Attualità
Tina Anselmi, la partigiana che ha creato il Sistema sanitario nazionale pubblico

In questi giorni duri per il nostro Paese, il plauso al Servizio sanitario nazionale è unanime:
nonostante le criticità per i tagli e la mancanza di personale, medici e infermieri hanno fronteggiato la crisi, con vera abnegazione. Se oggi riusciamo a rispondere con una certa “efficacia” all’emergenza sanitaria da coronavirus, è anche grazie a chi si è battuto perché l’accesso alle cure fosse libero e gratuito per tutti. E a farlo, è stata, in quegli anni Settanta delle grandi conquiste sociali, alle quali ha contribuito, la prima donna ministro della Repubblica italiana, Tina Anselmi. Ciononostante, non le viene ancora riconosciuto il giusto ruolo, di figura tra le più “rivoluzionarie” nella storia della nostra Repubblica. Nata nel 1927 a Castelfranco Veneto, a soli 17 anni, entrò nella Resistenza, dopo essere stata costretta assieme ai compagni di scuola, dai fascisti, ad assistere a un’impiccagione in piazza, a seguito di un rastrellamento. Scelse il nome di battaglia Gabriella, come racconta nell’autobiografia, Storia di una passione politica, ispirandosi all’Arcangelo Gabriele. Finita la guerra, studiò Lettere, divenne insegnante di italiano e cominciò l’attività politica nella Democrazia Cristiana, alla quale si iscrisse nel 1944, attivandosi per convincere le contadine a votare. Si impegnò anche come sindacalista, prima nella CGIL e nel 1950, nella CISL. Fu dirigente del sindacato dei tessili dal 1945 al 1948 e del sindacato degli insegnanti elementari, dal 1948 al 1955: dal 1958 al 1964, fu rappresentante nazionale dei giovani nella DC. Nel 1963, eletta componente del comitato direttivo dell’Unione europea femminile, ne divenne anche vicepresidente. Nel 1959 entrò nel Consiglio nazionale dello Scudo Crociato. Dal 1968 al 1992 fu deputata, eletta nella circoscrizione Venezia-Treviso. Durante il mandato parlamentare, fece parte delle Commissioni Lavoro e Previdenza sociale, Igiene e Sanità e Affari sociali, occupandosi prevalentemente della famiglia e della donna: anche la legge sulle pari opportunità è merito suo. Nel 1975, la Anselmi presiedette la delegazione italiana alla World Conference on Women, promossa dall’ONU a Città del Messico, nel 1985, quella di Nairobi e nel 1995 di Pechino. Per tre volte Sottosegretaria del Lavoro e della Previdenza sociale, dal 29 luglio 1976, fu ministra del Lavoro e della previdenza sociale nel Governo Andreotti III. Nel 1977, fu tra i primi firmatari della legge sulla parità tra uomini e donne, sia salariale, sia di trattamento, nei luoghi di lavoro. Nei Governi Andreotti IV e V, fu Ministra della Sanità e con la Legge 23 dicembre 1978, n. 833, riformò la Sanità, dando attuazione all’art.32 della Costituzione italiana, che sancisce il diritto alla salute di tutti gli individui, con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (dal 1º luglio 1980). Il precedente sistema mutualistico, si basava su enti o casse mutualistiche, come l’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) o l’Inam (assicurazione contro le malattie), che funzionavano come le assicurazioni sanitarie ancora in vigore, in Paesi come gli Stati Uniti. Ciascun ente, era competente per una determinata categoria di lavoratori che, con i familiari a carico, vi erano iscritti, potendo così fruire delle cure mediche e ospedaliere, grazie all’assicurazione sanitaria, finanziata con i contributi versati dai lavoratori e dai loro datori di lavoro. Il diritto alla tutela della salute era correlato all’essere lavoratore (o suo familiare) con conseguenti casi di mancata copertura e disomogeneità delle prestazioni, assicurate dalle varie casse mutue. Il principio guida del nuovo Sistema sanitario nazionale invece, sarebbe stato quello della Sanità come bene essenziale, universalmente fruibile, in nome della dignità, della salute e dell’equità, che, attraverso l’istituzione del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), incaricava il governo centrale di reperire annualmente le risorse. Il nuovo Sistema sanitario, basato sul ruolo fondamentale delle Regioni, per distribuire servizi sanitari uniformi sull’intero territorio nazionale, fu realizzato su iniziativa di Aldo Aniasi, Ministro della Sanità nei governi Cossiga II e Forlani. Negli anni Novanta, le strutture pubbliche, da Unità sanitarie locali (USL) divennero Aziende sanitarie locali (ASL), e si ispirarono a logiche delle aziende private: attenzione al costo, al risultato e alla qualità del servizio erogato. Il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, introdusse una disciplina sul conflitto di interessi per i medici dipendenti delle ASL, vietando di svolgere attività privata all’interno (intramoenia) e all’esterno delle strutture pubbliche, con la richiesta di scegliere fra una delle due attività. In seguito, è stata reintrodotta la possibilità di svolgere attività pubblica e privata intramoenia. Nel 2012, il Decreto Balduzzi, convertito l’8/11/2012 in legge (n.189) ha riorganizzato il Sistema sanitario e la regolamentazione dell’attività medica e scientifica. Il SSN, si pone come un sistema pubblico, tipico di uno Stato sociale, che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, ed è finanziato dallo Stato, attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette dalle ASL, tramite i ticket sanitari, le quote con cui l’assistito, contribuisce alle spese e prestazioni a pagamento. Per la legge sul sistema sanitario, Tina Anselmi, fu considerata una “madre della Repubblica”, tanto che ne fu proposta la candidatura a Capo dello Stato, prima nel 1992 e poi nel 2006. Intanto, nel 1981(VIII legislatura), presiedette la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia massonica P2, fino al termine dei lavori (1984), quando denunciò la loggia come “una vera e propria organizzazione criminale”: nel 2011 le fu dedicato il libro, La P2 nei diari di Tina Anselmi (Anna Vinci, Chiarelettere). Nel 2014 i 120 volumi della Commissione, dopo un lungo lavoro di digitalizzazione, sono stati desecretati e sono consultabili on line. Donna tutta d’un pezzo, non manovrabile, tanto che i colleghi la soprannominarono “Tina vagante”, la Anselmi fu amica della Iotti e di Pertini, ma ai tempi della P2, fu ostacolata sia all’interno, che fuori dal suo partito, che alla fine la mise cinicamente da parte: nel 2004, fu addirittura schernita, da chi nel volume Italiane, redasse la voce a lei dedicata. Su di lei diverse biografie, che ne narrano la vita dalla Resistenza alla politica e soprattutto, l’attività negli anni Settanta e Ottanta. Dal 2001 fu affetta dal Parkinson e negli ultimi anni di vita, un ictus aggravò ulteriormente il suo stato di salute. Morì a Castelfranco Veneto, nella sua abitazione, dopo la mezzanotte del 1º novembre 2016.
Attualità
Campania Libri Off 2025, alla Biblioteca Provinciale di Avellino si presenta “La babilonese”

La rassegna Campania Libri Off 2025 farà tappa ad Avellino -sabato 5 aprile – presso la Biblioteca Provinciale S. e G. Capone – Palazzo della Cultura in corso Europa. Protagonista Antonella Cilento che presenterà “La babilonese” (Bompiani Editore).Interverranno Emilia Bersabea Cirillo e Generoso Picone che si alterneranno anche nelle letture. L’evento rientra nel Campania libri Off che propone, in vista del Campania Libri Festival che si terrà ad ottobre al Palazzo Reale di Napoli, appuntamenti letterari con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura quale elemento chiave della crescita personale e civile.
“La babilonese” narra di sei storie legate tra loro che si dipanano nel corso dei secoli, da Ninive in Mesopotamia nel VI secolo a.C. fino alla Napoli di oggi. Un appassionante viaggio nel tempo, che mescola storia e invenzione, mistero e spunti di riflessione sulla memoria, sul trascorrere del tempo, sui sentimenti e le passioni umane, un libro nel quale convivono e si intersecano i molteplici interessi dell’autrice che da sempre trovano espressione nella sua scrittura al contempo erudita e piacevole: la letteratura e l’arte, l’archeologia e la narrativa popolare, i mille volti di Napoli e la condizione femminile.
Antonella Cilento (Napoli, 1970) nel 1993 ha creato LalineascrittaLaboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori per l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra le sue opere, tradotte in numerosi paesi, ricordiamo Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisao L’acqua che dorme (Mondadori, 2018). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.
Si ricorda che dallo scorso 2 gennaio la Biblioteca Provinciale, la Mediateca e la Sezione Ragazzi sono aperte al pubblico dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30. Dal lunedì al venerdì le sale studio, site al secondo piano della Biblioteca Provinciale, sono fruibili con orario continuato dalle 8:30 alle 19:30, il sabato dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30.
Per info:
0825790515
bibliotecaprovincialecapone@provincia.avellino.it
Attualità
XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico il 4 aprile al Liceo Parzanese

Anche quest’anno, il prossimo 4 aprile 2025,dalle 18.00 alle 24.00, il Liceo “Pietro Paolo Parzanese di Ariano Irpino, aderirà all’”XI Notte Nazionale del Liceo Classico” che, su indicazioni del Comitato organizzativo nazionale, presieduto dal Prof. Rocco Schembra, si propone di ribadire, nei Licei aderenti all’ iniziativa, il peculiare valore formativo dei Licei classici.
Il tema comune, scelto dal comitato organizzativo nazionale per quest’ anno, prevede una riflessione su “Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”.
Attualità
Pallavolo Serie D Maschile – GSA ad un passo dalla serie C

GSA PALLAVOLO ARIANO ASD – PALLAVOLO BATTIPAGLIA 3 – 0 GARA DEL 29 MARZO 2025
IL GSA supera Battipaglia 3-0, per la promozione in Serie C serve l’impresa nell’ultima gara a Montecorvino Pugliano
Formazione GSA : T.BARRASSO, C.CAPOZZI, R.CASO, L.GUARDABASCIO, S.GRASSO, H.CHIARADONNA, A.IANDOLI M.MOLINARIO, M.NINFADORO, W.PUORRO, G.RICCIARDI, G.SANTOSUOSSO, L.SCHIAVO, M.TORIELLO Allenatori : Giulio Filomena, Nico Medici Dirigente: Gianfranco Molinario
Il GSA conferma il primo posto in classifica con una vittoria da tre punti sul Battipaglia.
Resta una sola partita alla conclusione della Regular Season che vedrà il GSA sabato 5 aprile affrontare APD PESSY per una gara che vale una stagione. GSA e APD PESSY condividono il primo posto in graduatoria, quindi la squadra che si aggiudicherà il big match conquisterà la promozione diretta in serie C. IL GSA è pronto per l’impegno ed è concentrato sul lavoro di preparazione da svolgere per sostenere l’importante appuntamento.
I tecnici Giulio Filomena e Nico Medici affermano che i propri giocatori hanno disputato un grande Torneo, il primo posto attuale necessita solo di essere legittimato con una prestazione di rilievo nella prossima gara.
Usciamo da un periodo complesso e difficoltoso, aggiungono i coach, i nostri atleti sono stati bravi a reagire e superare i diversi problemi con vittorie e bel gioco. Siamo fiduciosi per il big match, dobbiamo affrontare l’ultima sfida con lucidità approcciando la delicata prova con adeguata tenuta nervosa e mentale per scendere in campo con la sicurezza di fare risultato.
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