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Attualità

Screening di massa – Vittorio Melito:”Facciamo i test e poi continuiamo”

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Finalmente sono stati resi noti tempi e modalità della esecuzione dei test sierologici per tutta la popolazione arianese.

Sperando che ci sia personale in numero sufficiente, dobbiamo essere scrupolosi nel rispettare le norme di sicurezza e le distanze. Dobbiamo anche essere vigili nel controllare il rispetto delle norme igieniche, guai se file troppo lunghe e disordinate diventassero assembramenti pericolosi.

Andiamo tutti! Maggiore sarà la partecipazione, maggiore sarà l’utilità.

Finalmente anche il Presidente della Regione ha riconosciuto che questa operazione serve ad individuare quello che è già successo; per il presente, cioè per trovare altri contagiati, serviranno i tamponi a chi risulterà positivo al test: quindi, test per tutti, va bene, visto che tamponi per tutti è rimasta un’utopia.

Però, ultimati i test di massa, bisognerà tornare ad analizzare perché si è dovuto arrivare a questo e non è stato finora possibile risalire alle fonti di contagio.

Bisognerà tornare a chiedere interventi immediati nell’ospedale, a cominciare da quelli immediatamente possibili: terapia trombolitica in Neurologia, ampliamento e potenziamento della Cardiologia (come da tempo previsto) nei locali lasciati dalla Neurologia, trasferimento dell’area Covid, riapertura di unità operative e servizi chiusi durante l’emergenza. E poi il DEA di primo livello.

Sul versante economico, auspicando che le zone rosse dichiarate nelle regioni entrino presto (con la promulgazione del decreto, in sede di conversione, o in altro atto legislativo) nel fondo finora previsto solo per le province individuate a livello nazionale, ricordo che la disciplina di Zona Franca Urbana è altra cosa: potrebbe essere estesa automaticamente a tutte le zone rosse, ma occorre un atto avente forza di legge che finora non mi pare sia stato previsto.

Ne riparleremo dopo i test; ho già auspicato che le forze politiche arianesi riescano in maniera unitaria a fare richieste precise almeno sui due temi dell’ospedale e delle provvidenze economiche, anche richiedendo un confronto diretto con il Presidente della Regione nella sua veste istituzionale.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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