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Questione TARI: il PD arianese pronto a promuovere una richiesta collettiva di rimborso

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In questi giorni, circa mille cittadini hanno ricevuto la richiesta da parte del Comune di Ariano di pagare o di integrare la Tassa sui Rifiuti solidi urbani riferita al 2013. L’Amministrazione, per bocca dell’Assessore al Bilancio Filomena Gambacorta, si è affrettata a dichiarare di non poter fare nulla per sanare questa situazione, nata da una deliberazione del Commissario Elvira Nuzzolo che portava al massimo consentito l’aliquota TARI ed eliminava la riduzione prevista per chi abitava a più di 400m dal cassonetto più vicino

L’Amministrazione racconta una mezza verità, che nasconde quindi una mezza bugia. È sì vero che tutto deriva dalla deliberazione dell’allora Commissario Straordinario, ma non è vero che l’Amministrazione non potesse fare nulla.

Innanzitutto, visto che il pagamento delle somme dovute in base alla deliberazione del Commissario sono state impugnate davanti al Tribunale Amministrativo da molti cittadini, l’Amministrazione avrebbe potuto quanto meno attendere l’esito del ricorso e rinviare di un anno la richiesta di pagamento. Il sollecito di pagamento può essere infatti inviato entro 5 anni dal mancato pagamento.

C’è inoltre una questione ancor più scomoda che l’Amministrazione si guarda bene dal citare.

“Con la famosa deliberazione del Commissario Nuzzolo, veniva applicata un’addizionale del 10% sul tributo, conosciuta anche come addizionale ex-ECA. Non solo questa addizionale è stata abrogata nel 2009, ma lo stesso Ministero delle Finanze, in una circolare del 2013, prescriveva di non addebitare l’addizionale”, dichiara il segretario del circolo PD di Ariano Raffaele Grasso.

Cosa avrebbe potuto fare, dunque l’Amministrazione? “Visto che siamo di fronte ad una addizionale illegittima, il Comune avrebbe dovuto restituire la somma non dovuta già dall’anno successivo portando l’addizionale in detrazione”, continua il segretario Grasso. “Ma noi siamo molto fiduciosi e collaborativi, per questo comunichiamo al Comune che è ancora possibile recuperare da questa strana amnesia e restituire le somme di denaro fatte pagare in maniera illegittima ai cittadini”.

Se il Comune non dovesse far fronte a questa richiesta, il PD arianese è pronto a promuovere una richiesta collettiva di rimborso, elaborata da esperti contattati dal partito stesso.

“Come promesso, noi del PD ci interessiamo concretamente dei problemi dei cittadini. Le somme fatte pagare ai cittadini nel 2014 sono illegittime, ma l’Amministrazione fa finta di non accorgersene e non accetta di prendersi le sue responsabilità. In una drammatica situazione di sofferenza economica come quella che stiamo vivendo, non possiamo accettare che si continui a far finta di niente sulla pelle dei contribuenti”.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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