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Sibilia (M5S): “Isochimica,basta pagliacciate”

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«Un tavolo di discussione per la questione dei prepensionamenti dei lavoratori ex Isochimica? Con tutto il rispetto per chi lo ha convocato, non mi presto più a queste pagliacciate» – così il deputato cittadino Carlo Sibilia a proposito dell’invito del sindaco di Avellino, Paolo Foti, ad essere presente all’incontro con “la deputazione irpina e i sindacati per stabilire delle modalità d’azione comuni e per favorire ogni iniziativa utile alla causa”.

«Sarebbe – continua il portavoce avellinese del Movimento 5 Stelle – la seconda volta che i parlamentari irpini si incontrano per parlare di un problema che risale ad alcuni decenni fa, che ha distrutto vite umane e famiglie, che sta avendo finalmente pesanti risvolti investigativi e soprattutto che poteva essere risolto molto prima se la classe politica figlia di questa terra fosse stata responsabile e avesse avuto a cuore le sorti della propria comunità. Il tempo dei proclami è scaduto. Il tempo delle facili promesse è scaduto. Il tempo delle illusioni è scaduto. Trovare una soluzione alla questione del pensionamento anticipato degli ex lavoratori ammalati di patologie asbesto correlate? Per la risposta basta stare ai fatti».

Di qui un lungo excursus di Sibilia: «Non voglio entrare nel merito di quanto non è stato fatto in questo ventennio da politici e sindacati che hanno la coscienza sporca sul caso Isochimica. Mi limiterò alla mia esperienza in parlamento. Era maggio 2013 quando ho scritto all’allora Ministro del Lavoro Giovannini per avere informazioni sulla pratica di riconoscimento dell’anzianità previdenziale dei dipendenti di Borgo Ferrovia e mi fu risposto che non sussisteva alcun un regime agevolato di accesso al pensionamento. La prima doccia fredda per i lavoratori che fino ad allora erano stati bombardati da informazioni distorte create ad hoc per azzerare ogni possibile reazione. A fine giugno l’allora Ministro dell’Ambiente Orlando, in occasione della solita passerella mediatica in città, si affrettò ad assicurare un suo interessamento proficuo. Agli inizi di luglio il primo tavolo istituzionale presso il Comune di Avellino con tante belle chiacchiere, tanti “vedremo, faremo, ci impegneremo”. Un paradosso beffardo e grottesco perché i partiti politici che hanno avuto e hanno responsabilità nel mancato riconoscimento del prepensionamento sono sempre quelli che hanno la faccia tosta di sedersi al tavolo delle soluzioni! Il 16 luglio il Movimento 5 Stelle ha depositato alla Camera una proposta di legge sull’amianto che contiene l’articolo 6 per i benefìci previdenziali ai lavoratori, previsione nella quale rientrano anche gli ex Isochimica. Questa pdl, assegnata alle Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali da ben otto mesi, non è mai stata calendarizzata e, quindi, discussa. Per questo un ironico e amaro grazie va al presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano. Il 26 luglio, cioè alla prima occasione utile, nell’ambito del decreto cosiddetto del fare ho presentato un emendamento ad hoc, che non è stato nemmeno posto in votazione perché il Governo di Pd e Pdl ha posto la fiducia. Per fortuna è stato accolto un nostro ordine del giorno di impegno “a prevedere in favore di questi lavoratori la possibilità di derogare all’art. 24 del decreto legge n. 201/2011 convertito in legge n. 214/2011 ai fini dell’accesso al prepensionamento previsto dalla legge n. 257/92”. A dicembre abbiamo proposto un altro emendamento alla legge di stabilità 2014 che ci è stato dichiarato inammissibile, così come è stato respinto un altro nostro ordine del giorno. Questi sono i fatti. Le chiacchiere stanno a zero».

«L’attuale parlamento – conclude Sibilia – è stato eletto esattamente un anno fa. Se la maggioranza trasversale che ha sostenuto Letta ed ora appoggia Renzi avesse voluto o volesse risolvere la questione del prepensionamento dei lavoratori, aveva ed ha tutti i numeri e gli strumenti per farlo. Non c’è la volontà politica. La verità è questa. Quindi, io non mi presto più alla pagliacciata del tavolo istituzionale o della letterina a Babbo Natale. Basta prendere in giro la gente, alimentando false speranze.  L’Irpinia vanta molti deputati appartenenti alle forze di governo. Invece di decreti per regalare 7,5 miliardi di euro alle banche, facessero un decreto in quattro e quattr’otto, come sono abituati ormai, per restituire a queste persone almeno la serenità economica che meritano. La fabbrica dei veleni è stata chiusa nel 1988, oggi siamo nel 2014. Fatevi qualche domanda. L’Isochimica è strage di Stato».

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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