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Attualità

Sala(sindaco di Milano): “se il Sud non sfrutta i fondi del PNRR, li userà Milano”

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Il tema del regionalismo differenziato entra nella campagna elettorale del Comune di Cercola. Il candidato sindaco Antonio Silvano, durante l’incontro con i sostenitori ha chiarito punti della sua agenda programmatica. Ha messo a fuoco le insidie della legge sul regionalismo differenziato che, se resa operativa, arrecherà ulteriori danni alle disastrate finanze del comune di Cercola e, in generale, ed a quelle dei comuni meridionali. Gran parte dei comuni del Sud hanno difficoltà ad erogare dei servizi efficienti ed adeguati ai bisogni della collettività, a causa delle scarse risorse finanziarie erogate dallo Stato Centrale applicando il parametro della spesa storica e non dei bisogni della comunità locali.

Inoltre l’esiguità della pianta organica e la mancanza di funzionari con elevata professionalità tecnico-giuridica mette in forse la concreta possibilità di accedere ai fondi del PNRR. Basta un esempio: Napoli, la terza città italiana, ha un numero di dipendenti che è ridotto ad un terzo rispetto a 10 anni fa. In questo contesto, ben si comprende che l’esiguità delle risorse finanziarie dei comuni meridionali e la mancanza di personale compromette la possibilità di poteraccedere ai fondi del PNRR. Né il governo ha operato l’intervento sostitutivo a favore delle comunità meridionalimettendo a disposizione le strutture tecnico-giuridiche dello Stato Centrale necessarie alla progettazione e messa in opera delle infrastrutture di cui è privo il meridione. In questo contesto di scarsa cooperazione, le comunità del Nord rivendicano il diritto di ricevere i fondi non utilizzati dai comuni del Sud, volontà ribadita dal sindaco di Milano Sala che affermava: “Se, e solo se, ci sono fondi inutilizzati” del Pnrr ” Milano si candida ad investirli” (Ansa, Milano 30 marzo)

Per quanto questo principio possa sembrare giusto, in realtà ignora la causa che l’ha prodotto, rinvenibile nella volontà politica di rendere competitivo il Nord a discapito delmeridione ritenuto la zavorra che limita la crescita economica del paese.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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