Attualità
Roberto Zaffiro: vi racconto la mia Africa e vi invito a diventare benefattori
Imprenditore nel settore edile (azienda di dieci dipendenti), insieme ad altri due fratelli, sposato e con due figli, Roberto Zaffiro, con il pieno sostegno della famiglia, si dedica anima e corpo alla missione che lo appassiona e gratifica di più: dalla costruzione di pozzi e scuole, ai presidi ospedalieri, in Africa. Il 5 novembre partirà per la Nigeria e in gennaio per il Benin
“Un tempo ero laico, poi a 37 anni, 20 anni fa, c’è stata la mia conversione, a seguito del viaggio a Medugorje, – ci racconta. Il senso di solidarietà l’ho però sempre avuto nel DNA, tanto che ogni volta che ho girato il mondo, ho sempre elargito del denaro, ai bisognosi che mi è capitato di incontrare”.
Quando hai capito che la tua missione era dedicarti in maniera più completa agli altri?
La svolta a seguito del viaggio a Medugorje. Fino ad allora ero stato una sorta di superficiale credente praticante, che girava il mondo, compresa l’Africa, anche in moto, e non dava grande importanza ai sacramenti e alla preghiera. In quel luogo, come se avessi improvvisamente intuito le mie miserie e fragilità, ho pianto molto e ho capito che dovevo cambiare la mia vita e relazionarmi in maniera diversa con Dio. È cominciata così la mia conversione, incrementando anche la frequentazione della Chiesa, finché a Montevergine (AV) non ho incontrato padre Jean Baptist, sacerdote originario del Benin (Diocesi Kandi-Benin), specializzatosi a Roma. Siamo diventati amici e, dopo che mi ha mostrato le carenze d’acqua nel suo villaggio, gli ho donato un pozzo. Quando è tornato in Africa, mi ha fatto promettere che sarei andato a trovarlo. Nel 2012 l’ho raggiunto e ho cominciato a guardare l’Africa con occhi nuovi, mi sono reso conto della vita di sofferenza della popolazione: bambini e adulti che bevevano dalle pozzanghere esponendosi a malattie, quando non la morte, bambini costretti a percorrere chilometri con le taniche in testa per approvvigionarsi dell’acqua. Un pozzo è una fonte di acqua viva utile a diverse comunità, talvolta serve fino a diecimila persone o più (dipende dalla grandezza dei villaggi) e nel tempo, cambia radicalmente la loro vita: cominciano ad allevare animali, a praticare l’agricoltura. L’acqua è di interesse primario: il 60-70 per cento dei nostri fondi li impieghiamo nella costruzione dei pozzi, a cui facciamo seguire attività ambulatoriali, considerando che, per accedere all’assistenza sanitaria, bisognerebbe percorrere centinaia di chilometri e talvolta non c’è il tempo, né la possibilità, di farlo. Molte malattie derivano dalla mancanza di igiene, dal fatto che non ci si può lavare: da una banale diarrea si passa alla febbre, inizia la sofferenza, che diventa acuta, poi grave e infine, può portare alla morte. Un piccolo presidio sanitario, con almeno uno-due infermieri e un medico, serve a trasmettere i fondamenti dell’igiene necessari a prevenire diverse malattie, anche se, per quelle più gravi, bisogna recarsi presso gli ospedali. Agli ambulatori cerchiamo di affiancare la promozione dell’istruzione di base che consenta ai più poveri, che non possono permettersi la scuola, almeno di difendere i diritti propri e della famiglia: l’istruzione emancipa e salva il mondo. Come individuate dove costruire un pozzo?
Primo step individuare il punto, poi una sorta di rabdomante, col talento sensibile nelle mani, scopre dove potrebbe esserci più acqua, quindi arriva la trivella, che in genere scava per 4-5 ore, con tutta la popolazione intorno, che festeggia il grande evento, che cambierà la loro la vita. Il primo getto d’acqua, è un vero spettacolo: vediamo la gioia dei bambini e della gente. Documentiamo tutto in diretta e lo postiamo sui social, poi, a fine missione, montiamo un filmato che mostreremo ad amici, conoscenti e benefattori, nonché a chi volesse diventarlo. Vogliamo dimostrare che facciamo opere concrete e cerchiamo di renderci utili, per alleviare almeno in parte, la sofferenza di quelle popolazioni. Realizzare un pozzo costa circa 7-8 mila euro, ma dipende dal luogo, dalla quantità e dalla profondità del terreno. Un ambulatorio sanitario, così come una scuola, costa intorno ai 20-30 mila euro, a seconda delle dimensioni.
Finora abbiamo realizzato 24 pozzi in Benin, uno in Malawi e 5 in Nigeria, che servono una popolazione complessiva di circa 350 mila abitanti.
La strada la preparano i religiosi, che, oltre alle lingue locali, compresi i vari dialetti, parlano inglese, francese ed italiano. Con le loro diocesi, di dimensioni notevoli, sono radicati sul territorio, interloquiscono coi capi villaggio, i quali, al di là dei diversi credo religiosi, convivono senza combattersi. Ogni iniziativa la condividiamo con i capi delle comunità: acqua, sanità, scuola, sono per tutti, cristiani, musulmani, animalisti. Questo ci consente anche di approcciarci a quei territori senza temere per la nostra incolumità.
Con quali modalità raccogliete le risorse necessarie?
I fondi vengono raccolti sia con la promozione di giornate di beneficenza, sia nelle chiese, attraverso l’associazione Regina della Pace e Carità (con sede in Flumeri, AV), finalizzata a promuovere e gestire interventi di cooperazione allo sviluppo e progresso umano, economico e sociale, attraverso la costruzione di pozzi, scuole, ambulatori, orfanotrofi e chiese, nei Paesi in via di sviluppo. Nata allo specifico scopo della missione in Africa, la onlus è composta da 12 persone, 3 delle quali, sacerdoti africani. I sacerdoti, vivendo in Africa, conoscono il territorio e poiché ogni anno vengono in Italia, fermandosi per circa 40 giorni presso le parrocchie, ci aiutano a progettare le sfide che realizzeremo insieme. Sono loro i veri esecutori delle opere: i pozzi si scavano rapidamente in nostra presenza, ma per le altre opere che invece richiedono mesi, noi ogni anno andiamo a verificare ciò che è stato realizzato e lo inauguriamo insieme. Quest’anno abbiamo realizzato 3 pozzi in Benin e altri 3 ne realizzeremo entro fine anno in Nigeria: partiremo il 5 novembre, per tornare il 19. Per l’inizio del 2025 realizzeremo una chiesa e ancora 4 pozzi in Benin, nonché giornate sanitarie e visite agli orfanotrofi locali. Giacché abbiamo costruito tre ambulatori in Benin, tra cui un ospedale della maternità, promuoveremo la formazione sanitaria, invitando le popolazioni limitrofe, alle quali si insegnerà la prevenzione di base e doneremo dei medicinali, che, su indicazione dei medici locali, acquistiamo direttamente in loco o nelle città più grandi, che distano anche fino a 250 km. Spesso i bambini hanno la pancia gonfia dovuta ai vermi, così acquistiamo il farmaco per la sverminazione, che costa un euro e mezzo e salva loro la vita o la tachipirina, utile in caso di febbre alta. Molti bambini vengono abbandonati nella savana, se la famiglia a causa dell’estrema povertà non può mantenerli, oppure se malati o albini (pensano siano indemoniati), così suore, preti e laici, li raccolgono e li portano negli istituti religiosi dotati di orfanotrofi (30-40 posti), che però soffrono difficoltà economiche e alimentari. Quando li visitiamo, doniamo una metà delle offerte in beni materiali, riso, olio e latte in polvere, e il resto, tra i mille e i tremila euro (a seconda di ciò di ciò che siamo riusciti a mettere da parte), lo diamo alla struttura come sostegno economico. Cerchiamo di metterli in condizioni di andare avanti per qualche mese, di dare ai loro ospiti una speranza per il futuro. Nel 2026 in Malawi vorremmo realizzare un orfanotrofio per bambini abbandonati e disabili e 2-3 pozzi, per cui stiamo raccogliendo fondi e invitiamo chiunque potesse e volesse, a contribuire.
Che altro fare per aiutare concretamente gli Africani?
I governi locali dovrebbero preoccuparsi, per cominciare, di dare l’acqua, consentire l’istruzione e la sanità, che fornirebbe a quelle popolazioni i mezzi per progredire ed essere autonome a casa loro. In tal modo, non avrebbero bisogno di rischiare la vita sui barconi, per illusioni irrealizzabili. Purtroppo i loro governanti sono spesso dittatori che non hanno alcun interesse a metterli in condizioni di autosufficienza, ma preferiscono tenerli nell’ignoranza, per poterli gestire.
Dal canto nostro, immersi nel benessere, noi consumiamo cose inutili, sprechiamo e buttiamo. Vorrei esortare a pensare a chi ora sta soffrendo, destinando ciò che per noi è superfluo a chi invece ha necessità basilari. Per dirla con madre Teresa di Calcutta: la condivisione sconfigge la povertà.
Siete in procinto di partire per la prossima missione…
Il 5 novembre partiremo per la Nigeria per due settimane. Sarò accompagnato da due nuovi benefattori, Giovanni Parrella di Motesarchio (BN), e Angela Ciasullo di Flumeri, che documenterà i lavori anche filmando e, per la missione, è riuscita a superare la sua antica paura per gli aghi, poiché ha dovuto vaccinarsi, e persino quella di volare. Ognuno di noi ha sostenuto autonomamente il costo del biglietto (1.000 €) e dei visti (300 €). Dal 16 gennaio al 5 febbraio tornerò in Benin, ancora con Angela Ciasullo e i parroci: Don Alessandro Pascale, di Prato Principato Ultra, Don Alberico Grella, di Sturno, Don Rino Morra, di Bisaccia e chiunque volesse aggiungersi”.
I prossimi eventi per raccogliere fondi e visionare quanto realizzato in Benin: sabato 30 novembre 2024 alle 20, cena di beneficenza (20 €) presso i Saloni dell’Oratorio ANSPI San Prisco (Via Grotte) a Passo Eclano (AV); domenica 8 dicembre 2024 a Zungoli (AV), ore 13 pranzo di beneficenza (25 €), presso il Convento San Francesco. Ulteriori informazioni (e prenotazioni) su: https://www.reginadellapaceecarita.org
Attualità
Campionato italiano della cucina 2024 – I vincitori si esibiranno presso l’ Hotel Incontro di Ariano Irpino
Martedì 3 Dicembre 2024, I vincitori del campionato italiano della cucina 2024 si esibiranno presso l’ Hotel Incontro di Ariano Irpino, magnifica location gestita dal giovane patron Mario Puopolo durante la cena IN ORO
L’ Exhibition Dinner, del Culinary Team di Avellino sarà l’ occasione per presentare delle preparazioni gastronomiche, frutto di anni di esperienza dell’ intero Team. Potrebbe essere interpretato anche come un allenamento per affrontare la nuova sfida che la squadra avrà nel difendere il titolo di campioni in carica a febbraio 25 in quel di Rimini.
Non nascondiamo la nostra emozione nel condividere con voi la splendida vittoria di febbraio scorso quando quasi incredulo, elevai in alto il trofeo, dichiara il Team Manager Ugo D’ Alessandro che insieme a: Gaetano Cerciello , Vincenzo De Gisi, Pasquale D’ Alessandro, Claudio Donnarumma Federico Della Cerra, la Junior Gaia Imbimbo, gli elper Pasquale Maietta ,Gabriele De Vita e Sara Nazzaro, hanno portato in Irpinia il titolo Italiano.
Il percorso gastronomico che il Culinary Team sta organizzando è un vero concentrato di tecniche di cucina che daranno alla luce i 5 piatti proposti , abbinati ad altrettanti vini. Gli abbinamenti sono stati scelti in base alla reale fusione organolettica, in sequenza saranno serviti: Rosa è spumante di Vigne Irpine Capriglia AV ,Bianco di bellona Coda di volpe Cavalier Pepe Luogosano, Levata falanghina IGT Cantina Monserrato Benevento Selvecorte Fiano riserva DOCG 2021 Cantina Contrada Candida AV, Costa Baiano Campi Taurasini 2019 Villa Raiano San Michele di Serino AV; Chicco d’ORO Fiano passito IGT Cavalier Pepe. Non solo cibo e vino ci accompagneranno durante la serata tanti altri insert culturali tra cui musica, curata da Ricky Esse e scatti fotografici del maestro Diego Marinelli.
L’ evento sarà curata dall’ agenzia di consulenza Enogastronomica Ager di Antonio Del Franco.
La presenza di tanti ospiti Gourmet, operatori e professionisti del settore, sarà la giusta cornice per suggellare questo momento indimenticabile.
Per info e Prenotazioni : 0825 981250
Attualità
Chi dimentica il proprio passato è senza memoria
Il 22 novembre il comune di Sant’Anastasia ha intitolato la rotonda prossima al market MD a Giorgio Almirante. Dirigente di primo piano nel partito che non aveva mai abiurato la fede fascista,svolse l’attività di giornalista con il periodico “La difesa della Razza” che, nel 1938 iniziò la sua attività in contemporanea con l’approvazione delle leggi razziali, innervate nel programma del regime. Forse poca attenzione o scarsa dimestichezza con la storia passata, tant’è che, a Sant’Anastasia il 1 ottobre del 1943 morì in combattimento contro i nazifascisti l’anastasiano Giacomo De Luca. L’evento è ricordato da una targa posta in via Madonna dell’Arco, quale sacrificio gratuito della propria vita donata per liberel’Italia dal giogo fascista e dalla dittatura.
La sezione ANPI Caduti della Flobert di Sant’Anastasia più volte ha manifestato il suo dissenso a che la rotonda fosse intitolata a Giorgio Almirante reputando tale atto un oltraggio alla memoria, propone il ritiro della delibera.
Organizza sabato 30 novembre 2024 alle ore 11,00, nella sezione della CGIL di Sant’Anastasia, una manifestazione alla quale seguirà un comunicatostampa.
Attualità
Libri – Presentato alla Camera il Lavoro postumo di Nicola Savino
Roma, 27 nov – Presso la sala stampa della Camera si è svolta la presentazione di “All’origine della coscienza di classe”, libro postumo di Nicola Savino, promossa dal deputato Toni Ricciardi, vice presidente del gruppo Pd.
Dai Fasci Siciliani (1889) alla Settimana Rossa (1914): un quarto di secolo di storia dell’Italia liberale si sviluppa attraverso lotte popolari e l’inizio della lotta di classe con le rivolte di contadini e operai. Un tema centrale è la questione meridionale, emerge infatti come il dualismo dell’economia italiana fece del meridione un’area esclusa dai processi di crescita industriale allargando sempre di più la forbice della disparità economica, sociale e culturale Nord-Sud. Ne hanno discusso insieme a Toni Ricciardi, Andrea Covotta, Responsabile Rai Quirinale, Floriana Mastandrea, Giornalista, letture di Pino Ammendola, attore e regista.
-
Attualità2 settimane ago
Chiusura delle scuole per interruzione del servizio idrico
-
Attualità3 settimane ago
Sospensione idrica dalle ore 22,00 di oggi 13 novembre fino alle ore 6,00 del 14 novembre 2024
-
Attualità3 settimane ago
INDAGINE DI MERCATO ………. NUOVI LOCALI- INPS
-
Attualità2 settimane ago
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
-
Attualità4 settimane ago
“Elezioni USA” la nota di Louis Stanco, segretario M.A.P.S.
-
Attualità1 settimana ago
GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Il contributo del Lions Club di Ariano Irpino
-
Attualità2 settimane ago
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
-
Attualità2 settimane ago
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum