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Attualità

Salta la norma per il rinvio delle elezioni per il Consiglio Provinciale

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Il presidente Biancardi: “Sorpresa e disappunto. Scelta imprudente”. 

“Apprendo con sorpresa e non senza disappunto e rammarico che dal decreto n. 137 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, il cosiddetto “Decreto Ristori”, è scomparso l’articolo che, in bozza, rinviava le elezioni provinciali, programmate per il prossimo 13 dicembre. Il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, ha inviato una nuova lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ai sottosegretari di Stato Carlo Sibilia e Achille Variati, al presidente della Regione Vincenzo De Luca, ai presidenti di Upi e AnciMichele De Pascale e Antonio De Caro, al prefetto di Avellino Paola Spena.

Nella missiva il presidente critica fortemente la decisione di eliminare la parte contenuta nella bozza del “Decreto Ristori”, in un primo tempo varata dal Governo, che faceva slittare al 28 marzo 2021 le elezioni per il Consiglio Provinciale, in considerazione dell’emergenza sanitaria.

Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non riporta alcun riferimento allo slittamento della tornata elettorale – sottolinea il presidente Biancardi Eppure è opinione unanime tra gli addetti ai lavori la necessità di posticipare l’appuntamento elettorale, in considerazione dei rischi legati al contagio da Covid-19. I casisono in progressivo aumento, interessano tutti i territori eriguardano numerosi amministratori locali, esposti a rischi anche perché impegnati costantemente nello svolgimento dei ruoli istituzionali. D’altronde, sarebbe senza dubbio pregiudicato l’esercizio del diritto di voto per molti amministratori locali che attualmente si trovano in isolamento.

Nella lettera il presidente della Provincia evidenzia, inoltre, che “almeno per quanto riguarda le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Avellino, l’elettorato attivo conta circa1.400 aventi diritto. Quest’ultimi dovrebbero esercitare il loro diritto nella sola giornata del 13 dicembre, presso la sede di Palazzo Caracciolo. Non va comunque trascurata l’attività propedeutica con la presentazione delle liste (22-23 novembre), preceduta dalla raccolta delle sottoscrizioni.

La celebrazione del turno elettorale si pone in palese contrasto con le norme nazionali e regionali di prevenzione del rischio contagio.Una scelta imprudente – conclude Biancardinon giustificata da alcuna necessità impellente. A questo punto esiste il sospetto chela logica politica superi la tutela del bene primariocostituzionalmente garantito della salute pubblica.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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