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RICCIARDELLI: ASL ASSICURI VACCINAZIONE A DOMICILIO A FRAGILI E ALLETTATI

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Il Sindaco di Santa Paolina: “Decine di malati esposti gravemente al covid aspettano ancora la terza dose. Perché l’ASL non valuta di affidare la somministrazione ai medici di base?”

Avellino, 15 gen – “Chiedo alla Direzione generale dell’ASL la ragione per la quale, a campagna vaccinale ormai inoltrata, nelle nostre comunità ci sono ancora decine di persone allettate che non hanno ricevuto la terza dose di vaccino a domicilio. Contestualmente chiedo che l’Azienda sanitaria si adoperi affinché queste persone, tutte evidentemente fragili ed esposte, più di altre, al rischio di contrarre il covid in maniera grave, vengano vaccinate in tempi brevissimi.” Così in una nota il Sindaco di Santa Paolina, Rino Ricciardelli.

“Dopo essere state impropriamente convocate al drive in – spiega Ricciardelli – , a tante persone allettate è stato inviato un sms con il quale si preannunciava la somministrazione del vaccino a domicilio. Nonostante siano trascorse ormai diverse settimane, la dose non è ancora arrivata. E parliamo di persone fragili, con patologie tali da rendere la vaccinazione più che urgente.”

“L’ASL potrebbe valutare la possibilità – suggerisce il Sindaco – di affidare ai medici di base la vaccinazione di coloro che non possono lasciare le loro abitazioni. In ogni comunità ci sono medici che si sono già resi disponibili a somministrare il vaccino a chi si trova in difficoltà. Molti di questi medici sono già impegnati negli hub vaccinali per le somministrazioni ordinarie.”

“Alla luce dei tanti ritardi, mi auguro che l’ASL si decida finalmente ad accogliere la disponibilità offerta a più riprese dalle amministrazioni comunali. Anche perché – chiude Ricciardelli – nelle nostre comunità abbiamo strutture e personale sanitario che può dare un impulso concreto al completamento della campagna vaccinale.”

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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