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Attualità

Storia di un successo: il dono di aver lasciato una traccia

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Ti svegli una mattina, dopo aver tergiversato se accendere il telefono oppure rimandare a dopo, finalmente lo accendi e ti accorgi che hai un po’ di messaggi su Whatsapp. Apri la chat e scopri che chi ti scrive è un tuo alunno dello scorso anno. Apri incuriosita, ti si mostrano le foto di tre arnie e lui che ti scrive: “Prof buonasera, come va tutto bene? È da tanto che non vi scrivo allora ho deciso di condividere con voi qualche foto dei miei tre alveari”; poi la seconda foto con un nugolo di api distribuite su una parte della rete e intorno all’ape regina come mi spiega la didascalia. Ancora un’altra foto, quella della cassa centrale, con un grappolo di api dal colore diverso delle precedenti intorno alla loro regina e una terza foto con un assembramento più rado, ma della stessa natura: api brulicanti intorno alla regina. Alle mie parole di felicità per la condivisione del successo, mi giunge pronto il messaggio che era un “traguardo” che mi doveva necessariamente essere mostrato. Non è stato un messaggio qualunque, scaturito da un’occasione canonica: auguri natalizi o pasquali, ma ha un altro tenore. Guardo le foto con emozione e sento dentro di me, che si realizza il sogno di ogni docente: aver lasciato una traccia, aver creato un legame, aver stabilito una connessione indelebile e allora pensi che quello è un successo, perché il tuo ex alunno si è ricordato di te e ha sentito che poteva condividere il suo obiettivo raggiunto. Ho pensato che fosse un dono. La vera morale di questa storia, però, è il successo del ragazzo che dalla curiosità infantile per il mondo, dallo stupore per il microcosmo che gli cammina tra i piedi e che sentiva più vicino da bambino, li ha trasformati in desiderio di ricerca, di studio, di applicazione, di capacità. Curiosità e stupore che si trasformano in desiderio, in pulsione, in crescita emotiva che si appella all’intelligenza e sviluppa strategie, raccoglie dati, elabora informazioni e applica procedure per raggiungere un obiettivo. Complimenti Gaetano, è così se si fa, è così che è andato avanti il mondo, è così che si cresce e si diventa qualcuno perché è l’unico vero modo per arrivare al successo: conoscere se stesso, i propri limiti, sperimentarsi nelle cose per conquistarle. Buona fortuna

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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