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Attualità

Tagli ai trasporti – La provincia di Avellino penalizzata con due milioni di euro in meno

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Con la Delibera di Giunta n.106 del 22 marzo 2016, che ha incluso il calcolo dell’iva nei fondi che la Regione Campania stanzia annualmente all’ente provinciale per il servizio di trasporto pubblico, i fondi destinati alla gestione dei trasporti pubblici per la provincia di Avellino si ridurrano di circa 2 milioni di euro.  I vertici della Provincia, con il presidente Gambacorta in testa e l’assessore ai trasporti Moschella, per affrontare questa nuova riduzione dei fondi, hanno convocato un tavolo di discussione con i dirigenti delle aziende di trasporti pubbliche e private, che si trovano ora davanti all’esigenza di gestire le possibili conseguenze sulla normale attività di servizio e gli eventuali disagi ai viaggiatori.

Queste le dichiarazioni dell’assessore Moschella:”Per avere un quadro chiaro della vicenda ed evitare strumentalizzazioni e vaghe considerazioni è utile ripercorrere le tappe che hanno condotto all’attuale situazione. Nel 2010 con delibera di Giunta n.964 del 2010 la Regione Campania taglia al servizio di Trasporto Pubblico della provincia di Avellino 3 milioni di chilometri, passando così da 15 milioni a 12 milioni di chilometri, e dispone nel 2013 con delibera n. 462 un nuovo taglio passando da 12 milioni di chilometri a 9.800.000.
Fino alla fine dello scorso anno la Provincia di Avellino anticipando l’IVA sulle risorse assegnate, ha evitato quello che doveva essere un’ulteriore riduzione e grazie all’esito favorevole di ricorsi giudiziari ha mantenuto le stesse percorrenze. Il problema si acuisce con delibera di giunta n. 106 del 22 marzo, con cui la Regione chiarisce la omnicomprensività dell’IVA nelle risorse assegnate pari a euro 20.662.000, determinando un taglio di due milioni di euro e quindi un milione e mezzo di chilometri in meno. Ho manifestato tutto il mio disappunto in diverse occasioni all’On. Luca Cascone, delegato regionale ai Trasporti, al quale ho chiesto di riconsiderare la posizione della nostra provincia già fortemente penalizzata, perché non riceve trasferimenti per il trasporto sul ferro. Nel contempo insieme agli uffici provinciali, stiamo già lavorando ad una soluzione contabile nel tentativo di ridurre quello che dovrebbe essere un taglio pari al 16,20% a partire dal 1 giugno. Questa mattina in Provincia, alla riunione tenutasi con le aziende di Trasporto Pubblico Locale, oltre ad aver evidenziato quanto sopra esposto, ho sottolineato che non resteremo inerti dinnanzi agli effetti di una politica napolicentrista e pertanto nei prossimi giorni la questione sarà sottoposta all’intero Consiglio Regionale e al Presidente della Regione De Luca.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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