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Attualità

Sibilia (M5S): appalti fuori controllo alla Provincia di Avellino. “Presentata un’interrogazione al Governo. Per noi la lotta alla corruzione è una priorità”

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“L’assegnazione degli appalti all’Ente Provincia di Avellino è senza controllo”. Ad affermalo è il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, nell’annunciare di aver indirizzato al ministro degli Affari regionali e a quello dell’Interno un’interrogazione a risposta scritta su alcuni casi che riguardano Palazzo Caracciolo.“Quello degli appalti in Irpinia – dichiara il parlamentare avellinese – è un terreno fertile per corruzione, conflitti di interesse o, quantomeno, di inopportunità che bisogna rendere trasparente. Stiamo parlando di come i politici usano i soldi della gente”.“Nello specifico – continua il portavoce 5 Stelle – la nostra attenzione è su un presunto caso di incompatibilità tra un dirigente della Provincia che ha proceduto ad un appalto e la ditta affidataria per via di un legame di parentela. Ci chiediamo cosa faccia il Governo Renzi-Alfano quando i soldi delle nostre tasse vengono spartiti tra parenti di politici e dirigenti. I cittadini chiedono trasparenza e della legalità. Per questo ci votano. Il Comune e la Provincia sono molto deludenti in questo campo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che è notizia recente il rinvio a giudizio di sette persone, tra cui proprio un funzionario della Provincia, accusate nell’ambito di un’inchiesta sui lavori presso alcuni istituti scolastici irpini”.“Infine – prosegue Sibilia – non è passata inosservata la sottoscrizione, alla fine del 2015, di un accordo di Programma Quadro tra la Provincia e il Comune di Ariano Irpino per realizzazione di un polo alberghiero-agroalimentare cui sono stati destinati 12 dei 26,5 milioni di euro riservati alla nascita Poli Formativi Scolastici di Eccellenza. La circostanza che il soggetto erogante e quello finanziato, cioè la Provincia e il Comune di Ariano Irpino, coincidano nella persona di Domenico Gambacorta, presidente di Palazzo Caracciolo e sindaco della città ufitana, sollecita una riflessione ad ampio raggio. Una riflessione che investa appunto il Governo a cui abbiamo chiesto di porre in essere iniziative per arginare questo fenomeno di distribuzione a parenti o amici. O, nel migliore dei casi, al Comune dove si è sindaco. Casi che, sebbene non siano illegittimi o illeciti fino a prova contraria, sono quantomeno da considerarsi inopportuni a causa di potenziali conflitti di interesse”.“Il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge sul DASPO per politici, imprenditori e funzionari pubblici corrotti. Tra tangenti, appalti truccati, scambio illecito di favori la corruzione ci è costata negli ultimi 10 anni ben 100 miliardi del PIL ovvero 10 miliardi di euro l’anno. Senza di essa pagheremmo oltre il 30% di tasse in meno, il nostro debito pubblico sarebbe molto più basso di qualche decina di punti percentuali e gli appalti pubblici ci costerebbero, addirittura, circa il 40% in meno. Ecco perché la lotta alla corruzione e al malaffare è una delle priorità a cui dare concreta attuazione per far ripartire la nostra economia. A partire dall’Irpinia”, conclude il parlamentare.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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