Attualità
Pubblicato l’e-book del progetto Erasmus+ “Give Back”,una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne
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È online l’e-Book “Give Back. Una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne”, elaborato alla conclusione del progetto Erasmus+ che si è svolto la scorsa estate a Castelvetere sul Calore (AV).
La pubblicazione, oltre a diffondere i principi alla base dell’iniziativa, si pone l’obiettivo di alimentare il dibattito sulle questioni connesse al grande tema delle Aree Interne e incentivare la conoscenza delle best practice in merito, al fine di favorire la loro replicabilità in altri contesti nazionali ed europei. Al lavoro hanno contribuito sia i ragazzi sia i relatori che hanno preso parte ai workshop e ai tavoli tematici della Summer School.
L’e-Book si apre con alcune riflessioni sul benessere dei giovani delle Aree Interne (Samantha Mongiello), sui loro desideri e sulle difficoltà che incontrano per realizzarli (Emma Barbaro); si analizza l’impatto derivante dalla creazione di network locali e dalle relative strategie di sviluppo (Davide Emanuele Iannace) nonché il valore delle pratiche collaborative nelle aree rurali (Federica Ammaturo).
Nella seconda parte del lavoro si affronta il tema della cittadinanza europea e l’impatto della pandemia sul processo di integrazione comunitaria (Sara Pane). Si analizzano poi alcune buone pratiche legate alle Aree Interne come il progetto SIBaTER, gestito da ANCI con il supporto tecnico della sua Fondazione IFEL, che rappresenta un’azione reale di “capacity building” complessiva dei Comuni meridionali, rispetto alle attività di censimento e valorizzazione del proprio patrimonio pubblico immobiliare e di terre (Luigi Famiglietti); il progetto KiNESIS, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, il quale propone un’alleanza della conoscenza al servizio di comunità che soffrono di fenomeni di spopolamento (Johanna Monti). Altri esempi virtuosi sono legati all’esperienza delle “Case a un euro” e alle strategie adottate dalle amministrazioni comunali della provincia di Avellino, volte al contrasto dello spopolamento attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare (Stefano Ventura) e a quella dell’Incubatore SEI, finalizzato alla creazione d’impresa nei territori con una scarsa vocazione all’autoimprenditorialità (Vincenzo Vitale). A tale questione è stato dedicato anche il lavoro seguente, in cui si evidenzia il collegamento tra fallimenti e successi (Alfonso Maria Gallo).
Nell’ultima parte del Toolkit, infine, sono presenti alcune riflessioni sulle opportunità offerte dalla didattica a distanza (Leonardo Festa) e dall’Elearning (Giulia Iacovelli). L’ultimo contributo è incentrato sul tema della digitalizzazione, che rappresenta la vera svolta epocale nella produzione di beni e servizi, il propulsore tecnologico più potente delle economie moderne (Gentil Petrillo).
I contributi raccolti, dunque, intendono non solo arricchire l’agenda delle istituzioni politiche di diverso livello su singoli aspetti che interessano le comunità delle Aree Interne, ma anche offrire un supporto alla classe dirigente in senso ampio, agli imprenditori, ai rappresentanti di categoria, agli intellettuali, agli studiosi, a tutti gli stakeholders e alla larga opinione pubblica. È possibile discutere dei grandi temi a partire dai piccoli paesi, anzi spesso la Storia si è fatta proprio partendo da qui.
È possibile scaricare gratuitamente l’e-book cliccando sul seguente link:
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga
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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
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