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RIFIUTI, MARAIA (M5S): OK A PARERE SU DIRETTIVA SUP MA SERVE PIU’ CORAGGIO

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“Il parere sulla direttiva Sup relativa alle plastiche monouso, votato ieri alla Camera, è frutto della sintesi tra le posizioni espresse dalle diverse forze parlamentari. Il Movimento 5 Stelle lo ha votato alla luce del contributo migliorativo che è riuscito ad apportare, ma è evidente che la gravità dell’emergenza climatica richiede più coraggio e maggiore determinazione per ridurre gli impatti delle attività umane”. Lo afferma Generoso Maraia, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera.

“Escludere ad esempio dalla categoria dei ‘prodotti di plastica monouso’ alcune tipologie di contenitori utilizzati per determinati prodotti alimentari non è condivisibile – riprende Maraia –: la locuzione ‘monouso’ si riferisce alla modalità di utilizzo e non certo al tipo di contenuto, per cui non ci sono interpretazioni alternative possibili si l’obiettivo è quello di contrastare l’usa e getta e l’abbandono di oggetti plastica nell’ambiente”.

“Allo stesso modo non appare condivisibile la previsione di una disposizione che consenta l’esaurimento delle scorte per i prodotti di plastica monouso, ma senza prevedere un termine entro cui consentire tale esaurimento, come la possibilità di dimostrare l’immissione nel mercato di materiali plastici in data antecedente all’entrata in vigore delle nuove limitazioni. Ciò, oltre a complicare la graduale limitazione delle plastiche, potrebbe penalizzare ingiustamente varie categorie di produttori che dispongono ancora di tali materiali” aggiunge il deputato pentastellato.

Anche la previsione di un obbligo per i produttori di dichiarare il quantitativo di plastica immesso in commercio è molto discutibile, poiché non tiene conto della plastica dispersa nell’ambiente o smaltita irregolarmente. Bisogna elaborare degli strumenti per fare in modo che vengano individuati tutti i rifiuti plastici, non solo quelli raccolti attraverso la differenziata, ma anche quelli dispersi. Una vera transizione ecologica non può prescindere da scelte, anche drastiche, che vanno a incidere su modelli di consumo e di utilizzo dei materiali” conclude Generoso Maraia.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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