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Attualità

Sospeso e sotto inchiesta l’ex presidente della Comunità Montana dell’Ufita

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A seguito  di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento,  i Carabinieri della Compagnia CC di Ariano Irpino- NOR (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, applicativa della misura interdittiva della sospensione, per anni 1, dall’esercizio del pubblico ufficio di presidente della Comunità Montana Ufita nei confronti dell’attuale Presidente pro tempore dell’ente suddetto, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di peculato.

 Le indagini, coordinate dalla Procura e svolte dai CC della Compagnia di Ariano Irpino-NOR, hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine all’ utilizzo da parte dell’indagato in maniera reiterata e costante, per fini diversi da quelli istituzionali, dell’autovettura di proprietà dell’ente pubblico di cui disponeva in ragione del suo ufficio: le contestazioni provvisorie riguardano un periodo di tempo che va da dicembre 2019 a gennaio del 2021, ma in particolare dal settembre 2020 al gennaio del 2021 sono emersi oltre 70 episodi di utilizzo dell’autovettura istituzionale per scopi familiari e di svago (tra cui pranzi e cene in zone limitrofe e fuori dalla Provincia di Avellino, partecipazione ad un matrimonio fuori Regione), alcuni dei quali commessi consentendo l’utilizzo dell’autovettura anche a terze persone. Inoltre, per avere conferma delle ipotesi già evincibili dalle attività tecniche, veniva acquisita presso la Comunità Montana Ufita documentazione in ordine all’utilizzo del mezzo in questione, ed in particolare – tra le altre cose – i fogli di marcia che avrebbero dovuto fornire giustificazione degli spostamenti e dei km percorsi: le indicazioni dei fogli di marcia venivano comparate quindi con le risultanze delle attività di intercettazione, ed emergeva la difformità di tutti i dati riportati sui predetti moduli manoscritti rispetto alle evidenze del GPS montato sull’autovettura monitorata.

Il GIP, nell’accogliere la misura cautelare, condivideva l’impostazione giuridica prospettata dalla Procura, secondo cui le condotte dell’indagato configuravano un peculato ordinario e non un peculato d’uso, così qualificando l’utilizzo – per oltre un anno e con frequenza quasi quotidiana, per i più disparati scopi personali, del tutto estranei a ragioni istituzionali- di un’automobile di servizio appartenente all’amministrazione, tale da cagionare una totale distrazione del veicolo dalle finalità pubbliche cui lo stesso era preposto.

Dopo la richiesta di misura, in vista dell’interrogatorio di rito, l’indagato rassegnava le proprie dimissioni irrevocabili dall’ufficio ricoperto, delegando altresì altro consigliere in rappresentanza del Comune ove ricopre la carica di Sindaco.

Tuttavia, a fronte delle dimissioni, il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento,  ha ritenuto di dover comunque adottare la misura cautelare, stante la lettera dell’art. 22 c.4 dello Statuto dell’ente, ai sensi del quale le dimissioni del Presidente diventano efficaci dalla data di avvenuta sostituzione dello stesso da parte del Consiglio Generale, e in virtù dell’ultimo comma della medesima disposizione, secondo cui – in caso di dimissioni – “il Presidente, limitatamente alla rappresentanza legale e agli atti di ordinaria amministrazione, rimane in carica fino alla nuova di nuovi organi”, con ciò ritenendo ancora sussistente l’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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