Attualità
Time Poverty, il mestiere di vivere
In time è un film del 2011. Una sorta di fotografia dei tempi moderni, attuale ancora oggi, nei quali la ricchezza vera è il tempo. ed è una condizione involontaria che molti, soprattutto fra i giovani, sperimenta sulla propria pelle da alcuni anni a questa parte.
Sono vincolati all’impossibilità di ridurre l’orario di lavoro senza aumentare il proprio livello di povertà. Il fenomeno riguarda per la verità anche persone di età più avanzata, solitamente donne, e in generale quanti vivono in famiglie monoreddito o monogenitoriali con figli a carico.
In situazioni di grave sovraccarico economico ed emotivo tirare a campare fino a fine mese è possibile solo se ci si impiega in due/tre lavori per volta. Occupazioni part-time, di ‘rigore’ a basso salario e a nero. Occupazioni che, spesso, non richiedono un elevato livello specializzazione, delle quali non è possibile fare a meno perché ‘necessarie’.
Recenti studi riportati sulla rivista scientifica Nature, attestano che negli ultimi due decenni la ricchezza globale è aumentata. Ma la ricchezza materiale non si è tradotta in ricchezza di tempo. La maggior parte delle persone segnala di sentirsi persistentemente “povera di tempo”, come se disponesse di troppe cose da fare e non abbastanza tempo per farlo.
Un’agenda dove le voci “interessi e tempo libero”, ma anche “attività fisica e alimentazione regolare” non trovano spazio. Compaiono soltanto tra le promesse del 31 dicembre e l’elenco dei buoni propositi del nuovo anno.
Smart working, oppure home working, caratteristica di questa epoca Covid, non sono il lavoro in condizione agiata bensì in una stanza qualsiasi della casa, superficie in alcuni casi ridotta e con semplice portacomputer. Magari in cucina tra un figlio in Dad, un bucato da stendere e i pasti. Cibi spessopreconfezionati o riscaldati dal giorno prima.
‘’Normalmente’’ i tempi di spostamento casa/ufficio si riducono, ma quelli davanti al pc si dilatano, in maniera smisurata e senza che vi siano tutele per i lavoratori, neanche la norma imposta per legge delle 11 ore di riposo quotidiano. Zero tempo quindi per se stessi, zero tempo per fantasticare su come spendere il tempo se solo si avesse, ancora, tempo. La nuova faccia della povertà, la time poverty.
La maggior parte degli psicologi intervistati svelano che la maggioranza dei pazienti è di sesso femminile (78%). Sembra che le donne cerchino sempre di più di capirsi, cercando di risolvere problemi in profondità. Il rapporto con lo psicologo non è necessariamente legato alla cura di un disagio, ma è visto anche come uno strumento per migliorare la qualità di vita in generale.
Molte donne cercano di risolvere anche problemi legati all’affettività.
Rimandati gli annuali controlli medici,trascurata l’alimentazione, l’attività sportiva dimenticata. Un maggior ritardo sulle scadenze settimanali che alimenta frustrazione e inadeguatezza, ansia, depressione e disturbo dell’umore. che se sottovalutati possono sfociare nel ‘bruciarsi’ (burnout).
Anche il tempo dunque può diventare una questione di salute pubblica che la politica dovrebbe considerazione e che le singole aziende dovrebbero provare a risolvere, riequilibrando i carichi di lavoro tra i dipendenti.
I governi considerano il reddito come unico indicatore del benessere dei cittadini, si prodigano in politiche assistenziali di miliardi di dollari per alleviare la povertà materiale.
La time poverty intanto miete vittime facendo passare sotto silenzio i disagi psicologi dei lavoratori delle classi più svantaggiate. Va rimarcato che “il mestiere di vivere” ha un prezzo, un costo più che potrebbero pagare le nuove generazioni.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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