direzione Regionale Campania ha pubblicato un avviso pubblico di indagine di mercato nuova sede INPS da condurre in locazione passiva ARIANO IRPINO- GROTTAMINARDA da destinare a nuova sede dell’agenzia territoriale INPS.
Siamo meravigliati di questo bando improvviso poiché i locali attualmente occupati sono di proprietà del Comune di Ariano Irpino,che già in passato ha provveduto a modificare la struttura secondo le esigenze della della Direzione Regionale Campania.
Dalla descrizione sintetica di ricerca è assurdo leggere che la nuova struttura dovrà ospitare 12 postazioni lavoro per una utenza stimata di 30 persone al giorno piu locali adibiti ad archivio preferibilmente piano terra con servizi igienici e depositi interrati.
Tutte queste caratteristiche sono rispettate nella sede attuale, quale sia stato il vero movente che ha spinto la Direzione Regionale della Campania a promuovere la ricerca di una nuova collocazione anche fuori i confini di Ariano Irpino sede storica da oltre 50 anni??
Non mi sembra ci sia tutta questa esigenza di ampliamento di struttura visto l’utilizzo di prenotazione obbligatoria per l’utenza, e lo smart- working con lavoro da casa per i dipendenti.
Facciamo:

APPELLO
al Sindaco Franza e l’intera Amministrazione ,di attivarsi con sollecitudine affinchè non ci sia l’ulteriore chiusura di un ufficio pubblico ai danni della collettività e degli esercizi commerciali.
CHIEDIAMO
-Se l’Amministrazione abbia già preso qualche iniziativa per far rimanere gli uffici nei locali attuali ?;
-Se l’ Amministrazione era stata avvertita della pubblicazione di questo avviso di ricerca e quali erano le motivazioni?
-Se l’indagine di ricerca nuovi locali, era dovuta per una questione economica e se l’Amministrazione ha pensato di abbassare o eliminare del tutto il fitto concedendo i locali in uso gratuito pur di non perdere il servizio pubblico ?.
Il Circolo di Fratelli D’Italia si attiverà con ogni iniziativa utile sia a livello locale che Regionale affichè la sede INPS di Ariano Irpino non sia spostata in altro Comune.
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO FDI

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Attualità

“Elezioni USA” la nota di Louis Stanco, segretario M.A.P.S.

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Dalle sconfitte elettorali ho la parvenza che non si abbia più la voglia di imparare nulla, secondo l’assunto “ Se non ho vinto è perché lui è peggio di me”, come se fosse un ossimoro.
“Vincere è per i perdenti.”
Per le mie sensibilità politiche, ovviamente non è un “buongiorno politicamente parlando”.
Tuttavia, questa mattina dai sostenitori della Harris e dagli esponenti del centrosinistra italiano, ho notato vari post dove si elencano le gaffe di Trump, le sue frasi sessiste, razziste, omofobe e via discorrendo.
Nulla di si dice sul dato del voto popolare , dove Trump vince per la prima volta, oltre che al senato e quindi nel voto dei grandi elettori, prende tutto.
Al pari, nessuna ammenda o autocritica sull’operato dell’ormai precedente amministrazione Biden-Harris che evidentemente non è stato premiato.
Bene, questo che ormai è il solito “riduzionismo semplicista” con cui si commentano le sconfitte elettorali non è funzionale alla sinistra, in nessun posto del mondo.
Sarebbe buona regola dopo una sconfitta elettorale complimentarsi con l’avversario e meditare.
Per provare a vincere alla prossima tornata elettorale.
Per i democratici di tutto il mondo, per il centro- sinistra Italiano sarebbe auspicabile prediligere, nuovamente come interlocutore privilegiato l’operaio, il ceto medio-basso e le periferie, non solo l’intellettuale occhialuto e supponente.
Questa demonizzazione del popolo, talora elitistica, mi rimanda a Alexis de Tocqueville quando diceva “ disprezzo e temo la folla”.
Il popolo è sovrano e la struttura del sistema elettorale americano è espressione di democrazia.
Il popolo non è mai stupido, è che va compreso, per poter vincere.

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