Connect with us

Attualità

Sulphur: il destino è segnato o possiamo indirizzarlo da protagonisti?

Published

on

Lo sapeva Enea, era giovane, ma lo aveva già capito che il destino ce lo portiamo addosso come una seconda pelle, possenti, fumanti, inermi come quei vitelli, soffiando fuori la rabbia in un sibilo di dolore impotente e ipocrita. Facciamo finta, magari ci illudiamo pure, di combattere con tutte le nostre forze ma, in realtà, accettiamo a capo chino l’inevitabile, consci di un’atavica impossibilità a mutare la strada imboccata per noi dal fato, ma proviamo almeno a sbatterci un po’, per salvare la faccia […], pure quella marchiata a fuoco fin dalla nascita…”. Il protagonista dell’avvincente romanzo d’esordio di Cesare Carpenito, è un adolescente combattuto tra la sua condizione di nascita e la volontà di emanciparsi. Cresciuto da una coraggiosa ragazza-madre, la sarta Annina, che avvolta in un lutto perenne, custodisce il segreto della nascita del figlio, espiando una colpa senza redenzione, Enea studia presso il liceo, nella grande città, dove sogna di scappare da una realtà opprimente. La vicenda si snoda sullo sfondo di un borgo del Sud Italia di fine anni Cinquanta, il cui cuore pulsante è incarnato da una miniera di zolfo, che, se da un lato rappresenta una possibilità di “benessere” per la popolazione, nel contempo la costringe a un crudele destino, per la buona parte di essa già tracciato. Anche Enea sembra conscio di aver cucito addosso un destino da minatore: nonostante la grande passione per la musica, che lo porta ad esibirsi come trombettista nella banda del paese, lavora già nella “sacchettiera” delle miniere di zolfo. Enea e Ninetto, così diversi, eppure legati da una profonda amicizia, trascorrono la propria adolescenza, fra le arcane credenze custodite dagli anziani, la musica della banda del paese e la poesia appresa sui libri di scuola sgualciti.

Nell’arco di un’estate, la calma apparente del borgo e delle vite dei due protagonisti, si frantuma di colpo: quello che Enea crede essere un amore adolescenziale nei confronti della giovane Fortuna, figlia di Italo Barleri, avvocato e sindaco del paese, farà riaffiorare il segreto taciuto dalla madre, la quale con tutte le forze, cercherà di rendere impossibile l’avvicinarsi dei due ragazzi. Italo dal canto suo, non può permettere che il suo segreto riemerga dopo tanti anni e, seguendo la sua indole violenta, forgiata dalla propria storia familiare, intrecciata a quella del borgo, decide di intervenire, fino a tramare di far uccidere Enea. Caduto nella trappola, Enea sopravvive all’attentato e, dopo una sofferta convalescenza, sorretto dalla vicinanza di sua madre e del fedele Ninetto, scopre da Annina la verità sul proprio padre, autore dello stupro alla madre. Svelata la vera identità del padre, Enea perde ogni punto di riferimento e capisce che l’attrazione nei confronti di Fortuna, non era dovuta a un innamoramento adolescenziale, bensì a un legame fraterno. Travolto dallo shock emotivo, chiede aiuto a Ninetto, il quale si porta dentro una colpa inconfessabile: nel giorno dell’attentato ad Enea, infatti, egli è stato tratto in inganno da un tirapiedi del Barleri, che lo ha tenuto lontano dall’amico, per salvargli la vita. Enea richiede a Ninetto la fabbricazione di un ordigno rudimentale, con i materiali pirotecnici della bottega di fuochi d’artificio di suo padre: vuol piazzare una bomba nell’ufficio di Italo, solo per danneggiarlo. In realtà, intende portare a termine la sua vendetta fino alle estreme conseguenze, consapevole di non poter reggere la crudele verità, ormai fragorosamente dipanataglisi innanzi. Dopo aver ottenuto l’ordigno, rinuncia però, a coinvolgere Ninetto nel suo progetto. Alle prime luci dell’alba, Enea si introduce nello studio del Barleri: mentre piazza la bomba, sente la serratura del portone aprirsi, lasciando il lettore sospeso, in un finale aperto. Una sorprendente narrazione di moderno Verismo, da cui emerge un realistico spaccato socio-politico, che ci induce a inevitabili domande: il destino è ineluttabile o possiamo imprimergli la direzione che desideriamo? Possiamo, con un duro lavoro e una ferrea volontà, sconfiggere i fantasmi che ci frenano a raggiungere il successo o la strada è segnata? Può la necessità economica sopprimere sogni, indole e diritti? Dilemmi fondamentali che consegnamo a ogni lettore, alla sua coscienza e alla sua esperienza.

Chi è l’Autore in breve: Cesare Carpenito, nato ad Atripalda (AV) il 6/10/1987, è laureato in Filologia, letterature e civiltà del Mondo Antico, insegnante liceale di Lettere. Strumentista, si è sempre esibito come violinista, soprattutto nella world music e nel cantautorato. Collabora con la redazione culturale del Quotidiano del Sud.

SULPHUR di Cesare Carpenito Edizioni Il Papavero, 2021 (€ 20)

Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

Published

on

La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

Continue Reading

Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

Published

on

Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

Continue Reading

Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

Published

on

Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

Continue Reading
Advertisement

Più letti