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Attualità

Sanità-Il Consiglio Comunale discute l’Atto Aziendale.

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Il Consiglio Comunale nella seduta di ieri ha redatto un documento dove si richiede l’intervento del Ministero della Salute,del Presidente della Regione Campania Caldoro e di tutte le istituzioni interessate per rivedere il piano aziendale e per difendere il nosocomio arianese.Assenti alla riunione, anche se erano stati invitati,il manager dell’Asl Florio, i vertici del distretto sanitario e dell’ospedale. Poca partecipazione anche da parte dei cittadini e degli amministratori dei comuni vicini, cosa questa che denota una scarsa attenzione da parte di tutti sui problemi del territorio. In apertura del consiglio, il Presidente Giovanni La Vita ha dato lettura del preambolo del documento,stilato dall’amministrazione comunale di concerto con l’osservatorio sulla sanità., e a seguire il vice sindaco Pratola ha dato lettura del documento nella sua completezza.In pratica si tratta di una modifica al piano aziendale al quale si sono ribellati tutti gli amministratori. L’estratto del documento chiede, in poche parole, l’intervento del del Ministro della Salute,del Presidente della Regione Caldoro,, dell’Assessore alla Sanità della regione e della Commissione tecnica regionale allo scopo di rimuovere quei punti del piano che prevedono un depotenziamento della struttura arianese. A finire nel mirino anche questa volta, il manager Florio, che a detta della quasi totalità dei consiglieri comunali, è il vero artefice di un disegno volto a ridurre le capacità operative dell’ospedale Frangipane. Purtroppo le tante domande sono cadute nel vuoto perchè nessun rappresentante dell’Asl si è presentato alla riunione, ma cosa ancor più grave è stata l’assenza di tanti amministratori dei comuni vicini, che non hanno sentito il bisogno di interessarsi di un problema non di Ariano ma di tutto il territorio. Vero è anche che gli amministratori arianesi sono stati superficiali nel non diramare un invito ufficiale, ma resta pur sempre grave l’assenza dei rapprensentanti dei cittadini del circondario.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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