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SETTIMANA DELLA BIRRA ARTIGIANALE AD ARIANO IRPINO “BERE POCO MA BERE BENE”.

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E’ stato subito sold out l’evento “Italians do it better”. La birra artigianale piace ed incuriosisce, meglio se italiana doc. 

“Venti15brewing”, beerfirm arianese di Liberato Manna e Mimmo Puorro, ha pensato di organizzare, in occasione della “Settimana della Birra Artigianale” una serata di degustazioni di alcune delle migliori produzioni di birrifici rigorosamente italiani.

L’appuntamento è per mercoledì 9 marzo alle ore 20,30 presso il “Sanacore” di Ariano Irpino. La “Settimana della birra artigianale”, prevista dal 7 al 13 marzo, vedrà eventi e degustazioni in tutta Italia. E’ stata immaginata per promuovere il settore, dare visibilità ai locali, ai produttori e per avvicinare i neofiti a questo mondo.

“L’obiettivo – spiega Manna –   è quello di divulgare e far conoscere le birre artigianali presentando le loro qualità e peculiarità. Abbiamo un patrimonio ricchissimo ed in ulteriore crescita tra birrifici e beerfirm, grandi e piccoli, che vale la pena di conoscere ed apprezzare. Non è necessario bere tanto, ma bere bene. Conoscere e capire cosa si sta degustando consapevolmente. Questo è solo il primo di una serie di appuntamenti che contiamo di portare avanti. Già per aprile stiamo mettendo in cantiere un nuovo evento, sempre qui ad Ariano”.

A “Italians do it better” sarà possibile degustare: due birre di Canediguerra, birrificio di Alessandria, “Vienna Lager” e “American Ipa”; altre due di “Venti15 Brewing” di Ariano Irpino, “Cèleza” e “Ruà 1.0”; ed ancora la “Soul Stout” di “Crak Brewery” di Campodarsego in provincia di Padova. Si passerà poi al “Birrificio del Ducato” che ha sede a Roncole Verdi di Busseto in provincia di Parma con una Ipa “Freeride”;  al “Birrificio Lambrate” di Milano con una Double Ipa “Quarantot”, e per chiudere in bellezza l’ “Equilibrista” di “Birra del Borgo” che ha la propria sede a Borgorose in provincia di Rieti”.

Le degustazioni saranno accompagnate da stuzzicherie del territorio e , naturalmente, da una presentazione cui ciascuno potrà dare un contributo di idee in base alla propria percezione sensoriale.

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“Alba di Carta. Memorie di una prigione”: nel carcere di Avellino la presentazione del libro di Antonio Sauchella

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Mercoledì 9 aprile 2025, alle ore 9:30, presso la Casa Circondariale di Bellizzi (Avellino), si terrà la presentazione del libro “Alba di Carta. Memorie di una Prigione” di Antonio Sauchella, edito da 2000diciassette.

L’evento, organizzato dall’UNPLI di Avellino, rappresenta un importante momento di riflessione sui temi della detenzione, della memoria e della rinascita attraverso la scrittura. Alla presentazione parteciperanno numerosi ospiti istituzionali e del mondo accademico, tra cui la direttrice della Casa Circondariale di Bellizzi, Dott.ssa Maria Rosaria Casaburo, e la psicologa Dott.ssa Saffo Maria Di Maio, vicepresidente dell’Associazione Terra Dorea.

Interverranno inoltre il Prof. Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto De Sanctis D’Agostino Amatucci, l’avvocato Gaetano Aufiero, la Prof.ssa Mirella Napodano e Carlo Mele, Garante dei detenuti di Avellino. Coordinerà l’incontro la giornalista Katiuscia Guarino.

L’autore Antonio Sauchella sarà presente all’evento per raccontare la sua esperienza e il significato profondo della sua opera. A impreziosire la mattinata, anche la lettura della poesia “I molti echi della luce” di Monia Gaita.

Un’iniziativa che sottolinea il valore della cultura come strumento di crescita personale e collettiva, anche nei luoghi più difficili.

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L’opposizione replica a Franza:”Non siamo assenteisti”

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Avevamo deciso di soprassedere, lasciando che il sindaco continuasse a compiacersi urbi et orbi per aver deciso di cambiare le lampadine della pubblica illuminazione, sfruttando finanziamenti dalla chiara matrice “ quelli di prima”, perché derivanti da una convenzione stipulata nel 2005, con il dissenso, le proteste, i ricorsi al TAR, le denunce penali di tutti riferimenti storici di “quelli di adesso”.

Ma l’insistenza con cui si è puerilmente speculato sulle presunte reiterate assenze dei consiglieri di minoranza, ci induce a qualche precisazione:

– il Consiglio Comunale del 4 aprile è stato disertato per concomitanti impegni personali, e anche perché non ci piace andare in Consiglio solo per premere un bottone, e trasmetterci 3000 pagine di documenti (pronti da mesi) tre giorni prima della seduta, rispondendo alle nostre richieste di integrazione solo pochi minuti prima dell’inizio della stessa, è indegno ed equivale a non voler discutere;

  • – continueremo ad assentarci, se del caso, ogni qualvolta verranno calpestate le prerogative e i diritti dei consiglieri tutti (anche quelli che, con sprezzo del ridicolo e della dignità della funzione, dispensano le loro lezioncine di democrazia da Bignami), che in aula consiliare rappresentano la città e non soltanto i propri elettori.

Insomma non si allarmino troppo. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo come sempre abbiamo fatto in questi anni, portando all’attenzione del Consesso argomenti importanti che altrimenti sarebbero stati totalmente ignorati, e cercando di dare dignità ad un organo consiliare sempre più mortificato da una gestione inadeguata.

Altri cerchino di capire che le istituzioni e la democrazia sono una cosa seria. E quando siamo assenti lascino liberi i nostri scranni. perché anche la collocazione in aula fa parte delle regole di funzionamento di un organismo democratico.

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Flobert, nulla è cambiato, la mattanza continua

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L’11 aprile del 1975 esplose la Flobert, la fabbrica produceva fuochi e munizioni per armi giocattolo nel territorio di Sant’Anastasia. Morirono 12 operai con un solo superstite, Ciro Liguoro, testimone vivente della tragedia che sconvolse la comunità anastasiana. Nel giorno della commemorazione dei morti della Flobert, nel teatro Metropolitan di Sant’Anastasia sarà messa in scena “Vite Infrante” di Fioravante Rea, affiancato nella regia da Agostino Chiummariello. Lo spettacolo sarà rappresentato alle 10,00 per gli studenti ed alle 20,00 per la cittadinanza. La sezione ANPI di Sant’Anastasia “Caduti della Flobert” presieduta da Maria Elena Capuano, con gli iscritti, si è fatta carico dell’organizzazione e diffusione dell’evento nelle scuole e comuni della provincia. Sono stati svolti incontri di informazione e formazione sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro con l’intento di diffondere la cultura della prevenzione, tema che coinvolge la parte datoriale, i sindacati, i lavoratori, le istituzioni ed i singoli cittadini. Nei vari incontri è stato posto l’accento sulla necessità dei controlli capillari e costanti delle unità produttive, oggi del tutto insufficienti, in un territorio affetto dalla piaga del lavoro nero. La Flobert è l’esempio di ciò che accadeva e ancor oggi accade: quattro lavoratori muoiono ogni giorno sul posto di lavoro, una strage alla quale ci siamo assuefatti e impotenti osserviamo le inutili commemorazioni. Il lavoratore può essere sacrificato sull’altare della massima competitività in una società capitalistica vocata al solo profitto, costi quel che costi, inclusa la morte del lavoratore. Manca la volontà politica di affrontare alla radice questo dramma, dobbiamo mettere in campo tutte le strategie affinché il lavoratore non ritorni a casa in una bara.

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