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Sibilia (M5S): “Chiesta al Governo la bonifica della discarica di Difesa Grande”.

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“A dieci anni dalla sua chiusura, la discarica di Difesa Grande può ancora essere definita una ferita aperta” –

così il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che, insieme agli attivisti del Meet up locale, ha elaborato e, quindi, presentato in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati una risoluzione con la quale si chiede al Governo di assumersi la responsabilità di mettere in sicurezza e di bonificare l’intera area su cui insiste lo sversatoio. “La vicenda Difesa Grande è un’altra pagina nera che la nostra provincia ha dovuto subire a seguito dell’emergenza rifiuti dei primi anni novanta” – dice Sibilia, che ripercorre le fasi di una storia iniziata vent’anni fa, quando, con decreto del Presidente del Consiglio, fu dichiarato lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento rifiuti solidi urbani per la regione Campania. “Il 22 novembre del 1994 – ricorda il parlamentare – il Prefetto di Napoli, cui furono conferiti poteri speciali, approvò il progetto e l’esecuzione di un impianto di trattamento rifiuti nel Comune di Ariano Irpino in località Difesa Grande. Come sempre accade, nelle fasi di emergenza avvengono le operazioni più nebulose ed infatti la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse della Camera dei Deputati, nella sua relazione conclusiva dell’11 marzo 1996, affermò che lo sversatoio fu realizzato senza concessione edilizia, in violazione delle norme urbanistiche vigenti e in dispregio del vincolo paesaggistico della zona. Lo Stato, cioè, aveva calpestato le sue stesse leggi. A questo, come se non bastasse, si è aggiunta anche tutta la serie di sequestri e dissequestri della discarica da parte della magistratura, nonché un processo iniziato nel 2011 con 25 persone accusate di disastro ambientale, violazioni edilizie, inquinamento di falde acquifere ed altri reati, peraltro, per la maggior parte andati prescritti”. “Sembra che nello sversatoio – prosegue Sibilia – siano stati conferiti, nel corso del decennio di attività, rifiuti indifferenziati, medicinali scaduti, pile esauste, ceneri da combustione, oltre a trovare posto fos, sovvalli ed ecoballe di dubbia composizione. Insomma il giusto mix per creare una vera e propria bomba ecologica. Difesa Grande, che doveva essere funzionante per due anni, fu ribattezzata la pattumiera della Campania. Dopo chiusure e riaperture temporanee del sito, che quasi subito si riempì costringendo abbancamento dei rifiuti in sopraelevazione, dopo l’interessamento della magistratura e soprattutto la lotta dei cittadini, non si può attendere oltre”. “Questa triste vicenda – conclude il deputato 5 Stelle – dimostra impietosamente il fallimento della politica italiana per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti in generale e le mancate bonifiche dei siti adibiti a discariche. Bisogna dare dignità alla popolazione arianese offesa per tanti anni da una classe dirigente miope che, invece di trattare il rifiuto come risorsa, lo ha utilizzato a danno della salute umana e della salubrità del territorio e in dispregio della vocazione agricola e della sismicità della zona. Per questo chiediamo al Governo di verificare lo stato attuale della discarica e il livello di inquinamento dei luoghi, di accertare le cause tecnico-operative ostative del mancato avvio della bonifica, di procedere all’inserimento di Difesa Grande nei siti di interesse nazionale (SIN), così intervenendo direttamente, entro tempi certi, per la messa in sicurezza e la bonifica dell’intera area”. A questo link la risoluzione: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=21845&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27RISOLUZIONE+IN+COMMISSIONE%27

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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