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Rinnovo della concessione per la derivazione di acqua pubblica dalle sorgenti di Caposele presentata dall’Acquedotto Pugliese – Il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia fa sapere di avere presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Ambiente e degli Affari Regionali.

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Sulla procedura di rinnovo della concessione per la derivazione di acqua pubblica dalle sorgenti di Caposele, presentata dall’Acquedotto Pugliese, interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che fa sapere di avere presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Ambiente e degli Affari Regionali.
“Nell’indifferenza generale, anche di chi sostiene di interessarsi della tutela delle acque irpine, circa un mese fa l’Acquedotto Pugliese – ricorda il parlamentare – ha provveduto a depositare presso la Regione Campania, il Comune di Caposele e la Provincia di Avellino gli elaborati relativi alla procedura di valutazione di impatto ambientale nell’ambito della richiesta di rinnovo della concessione per la derivazione e utilizzazione delle acque pubbliche della sorgente Sanità di Caposele. Se venisse confermata l’autorizzazione potremmo considerare concluso il tentativo di scippo delle acque irpine”.
“In questa vicenda – continua Sibilia – l’ATO non è stato per niente coinvolto e ciò spinge noi cittadini a chiederci quale sia, a questo punto, il ruolo di questo ente. Tra l’altro l’eventuale rinnovo sarebbe in netto contrasto con gli obiettivi e i dati presenti nel Piano di Ambito adottato dallo stesso ATO. In un momento storico di crisi delle sorgenti irpine per la questione gravissima della contaminazione da cloroetilene dei pozzi del territorio montorese e solofrano e per i numerosi disservizi che si registrano sulle condotte idriche, mi sembra altamente rischioso elargire altre concessioni relative all’utilizzazione di acqua pubblica”.
“Quindi – conclude il portavoce 5 Stelle alla Camera – ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Ambiente e a quello per gli Affari Regionali, per conoscere le risultanze del tavolo tecnico che convocò lo stesso Galletti per effettuare le valutazioni tecniche necessarie alla definizione delle modalità più adeguate per il rinnovo. Da più parti è stato chiesto un interessamento delle forze politiche. Siccome siamo cittadini prima di tutto, non possiamo far finta di niente ed è per questo che saremo sempre attenti alla tutela della più grande risorsa naturale dell’Irpinia”.
Di seguito il link all’interrogazione:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=29129&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

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Attualità

Confesercenti, Marinelli: Resto al Sud 2025 incentivi fino a 200 mila euro per  nuove attività

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“Il programma di incentivi “Resto al Sud” è confermato anche per il 2025: finanziamenti a fondo perduto per nuove imprese e attività professionali. Un’importante occasione soprattutto per le aree interne, che negli scorsi anni ha offerto riscontri particolarmente positivi”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

Il programma, gestito da Invitalia, sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali nel Mezzogiorno. Copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci, per il 50% con un contributo a fondo perduto e per l’altro 50% con un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, i cui interessi sono interamente a carico di Invitalia.  

A supporto del fabbisogno di circolante è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto, pari a 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale o fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

Il bando non prevede scadenze o graduatorie ed è attivo fino esaurimento dei fondi disponibili. E’ rivolto a persone con un’età compresa tra 18 e 55 anni.  

Sono finanziabili attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio e attività libero professionali.

Per ulteriori informazioni ed assistenza è possibile rivolgersi agli uffici di Confesercenti Avellino, telefonando al numero  0825 679256.

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Provincia – Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro

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Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro

e assegna le deleghe ai consiglieri provinciali

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha nominato vicepresidente la consigliera provinciale, Laura Cervinaro. Ha altresì assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali:

  • Marcantonio Spera – Piattaforma logistica, Alta velocità e Alta capacità, Trasporti e Mobilità strategica;
  • Luigi D’Angelis – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Est, Protezione civile, Transizione digitale e Politiche giovanili;
  • Antonello Cerrato – PNRR, Politiche comunitarie, Rapporti con la Regione Campania e Rapporti con le Associazioni culturali;
  • Giuseppe Graziano – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Ovest e Forestazione;
  • Vincenzo Barrasso – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Nord, Politiche per lo Sviluppo del territorio e Aree industriali e Contenzioso;
  • Emanuela Pericolo – Istruzione, dimensionamento scolastico e pianificazione dell’offerta formativa, Pari opportunità ed Edilizia scolastica Baianese e Vallo di Lauro;
  • Francesco Mazzariello – Edilizia scolastica capoluogo, Valle del Sabato, Valle dell’Irno e Valle Caudina;
  • Gabriele Buonanno – Politiche energetiche e Green Communities, Urbanistica e PTCP;
  • Gerardo Santoli – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Sud;
  • Fausto Picone – Ambiente e Contratti di Fiume, EcoSmart, Borghi e Area Vasta;
  • Franco Di Cecilia – Edilizia Scolastica Alta Irpinia e Valle Ufita, Valorizzazione teatri e parchi archeologici.
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Confesercenti: il 4 gennaio partono in Irpinia i saldi invernali 2025

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“Il 4 gennaio cominceranno in Irpinia, come nel resto della Campania, i saldi invernali 2025. Un’opportunità per acquistare prodotti a prezzi scontati e per rilanciare i consumi, soprattutto nei negozi di vicinato, in questa fase di stasi del commercio e di difficoltà economica per le famiglie”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Le vendite di fine stagione – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – , il cui avvio coincide con l’ultimo fine settimana del periodo festivo, avranno una durata di 60 giorni e termineranno quindi il 4 marzo. 

Si tratta di un appuntamento atteso da molti clienti per programmare acquisti essenziali o di maggiore entità, con la possibilità di rifarsi il guardaroba senza spendere cifre eccessive o per concedersi un dono per l’epifania a costo ridotto. Ormai però è in gran parte depotenziato dalle promozioni presenti sulle piattaforme internet, come il “black friday”, e dagli sconti, che sotto altra veste,  vengono praticati nelle grandi catene distributive già prima delle festività natalizie, nonostante la normativa lo vieti. Una situazione diventata strutturale negli ultimi anni e da noi costantemente rilevata, che pone la necessità di un ripensamento organizzativo dei saldi, contemporaneamente ad una regolamentazione complessiva del comparto e nello specifico del commercio elettronico.

Secondo un sondaggio commissionato da Confesercenti, in cima alle preferenze dei potenziali acquirenti ci sono soprattutto le calzature, un grande classico dello shopping, con il 58% delle indicazioni, seguite a stretto giro da maglioni e felpe (56%). La classifica dei desideri per i saldi invernali prosegue con l’intimo (34%), gonne e/o pantaloni (33%), magliette, canottiere e top (29%), camicie e camicette (27%)”.

“Per sfruttare al meglio le promozioni – conclude Marinelli – è consigliabile fare una lista dei prodotti che si desidera acquistare e confrontare i prezzi, facendoattenzione alle etichette, allo stato dei prodotti e alle reali percentuali di sconto, che debbono obbligatoriamente essere indicate sulle etichette.  Le attività commercialisono tenute ad accettare le consuete forme di pagamento, comprese quelle digitali, e a sostituire o rimborsare la merce difettosa o non conforme a quanto promesso. La prova dei capi è a discrezione dell’esercizio”.

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