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Soppressione Giudici di Pace. L’Organismo Unitario dell’Avvocatura chiede ai candidati di impegnarsi.

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Il Ministro della Giustizia, con uno scarno comunicato del 4 febbraio 2013, ha preannunciato la pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale del 28 febbraio prossimo, dell’elenco dei Giudici di Pace soppressi. Dalla data della pubblicazione, ed in virtù delle norme di cui al decreto legislativo n. 156/2012, scatteranno i 60 giorni in cui i Comuni interessati dovranno fare espressa richiesta per il mantenimento dell’Ufficio, assumendone in proprio tutti i costi, con esclusione dei soli stipendi per i Giudici.

Nello stesso comunicato il Ministero ha pure precisato che non saranno ritenute valide le istanze già presentate fino ad oggi da molti Comuni, ma che anche questi ultimi dovranno comunque rinnovare la richiesta nei 60 giorni che seguiranno la pubblicazione dell’elenco.

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana considera inopportuno ed intempestivo il provvedimento, che interviene in un momento in cui in molte sedi giudiziali di Italia sono state sollevate le questioni di legittimitá costituzionale della legge di riforma della geografia giudiziaria, ed in molti casi le questioni stesse, ritenute non manifestamente infondate, sono state rimesse alla Corte Costituzionale. Per questo motivo con un comunicato predisposto dalla Commissione Geografia Giudiziaria, l’OUA chiederá alle Istituzioni e le forze politiche interessate di bloccare la pubblicazione dell’elenco, che di fatto darebbe il via ad un procedimento difficilmente reversibile.

“Sarebbe oltremodo opportuno” afferma il coordinatore della Commissione Geografia Giudiziaria dell’OUA, avv. Marcello Luparella, “attendere la decisione della Corte Costituzionale prima di avviare il procedimento di revisione dei Giudici di Pace, che é il più devastante e radicale di tutti, perché interessa in Italia ben 675 Uffici in odore di soppressione, e coinvolge altrettante amministrazioni comunali chiamate ad esercitare un’impegnativa scelta in un momento non certamente florido dal punto di vista economico e finanziario. È evidente il caos e le disfunzioni che si verrebbero a creare nel caso in cui, come si spera, la Consulta dovesse dichiarare illegittima la normativa di revisione della geografia giudiziaria. La sentenza potrebbe infatti giungere in un momento in cui le opzioni di mantenimento giá esercitate, e soprattutto quelle non esercitate, avrebbero giá creato una situazione difficilmente reversibile”.

Nel circondario di Ariano Irpino gli Uffici del Giudice i Pace interessati sono quelli di Grottaminarda, Mirabella Eclano e Castel Baronia, nel circondario di S.Angelo dei Lombardi, invece, i Giudici i Pace soppressi sono quelli di Calabritto, Calitri, Frigento, Lacedonia e Montella, in quello di Avellino salterebbero invece i G. Di P. di Cervinara, Chiusano S. Domenico, Lauro e Montoro Superiore.

Ovviamente i Comuni interessati ad esercitare l’opzione di mantenimento non sono solo quelli sede dei Giudici di Pace, ma anche tutti gli altri ricadenti nella giurisdizione dello stesso.

“É questo il momento” continua Luparella “di trasformare gli slogan da campagna elettorale in impegni seri. Tutti i nostri candidati, infatti, anche quelli che hanno più di una colpa nella soppressione dei Tribunali irpini, stanno dichiarando di essere favorevoli ad una modifica della legge. Facciano un primo passo concreto: si battano presso i propri partiti di riferimento e presso i propri referenti istituzionali per bloccare la pubblicazione dell’elenco dei Giudici di Pace soppressi, così fermando sul nascere l’avvio di un procedimento impegnativo e pericoloso per gli Enti locali. Sarebbe un modo serio per perseguire la difesa del nostro territorio, di cui tanto si sente parlare, spesso purtroppo a sproposito, in questi giorni”.

 

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Attualità

Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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