Politica
Scelta Popolare espone a Caldoro le istanze della città di Ariano
In questo momento crediamo sia di fondamentale importanza gettare le basi per un ragionamento di condivisione da impostare in primis con la Regione Campania. Siamo soliti utilizzare un’espressione come “napolicentrismo”, e non lo facciamo per un’eccessiva semplificazione linguistica, bensì perché più volte abbiamo percepito e visto gli effetti di scelte penalizzanti per un’area interna come la nostra. Oggi, però, è il momento di cambiare direzione, come d’altronde già si sta notando nell’operato governativo regionale, e desideriamo rendere partecipe Stefano Caldoro delle nostre preoccupazioni, per la città di Ariano e per la rete dei comuni limitrofi.Abbiamo questioni vitali da affrontare: la sanità e la sicurezza ambientale. Il sistema delle prestazioni sanitarie territoriali risulta poco equilibrato. Assistiamo a una diaspora dei nostri concittadini verso i centri ospedalieri della vicina Puglia. Al Presidente chiediamo di delineare nei dettagli la prospettiva per l’ospedale Frangipane e quali criticità possono essere affrontare anche tenendo in conto le logiche di razionalizzazione della spesa pubblica. Di conseguenza, è cronaca di questi giorni l’allarme lanciato dalCentro di Riabilitazione Psicomotoria, gestito dai Silenziosi Operai della Croce, che ha ricevuto esito negativo dall’Asl per l’autorizzazione a RSA. Se ciò si confermerà, venti giovani disabili mentali non autosufficienti saranno privati dell’assistenza e venticinque dipendenti perderanno il loro posto di lavoro. Non possiamo rimanere impassibili e siamo certi che Caldoro accolga l’appello e sciolga il nodo. Possiamo far pagare a chi ha problemi e alle famiglie il prezzo di disservizi e sprechi di altre strutture pubbliche e private della regione? Per noi il Centro di Valleluogo è punto di riferimento per l’assistenza, ritenendo anche che questo complesso sanitario, legato al Santuario, abbia delle potenzialità ancora inespresse per andare in controtendenza con la migrazione sanitaria e in aggiunta essere meta di pellegrinaggi di fede.
Sull’emergenze ambientali, su quella attuale che sta interessando il napoletano e il casertano, la cosiddetta “Terra dei Fuochi”, con estrema onestà riteniamo di comprendere il dolore e lo sconforto di quei cittadini. La situazione locale è ben diversa ma presenta delle importanti criticità. La nostra sollecitazione è che si provveda a far iniziare il programma di bonifica e risanamento dei terreni che ospitano le ormai note discariche che hanno raccolto i rifiuti dell’intera Regione in periodi di emergenza e non.
Problemi irrisolti, ma anche i nodi dello sviluppo sono in cima alla nostra azione politica. Pretendiamo una giusta collocazione nei progetti di sviluppo previsti per la Campania. Ci riferiamo, in primis, ai progetti di mobilità quale l’Alta Capacità nella tratta Apice – Orsara che dovrà attraversare la Valle Ufita. Su tale disegno, vorremmo ulteriori certezze coniugandole a quelle sulla realizzazione della Piattaforma Logistica. In itinere c’è anche il progetto della “banda ultra larga”, una delle vere infrastrutture del millennio, che farà la differenza relativamente allo sviluppo economico per le zone interne come Ariano e dintorni.
Nella nostra agenda politica – amministrativa è stata inserita la vertenza deiTribunali Minori su cui siamo ottimisti nell’aver sostegno da parte della Regione in vista del referendum per l’abrogazione della legge di riforma della geografia giudiziaria; e ancora ci rendiamo portatori delle ansie deilavoratori degli enti montani e dei dipendenti dell’ex stabilimento dellaIrisbus.
Come candidato sindaco, insieme al mio gruppo, lavorerò affinché si ottengano risposte e che il legame con le istituzioni regionali, già forte per l’importante e insostituibile sostegno del Consigliere Zecchino, non si attenui mai in futuro».
I Popolari sono un gruppo aperto di discussione, approfondimento ed azione politica. I riferimenti culturali e politici nascono dal Popolarismo sturziano ed oggi hanno come prospettiva il Partito Popolare Europeo.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
Attualità
INDAGINE DI MERCATO ………. NUOVI LOCALI- INPS
In data 7.11.2024 la Direzione Regionale Campania ha pubblicato un avviso pubblico di indagine di mercato nuova sede INPS da condurre in locazione passiva ARIANO IRPINO- GROTTAMINARDA da destinare a nuova sede dell’agenzia territoriale INPS.
Siamo meravigliati di questo bando improvviso poiché i locali attualmente occupati sono di proprietà del Comune di Ariano Irpino,che già in passato ha provveduto a modificare la struttura secondo le esigenze della della Direzione Regionale Campania.
Dalla descrizione sintetica di ricerca è assurdo leggere che la nuova struttura dovrà ospitare 12 postazioni lavoro per una utenza stimata di 30 persone al giorno piu locali adibiti ad archivio preferibilmente piano terra con servizi igienici e depositi interrati.
Tutte queste caratteristiche sono rispettate nella sede attuale, quale sia stato il vero movente che ha spinto la Direzione Regionale della Campania a promuovere la ricerca di una nuova collocazione anche fuori i confini di Ariano Irpino sede storica da oltre 50 anni??
Non mi sembra ci sia tutta questa esigenza di ampliamento di struttura visto l’utilizzo di prenotazione obbligatoria per l’utenza, e lo smart- working con lavoro da casa per i dipendenti.
Facciamo:
APPELLO
al Sindaco Franza e l’intera Amministrazione ,di attivarsi con sollecitudine affinchè non ci sia l’ulteriore chiusura di un ufficio pubblico ai danni della collettività e degli esercizi commerciali.
CHIEDIAMO
-Se l’Amministrazione abbia già preso qualche iniziativa per far rimanere gli uffici nei locali attuali ?;
-Se l’ Amministrazione era stata avvertita della pubblicazione di questo avviso di ricerca e quali erano le motivazioni?
-Se l’indagine di ricerca nuovi locali, era dovuta per una questione economica e se l’Amministrazione ha pensato di abbassare o eliminare del tutto il fitto concedendo i locali in uso gratuito pur di non perdere il servizio pubblico ?.
Il Circolo di Fratelli D’Italia si attiverà con ogni iniziativa utile sia a livello locale che Regionale affichè la sede INPS di Ariano Irpino non sia spostata in altro Comune.
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO FDI
Attualità
“Elezioni USA” la nota di Louis Stanco, segretario M.A.P.S.
Dalle sconfitte elettorali ho la parvenza che non si abbia più la voglia di imparare nulla, secondo l’assunto “ Se non ho vinto è perché lui è peggio di me”, come se fosse un ossimoro.
“Vincere è per i perdenti.”
Per le mie sensibilità politiche, ovviamente non è un “buongiorno politicamente parlando”.
Tuttavia, questa mattina dai sostenitori della Harris e dagli esponenti del centrosinistra italiano, ho notato vari post dove si elencano le gaffe di Trump, le sue frasi sessiste, razziste, omofobe e via discorrendo.
Nulla di si dice sul dato del voto popolare , dove Trump vince per la prima volta, oltre che al senato e quindi nel voto dei grandi elettori, prende tutto.
Al pari, nessuna ammenda o autocritica sull’operato dell’ormai precedente amministrazione Biden-Harris che evidentemente non è stato premiato.
Bene, questo che ormai è il solito “riduzionismo semplicista” con cui si commentano le sconfitte elettorali non è funzionale alla sinistra, in nessun posto del mondo.
Sarebbe buona regola dopo una sconfitta elettorale complimentarsi con l’avversario e meditare.
Per provare a vincere alla prossima tornata elettorale.
Per i democratici di tutto il mondo, per il centro- sinistra Italiano sarebbe auspicabile prediligere, nuovamente come interlocutore privilegiato l’operaio, il ceto medio-basso e le periferie, non solo l’intellettuale occhialuto e supponente.
Questa demonizzazione del popolo, talora elitistica, mi rimanda a Alexis de Tocqueville quando diceva “ disprezzo e temo la folla”.
Il popolo è sovrano e la struttura del sistema elettorale americano è espressione di democrazia.
Il popolo non è mai stupido, è che va compreso, per poter vincere.
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