Attualità
Sant’Anastasia si divide sulla secessione dei ricchi

La maggioranza che governa il comune di Sant’Anastasia non vota l’ordine del giorno sul regionalismo differenziato (DDL Calderoli) proposto dai consiglieri di minoranza Peppe Maiello, Marina Mollo e Rosalba Punzo. Il DDL Calderoli, per intenderci, lo spacca Italia, è stato approvato al senato e renderà immutabili le disuguaglianze tra le due aree del paese. Tale provvedimento tradisce il principio di uguaglianza e di solidarietà e priva i meridionali dei diritti di cittadinanza. Il Nord proseguirà a drenare risorse finanziarie con il metodo della spesa storica con il quale lo Stato centrale garantisce a quell’area del paese efficienti servizi pubblici quali: asili nido, treni ad alta velocità, trasporto urbano, tempo prolungato per le scuole dell’infanzia, ospedali con posti letto parametrati alla popolazione residente. Né è stato affrontato il tema dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) necessari a rendere fruibili diritti minimi uguali su tutto il territorio nazionale. Si adduce la pretestuosa motivazione della mancanza delle risorse finanziarie che, secondo Adriano Giannola, presidente dello lo Svimez, dovrebbero essere di almeno 100 miliardi di euro. Né le risorse finanziarie del PNRR avvieranno il riavvicinamento socio-economico tra il Nord ed il Sud del paese. Il Meridione è a bocca asciutta, con servizi pubblici insufficienti o inesistenti che costringono i cittadini a rivolgersi al privato e ad utilizzare i mezzi propri per gli abituali spostamenti. La Costituzione applicata in modo rovesciato condanna 20 milioni di meridionali, inclusi gli anastasiani, ad essere considerati stranieri in patria, costretti alla migrazione sanitaria che, costa alla regione Campania circa 400 milioni di euro, ogni anno, e con oltre 100 mila persone che lasciano, ogni anno, il meridione in cerca di lavoro verso il Nord Italia o l’UE (vedi ISTAT). In questo contesto storico e politico così drammatico, meraviglia la scelta dell’amministrazione comunale di non votare all’unanimità l’ordine del giorno a firma dei consiglieri di minoranza. Un simile ordine del giorno è già stato votato da Cercola ed altri comuni viciniori. Forse il tema del regionalismo differenziato meriterebbe un maggior approfondimento da parte della maggioranza del comune di Sant’Anastasia.
Attualità
Abuso edilizio e gestione illecita di rifiuti. Denunciato 77enne di Ariano

In linea con le decisioni assunte durante l’incontro tenutosi qualche mese fa presso il “Polo Giovani” della Diocesi di Avellino, tra Prefettura, Procura e rappresentanti dell’Arma, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ribadisce il proprio impegno nella tutela ambientale. L’attività si concretizza attraverso un costante controllo del territorio per contrastare i reati ambientali, con interventi tempestivi e coordinati volti a garantire la salvaguardia del territorio e la sicurezza della collettività.
Nello specifico questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, a seguito di una attività di controllo inerente l’abusivismo edilizio e la corretta gestione dei rifiuti, hanno denunciato un 77enne del posto, ritenuto responsabile di violazioni in materia ambientale.
In particolare, i militari hanno accertato che l’uomo aveva realizzato, in località sismica, un capannone in lamiera grecata in ferro di circa 60 mq, dove all’interno sono stati rinvenuti rifiuti di natura meccanica ed elettrica, in assenza delle obbligatorie e necessarie autorizzazioni.
A seguito delle irregolarità riscontrate, il soggetto è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento, per abuso edilizio, gestione illecita di rifiuti, realizzazione di opere in località sismica senza autorizzazione e ricettazione.
Attualità
La fuga degli infermieri dal SSN

Diminuiscono gli infermieri, molti lasciano altri vanno in pensione. I turni massacranti scoraggiano i giovani ad intraprendere la professione, vanno deserti i concorsi nel pronto soccorso mentre quelli in servizio non vogliono essere assegnati a questo reparto. Mancano tra i 20 e 27 mila infermieri necessari a riempire i posti dell’assistenza territoriale e delle case di comunità, nel 2024 la popolazione italiana era composta dal 14,4% di over 65 e si presume che nel 2050 salirà al 18,9%. Il grido di allarme è lanciato dal presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che trae i dati dal ministero della salute: nel 2022 era in servizio 302 mila infermieri, 268 mila nel SSN la restante parte in strutture assimilabili. Tra il 2020 e 2022 hanno lasciano il lavoro 16.192 e nel solo 2022 sono andati via 6.651 un andamento che non accenna a diminuire acuito dal fatto che 78 mila infermieri nel 2022 aveva più di 55 anni altro 22% è tra l’età 50-55, senza considerare che i salari in Italia sono i più bassi d’Europa, non solo per gli infermieri ma per tutte le categorie di lavoratori.
L‘esistenza di venti Sistemi Sanitari Regionali (SSR) nel nostro Paese, ha creato grosse disomogeneità, infatti, in Italia, in media, ogni 1000 abitanti sono presenti 5,1 infermieri con grosse differenze tra le varie regioni: la Liguria ha 7,1 infermieri ogni 1000 abitanti, la Campania 3,83, quest’ultimo dato riferibile a tutte le regioni del Sud. Le proposte di Cartabellotta riguardano l’aumento dei salari, l’offerta di alloggi con costi calmierati, la possibilità di parcheggi gratis, aggiornamento costante del personale con le nuove tecnologie, la sicurezza sul posto di lavoro, la riduzione dei turni massacranti, a volte anche due notti di 12 ore consecutive che generano fenomeni di burnout. Va garantita l’incolumità degli operatori della sanità con presidi stabili delle forze dell’ordine, devono essere aperti e non chiusi nuovi reparti di pronto soccorso, al fine di evitare che i pochi funzionanti siano sovraffollati fatto che provoca ingiustificabili aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale (fonte giornale Avvenire del 24 marzo 2025, articolo di Vito Salinaro).
Attualità
Presentazione Volume di Carmine Pinto “IL BRIGANTE E IL GENERALE. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola”

L’Associazione “Fontanarosa Comunità – Prof. Giuseppe Zollo” e l’Associazione Culturale Internazionale Edizioni Sinestesie con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno organizzano la presentazione del libro di Carmine Pinto: IL BRIGANTE E IL GENERALE. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola,
Edizioni Laterza.
La presentazione si svolgerà Domenica 30 marzo, alle ore 17:00, presso la sede dell’Associazione Fontanarosa Comunità “Prof. Giuseppe Zollo”, in Via Cortile Todisco, Fontanarosa (AV).
Introduce e coordina: Prof. Carlo Santoli, Università di Salerno, Direttore di «Sinestesie»
Saluti istituzionali: Dott. Giuseppe Pescatore, Sindaco di Fontanarosa
Dott. Flavio Petroccione, Presidente dell’Associazione Fontanarosa Comunità “Prof. G. Zollo”
Intervento: Prof. Alfonso Tortora, Università di Salerno
Conclusioni: Prof. Carmine Pinto, Università di Salerno.
«Subito dopo l’Unità d’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. Uno spavaldo erede del mondo feudale contro un baldanzoso aristocratico di spada, l’ultimo esercito dell’antico regime contro il primo esercito nazionale. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide» (dalla quarta di copertina del libro).
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