Attualità
Questione TARI – La minoranza contro il sindaco Franza
Riceviamo e pubblichiamo Il Sindaco considera pretestuosi i rilievi sulla TA.RI., e si chiede perché mai i consiglieri di minoranza abbiano votato contro sugli equilibri di bilancio ed il Piano Economico Finanziario.
Ebbene, le ragioni del nostro voto contrario le abbiano spiegate con chiarezza, sia in Consiglio che fuori: fatti concreti, cifre, norme, ai quali avremmo gradito, in un’ottica di proficuo confronto, che si controbattesse con argomenti altrettanto concreti, e non con arrampicate sugli specchi.
Sinteticamente (per quanto è possibile):
A) l’aumento della tassa per il 2020 è determinato dalla diminuzione della percentuale di differenziata, scesa di quasi un punto (dal 49,74 al 48,97%) nel corso del 2019. I fantomatici riferimenti al 2018 (non è dato sapere a quale evento o atto di quell’anno) non c’entrano nulla, come non c’entrano nulla i contratti con Irpiniambiente e De Vizia, fermi ai costi di otto anni fa.
B) il problema, tuttavia, non attiene tanto all’ aumento, che pure resta una negativitá, bensì alla mancata adozione, nonostante una grossa disponibilità di fondi elargiti proprio a tale scopo, di provvedimenti agevolativi per le categorie maggiormente colpite dall’emergenza COVID, categorie che oggi, e non l’anno prossimo, hanno bisogno di sostegno;
C) tali provvedimenti, per legge, andavano adottati entro il 31/12, con la modifica del Regolamento a suo tempo approvato dal Commissario Prefettizio. La determinazione della quarta rata che verrà fatta in queste settimane non c’entra nulla, non è un atto discrezionale ma una semplice operazione matematica a conguaglio, che non può modificare più il regolamento che si è omesso di modificare nel 2020, e quindi non può ridurre più nulla;
D) le riduzioni che verranno praticate con la quarta rata sono quelle obbligatorie, disposte con legge dello Stato, già previste nel PEF, alle quali i Comuni, anche se volessero, non potrebbero sottrarsi. Noi invece, come detto, parlavamo d’altro: delle ulteriori riduzioni che lo Stato ha demandato ai Comuni sull’evidente presupposto che quelle obbligatorie non fossero sufficienti, per le quali ha elargito dei fondi, e che l’Amministrazione Comunale di Ariano ha ritenuto di non adottare, nè oggi puó più adottare. Se lo avesse fatto, oggi la quarta rata, per le categorie e le famiglie in difficoltà, sarebbe meno gravosa.
Questo è quanto. Sempre a disposizione per un confronto, purchè serio e consapevole.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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