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Attualità

Tassa Rifiuti – L’opposizione conferma il maggiore gettito e sollecita la restituzione.

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Non sono bastate alla minoranza le recenti precisazioni da parte parte dell’amministrazione comunale attraverso un documento a firma del sindaco Domenico Gambacorta e del dirigente dell’area finanziaria Generoso Ruzza per frenare le polemiche dopo un manifesto reso pubblico dalla minoranza, nel quale si sottolineava che i contribuenti del tricolle che avevano versato la tassa rifiuti negli ultimi tre anni, vantassero un credito nei confronti del comune di 1milione e 700mila euro circa. Nella conferenza stampa indetta ieri dalla minoranza in cui erano presenti i consiglieri comunali Guido Riccio, Michele Caso, Carmine Grasso, il segretario del Partito Democratico Domenico Carchia, gli ex consiglieri Benvenuto De Pasquale e Gaetano Bevere, il segretario dell’Italia dei Valori Carmine Peluso, il segretario del Psi Roberto Cardinale e Lello Guardabascio per l’Orologio si è tornati a porre l’accento sul fatto che il comune deve restituire ai contribuenti quanto ingiustamente sottratto con la tassa rifiuti. Dopo l’introduzione dei consiglieri presenti, l’intervento piu’ significativo è stato quello dell’ex assessore al bilancio De Pasquale il quale ha snocciolato una serie di dati facendo riferimento a precise normative ed ha poi sottolineato, come non si è tenuto conto del contributo che il Ministero della Pubblica Istruzione ha concesso a tutti i comuni per le scuole statali ed anche Ariano ha usufruito di circa 67mila euro per l’ultimo triennio. Sempre secondo De Pasquale, queste somme dovevano essere sottratte dall’importo da attribuire alla tariffa dell’imposta sui rifiuti, così come non si è tenuto conto degli incassi derivanti dai risultati dell”attività accertativa che corrisponde a circa 382mila euro. Inoltre ci sono altre questioni poco chiare sulle quali l’amministrazione deve dare risposte come l’utilizzo della ragguardevole somma di circa 119mila euro destinata ad agevolazioni fiscali per fasce deboli,ebbene queste andavano recuperate da un capitolo di bilancio relativo agli interventi per il sociale mentre il tutto è finito per pesare sulle spalle dei cittadini. La minoranza ad oggi non intende abbassare la guardia su questo spinoso argomento e promette ancora battaglia fino a quando non sarà restituito il maltolto ai cittadini arianesi.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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