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Regionali 2020 – Maria Elena De Gruttola:”la gente vuole vedere volti nuovi, nella politica e che dicano parole nuove”

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Smart workingrinascita ed Irpinia sono state le tre parole fondamentali del convegno che si è tenuto ieri, lunedì 7 febbraio 2020, alle 18 e 30, nella suggestiva cornice di Conza antica.

Ad aprire la discussione è stato Giulio de Angelis, responsabile mezzogiorno ed infrastrutture della FederComated. “La nostra è una provincia che ha bisogno di autonomia. – ha affermato de Angelis – Abbiamo bisogno di “teste pensantiIl Sud parte dalla modernizzazione e noi della Confcommercio siamo pronti a fare la nostra parte insieme ai giovani amministratori, certo è che dobbiamo essere più europei e meno egoisti.

A proseguire nella conversazione è stato, poi, l’architetto e urbanista Michele Carluccio, il quale ha incentrato il suo intervento sulle particolarità di ogni paese: “Bisogna capire qual è la vocazione di ogni paese. Viviamo in un momento in cui i piccoli borghi si stanno svuotando ma con l’emergenza Covid, i piccoli centri possono essere protagonisti, ma bisogna mettersi in rete. Conza è l’esempio di come da una tragedia si possa ripartire e rinascere, ma bisogna abbandonare una dimensione localistica e ragionare collettivamente.”

Dopo l’architetto, è stato il turno di Carmine Savino, giovane imprenditore arianese, fondatore ed amministratore di Aurea srl: “La mia storia dimostra che si può fare impresa rimanendo in Irpinia ma stando a contatto e lavorando con clienti in Italia e nel mondo. Ci occupiamo di tecnologie per aiutare le aziende a formare il personale, e per essere competitivi abbiamo adottato la soluzione dello smart working già da anni, quindi la situazione portata dal coronavirus non ci ha trovato impreparati, anzi. Siamo l’esempio, quindi, che anche qui si può fare impresa e farla anche ad alti livelli.”

La parola è poi passata alla giovane studentessa di filosofia e blogger di “IrpiniaWorld”, Iole Ionno, la quale ha sottolineato le difficoltà portate, però, nella didattica a distanza: “La situazione ha trovato tutti di sorpresa. Certo, lo smart working ha tante potenzialità, ma in ambito scolastico ed universitario, l’assenza di contatto si è fatta sentire e sono capitate situazioni spiacevoli, con pretese di mezzi tecnologici che non sempre tenevano conto delle esigenze economiche di ogni studente. C’è da investire tanto nella Cultura e noi giovani, come dice Maria Elena De Gruttola, dobbiamo riprenderci la parola.”

A seguire c’è stato l’intervento di Ivo Caruso, contract professor della Sapienza Università di Roma, il quale ha fatto una approfondita disamina sulla questione delle aree interne ringraziando anche la candidata De Gruttola: “Prima di tutto ringrazio Maria Elena per portare, in una campagna elettorale atipica e spesso priva di contenuti, visioni e prospettive. Quello delle aree interne è un tema caldo e il Covid può dare un’opportunità ma c’è bisogno di tanto investimento. L’Italia è ricca di aree interne ma sono soggette tutte a spopolamento, quindi vanno incrementate le infrastrutture materiali e immateriali e bisogna che ci liberiamo dal senso di autoreferenzialità che spesso ci contraddistingue: non siamo unici. La sfida della politica, comunque, è sicuramente sulla demografia e su un ragionamento chiaro: il problema non è la partenza di tanti giovani, anzi, quello è un bene. Il problema è il fatto che non tornano più una volta partiti.”

A concludere la discussione è stata Maria Elena De Gruttola, candidata alle regionali come capolista, nelle file del Psi, in provincia di Avellino: “Abbiamo avuto tanti esempi di gente che vuole restare una volta tornata, anche io lo sono. L’Irpinia è una terra bellissima e al contempo durissima, dove vivere, e quello che sto notando è che la gente vuole vedere volti nuovi, nella politica, che dicano parole nuove. Il mio pensiero è che il 21 settembre passerà, ma noi resteremo qui perché viviamo qui, lavoriamo qui, e vogliamo creare un futuro con visioni innovative che i politici, fino ad ora, non hanno avuto. La politica deve mettersi al servizio di queste idee. Creare un Irpinia come un luogo sano, dove stare e restare: questa è la nostra sfida e vogliamo prendere la responsabilità di provare a costruire un qualcosa di nuovo.”

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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