Attualità
Puntuale come l’estate, arriva la polemica tra l’AFF e l’Amministrazione Comunale.
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Ogni anno, con l’arrivo della nuova edizione dell’Ariano Folk Festival, immancabilmente iniziano le polemiche tra gli organizzatori della kermesse e l’amministrazione di turno. Nei 18 anni di vita del folk festival (prima Festa della Birra) da un rapido calcolo, se la memoria non ci fa brutti scherzi, dovrebbero essere ben cinque le amministrazioni che si sono succedute , intervallate da qualche Commissario Prefettizio, e tutte, sia quelle di centro-destra che quelle di centro-sinistra sono state oggetto di critica da parte degli organizzatori dell’AFF. Quest’anno la polemica è stata lanciata attraverso una lettera aperta al sindaco Mainiero e che di seguito riportiamo:
”Con l’edizione incombente del 2013, l’ARIANOFOLKFESTIVAL giunge alla diciottesima edizione di una manifestazione che, per longevità, seguito e contenuti, appare un esempio davvero raro (se non unico) nel panorama delle manifestazioni musicali, artistiche e/o culturali della regione Campania e del meridione d’Italia. Per la verità esistono alcuni rari esempi di manifestazioni che per contenuti e longevità possono essere paragonati all’AFF ma tali manifestazioni si differenziano dalla NOSTRA per contributi, sovvenzioni e/o sponsorizzazioni veicolati dalla “politica”. In questi 18 lunghi e bellissimi anni l’AFF è riuscita a resistere e crescere in un panorama in cui festival famosi e sicuramente meglio posizionati dal punto di vista geografico e demografico erano costretti a chiudere i battenti. Ciò è avvenuto grazie all’impegno ed all’aiuto di tanti amici (soci e non), che hanno compreso quale fosse il valore e l’importanza di un appuntamento che per quattro / cinque giorni all’anno riesce a far convergere sul Tricolle interessi e persone provenienti da ogni dove. Si sono succeduti in questi anni artisti provenienti dai quattro angoli del mondo e la nostra cittadina ogni anno si è animata di giovani (e non) provenienti da tutta Europa (e oltre) con l’effetto bellissimo di sentir parlare nelle nostre piazze e per le nostre strade di volta in volta inglese, francese, tedesco, spagnolo ecc.. Per qualche giorno all’anno, quindi, ad Ariano si rompe quell’isolamento dal quale siamo purtroppo afflitti (e del quale Lei è stato accusato durante l’ultima recente crisi politica) e ci si sente al centro del mondo. Tale situazione non è solo appagante in termini morali ma è importante soprattutto in termini economici per l’asfittica economia locale. Nei giorni del festival confluiscono ad Ariano centinaia di ragazzi ospitati nel campeggio appositamente allestito nel boschetto Pasteni. È impossibile trovare posto negli alberghi e agriturismi di Ariano e dintorni. Tutte queste persone danno fiato ad un economia commerciale prossima al collasso e, molto spesso, dopo aver conosciuto un territorio ignoto ed inaspettato, vi ritornano con famiglie ed amici nei mesi successivi (come Lei sa bene avendone avuto testimonianza da ristoratori, albergatori ecc.). In qualsiasi altra comunità, la “politica” si sarebbe tenuta ben stretta una simile realtà, coccolandola e difendendola dagli attacchi strumentali provenienti da privati cittadini o “pseudo” politici che infestano la nostra scena 365 giorni all’anno. Qui da noi, invece, la “politica” si mostra distratta, a volte quasi infastidita dalle pressioni e richieste di chi come noi – dovendo organizzare un festival internazionale – ha necessità di programmazione mesi e mesi prima di quando questa amministrazione cominci a pensare all’estate arianese. In definitiva, quello che traspare, è un senso di malcelato fastidio da parte della “politica” nei confronti di chi – senza cercare MAI sponsor politici – continua ad affannarsi per organizzare qualcosa che rende nota la nostra cittadina in Italia e nel mondo. Gli entusiasmi, le soddisfazioni e le gratificazioni che continuiamo a ricevere in giro per l’Europa, allorchè rivendichiamo con orgoglio l’appartenenza all’ARIANOFOLKFESTIVAL (e ad Ariano Irpino), si trasformano nella nostra città in un senso di sopportazione che respiriamo a pieni polmoni quando ci confrontiamo con la civica Amministrazione. Si badi bene, non mancano mai attestazioni di stima e pacche sulle spalle, ma al di la di queste manifestazioni esteriori, ogni volta che vi è qualche problema da risolvere bisogna far ricorso alle conoscenze personali, pregando questo o quell’amico di intervenire per rimuovere gli ostacoli che di volta in volta si presentano. Tante volte, a tal proposito, anche Lei è intervenuto e di questo Le siamo grati. Una Pubblica Amministrazione, però, esprime la propria sensibilità, le proprie scelte, con fatti concludenti che si traducono in atti deliberativi palesi, mediante i quali si rendono evidenti alla popolazione quali siano le scelte di campo, le preferenze e le priorità. Le delibere relative all’Estate Arianese, adottate dall’Amministrazione da Lei presieduta, evidenziano in modo inconfutabile che l’ARIANOFOLKFESTIVAL non è ritenuta dalla Sua Giunta meritevole di particolare attenzione e sostegno. L’erogazione dei fondi dimostra che l’ARIANOFOLKFESTIVAL ha, per la politica locale, un valore residuale rispetto a tutte le altre manifestazioni dell’estate arianese. Si badi bene, non vi è alcuna intenzione da parte nostra di polemizzare con gli organizzatori delle altre manifestazioni, cui indirizziamo un saluto ed un apprezzamento per l’impegno profuso. Non possiamo però non sottolineare come nessuna delle altre manifestazioni che si svolgono ad Ariano (ed anche in tutta la provincia di Avellino) possa essere paragonata all’ARIANOFOLKFESTIVAL per numero di spettatori che appositamente raggiungono Ariano e soggiornano nella nostra città con le ricadute economiche di cui si è parlato prima. Precisando meglio, la differenza tra l’ARIANOFOLKFESTIVAL e le altre manifestazioni – pur riuscitissime e frequentatissime – sta nella capacità della nostra manifestazione di attrarre persone provenienti da tutto il continente europeo, da Tenerife dal nord America e finanche dal Giappone, spingendole a venire ad Ariano Irpino ed a soggiornarvi per quattro o cinque giorni senza avere qui amici o parenti. Nessuno può contestare tale dato che però non sembra essere importante per questa Amministrazione, rimasta sorda alle richieste di aiuto indirizzatele a più riprese da parte della nostra associazione, stretta in difficoltà economiche sempre più pressanti che non sono state risolte dalla obbligata e dolorosa introduzione del biglietto di ingresso. La Sua Amministrazione ha preferito privilegiare altre manifestazioni, rimborsate a pie di lista, nonostante non possano paragonarsi alla nostra né sotto l’aspetto di ritorno economico per la città, né sotto l’aspetto promozionale della Città, né sotto l’aspetto storico e di tradizione della manifestazione. Hanno pesato nelle scelte gli sponsors “politici” che noi non abbiamo mai cercato e che mai cercheremo, consapevoli come siamo che l’indipendenza dalla politica sia l’unico modo per assicurare ad una manifestazione la possibilità di sopravvivere agli “alti e bassi” cui le varie fazioni e personaggi politici sono naturalmente esposti. Il contributo a noi riconosciuto non ci consente neppure il pagamento della SIAE, ragion per cui riteniamo di rinunciarvi in favore di iniziative benefiche che vorrete individuare sulla base delle necessità che vi saranno prospettate dalle varie associazioni che ad Ariano si interessano di solidarietà ed assistenza. Ove poi ne ravvisaste l’opportunità, potreste tenerlo a disposizione per le necessita impreviste delle manifestazioni ancora da svolgersi che sicuramente meglio dell’ARIANOFOLKFESTIVAL caratterizzano e danno prestigio all’estate Arianese. Dal canto nostro sentiamo la necessità di avvisare la massima Autorità cittadina, che in queste condizioni non possiamo assicurare agli arianesi il prosieguo della manifestazione per gli anni futuri. Nel chiederLe scusa per il disturbo da noi arrecato in questi anni le inviamo i saluti più cordiali”. Associazione Red Sox
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga
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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
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