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Test sierologici ai seggi elettorali e lunghe file: contraddizioni in termini

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Ormai da mesi il Comune di Ariano Irpino non ha più un sindaco e un consiglio comunale: Enrico Franza eletto sindaco al ballottaggio, nonostante una sua innaturale alleanza con la Lega di Matteo Salvini, ha dovuto abbandonare. Si sarebbe dovuto votare adesso, a maggio, per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del nuovo sindaco, ma giustamente, il Governo ha rinviato le elezioni all’autunno. A causa della pandemia da coronavirus, non si è fatta la campagna elettorale, né tantomeno si sono aperti i seggi: avrebbero potuto essere un incentivo al contagio. Il Presidente della Regione De Luca, giustamente, visto il focolaio di infetti da Covid-19 ad Ariano Irpino, ha deciso di far praticare i test rapidi a tutti i residenti. Si sono quindi riaperti quei seggi che si erano lasciati chiusi per le elezioni, vista l’emergenza da pandemia. Non sappiamo chi ha preso questa contraddittoria decisione: se lo stesso De Luca, la direttrice della ASL di Avellino, Maria Morgante o la Commissaria Straordinaria di Ariano, Silvana D’Agostino, che finalmente abbiamo visto oggi in televisione, essere presente nel Comune che amministra, alle prese con il tentativo di snellire le lunghe code davanti ai seggi. Possibile che non vi fosse altro mezzo, per fare i test sierologici agli Arianesi? Possibile che si dovesse concentrare il tutto nel fine settimana e non in più giorni, come sarebbe stato più opportuno per evitare assembramenti, visto che le scuole, peraltro, sono chiuse? Non sarebbe stato più sicuro, per non incrementare la pandemia, che il personale medico e paramedico, si fosse recato presso l’abitazione degli Arianesi a fare il prelievo del sangue? Non si sarebbero potuti utilizzare i medici di famiglia per fare i prelievi su appuntamento? Se in Ariano, qualche cittadino è domiciliato, ma non residente, come si deve comportare, visto che il coronavirus non fa distinzione tra residenti e domiciliati? Qualcuno spieghi agli Arianesi perché, recarsi al seggio elettorale per votare poteva anche incrementare la possibilità del contagio, mentre gli assembramenti per i test sierologici, al contrario, sarebbero strumenti per eliminare il contagio. A noi appare quantomeno contraddittorio, anzi, una vera contraddizione in termini!

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Per la prima volta nella nostra città, il Lions Club Ariano Irpino ha il piacere di ospitare il LionsDay nella giornata di sabato 12 aprile

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Una giornata che mira a far conoscere il mondo dei Lions e a coinvolgere tutta la nostra comunità, all’insegna della salute, della cultura e dell’importanza dello stare INSIEME per aiutare chi ha bisogno!

Unitamente agli altri Lions e Leo Club delle province di Avellino e Benevento (L.C. Avellino Host, L.C. Avellino Principato Ultra, L.C. Benevento Host, L.C. Benevento Arco Traiano, L.C. Morra de Sanctis Alta Irpinia, Leo Club Irpinia e Leo Club Benevento Host) e grazie alla disponibilità di medici volontari e delle associazioni del territorio, verranno effettuati screening gratuiti della vista, del diabete, nutrizionale, senologico e psicologico (tutti previa prenotazione al numero WhatsApp 3891012660) e dimostrazioni di Primo Soccorso.

A partire dalle 10:30 (anche queste su prenotazione WhatsApp al numero 3398777962) avranno luogo visite guidate al “Museo della Civiltà Normanna” e al “Museo Civico e della Ceramica”.

La giornata, con inizio alle ore 10:00 in P.zza Plebiscito, sarà allietata da musica ed artisti di strada e si aprirà con l’esibizione dei “Tamburini dell’Associazione delle Sante Spine” e con la donazione di un ulivo al Comune di Ariano Irpino.

Vi aspettiamo numerosi: sarà un modo per conoscerci e per passare del tempo insieme all’insegna dell’amicizia e del volontariato!

INSIEME POSSIAMO LASCIARE IL SEGNO!!

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“Alba di Carta. Memorie di una prigione”: nel carcere di Avellino la presentazione del libro di Antonio Sauchella

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Mercoledì 9 aprile 2025, alle ore 9:30, presso la Casa Circondariale di Bellizzi (Avellino), si terrà la presentazione del libro “Alba di Carta. Memorie di una Prigione” di Antonio Sauchella, edito da 2000diciassette.

L’evento, organizzato dall’UNPLI di Avellino, rappresenta un importante momento di riflessione sui temi della detenzione, della memoria e della rinascita attraverso la scrittura. Alla presentazione parteciperanno numerosi ospiti istituzionali e del mondo accademico, tra cui la direttrice della Casa Circondariale di Bellizzi, Dott.ssa Maria Rosaria Casaburo, e la psicologa Dott.ssa Saffo Maria Di Maio, vicepresidente dell’Associazione Terra Dorea.

Interverranno inoltre il Prof. Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto De Sanctis D’Agostino Amatucci, l’avvocato Gaetano Aufiero, la Prof.ssa Mirella Napodano e Carlo Mele, Garante dei detenuti di Avellino. Coordinerà l’incontro la giornalista Katiuscia Guarino.

L’autore Antonio Sauchella sarà presente all’evento per raccontare la sua esperienza e il significato profondo della sua opera. A impreziosire la mattinata, anche la lettura della poesia “I molti echi della luce” di Monia Gaita.

Un’iniziativa che sottolinea il valore della cultura come strumento di crescita personale e collettiva, anche nei luoghi più difficili.

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L’opposizione replica a Franza:”Non siamo assenteisti”

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Avevamo deciso di soprassedere, lasciando che il sindaco continuasse a compiacersi urbi et orbi per aver deciso di cambiare le lampadine della pubblica illuminazione, sfruttando finanziamenti dalla chiara matrice “ quelli di prima”, perché derivanti da una convenzione stipulata nel 2005, con il dissenso, le proteste, i ricorsi al TAR, le denunce penali di tutti riferimenti storici di “quelli di adesso”.

Ma l’insistenza con cui si è puerilmente speculato sulle presunte reiterate assenze dei consiglieri di minoranza, ci induce a qualche precisazione:

– il Consiglio Comunale del 4 aprile è stato disertato per concomitanti impegni personali, e anche perché non ci piace andare in Consiglio solo per premere un bottone, e trasmetterci 3000 pagine di documenti (pronti da mesi) tre giorni prima della seduta, rispondendo alle nostre richieste di integrazione solo pochi minuti prima dell’inizio della stessa, è indegno ed equivale a non voler discutere;

  • – continueremo ad assentarci, se del caso, ogni qualvolta verranno calpestate le prerogative e i diritti dei consiglieri tutti (anche quelli che, con sprezzo del ridicolo e della dignità della funzione, dispensano le loro lezioncine di democrazia da Bignami), che in aula consiliare rappresentano la città e non soltanto i propri elettori.

Insomma non si allarmino troppo. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo come sempre abbiamo fatto in questi anni, portando all’attenzione del Consesso argomenti importanti che altrimenti sarebbero stati totalmente ignorati, e cercando di dare dignità ad un organo consiliare sempre più mortificato da una gestione inadeguata.

Altri cerchino di capire che le istituzioni e la democrazia sono una cosa seria. E quando siamo assenti lascino liberi i nostri scranni. perché anche la collocazione in aula fa parte delle regole di funzionamento di un organismo democratico.

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