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Attualità

Tribunale.Manifestazione a Roma il prossimo 30 maggio contro la riforma.

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I fatti stanno dimostrando che la legge di riforma della geografia giudiziaria è una legge fatta male, incostituzionale ed inutile. Non a caso, in attesa della pronuncia della Consulta prevista per il 2 luglio, sono già diverse, e trasversali, le proposte di legge che, realisticamente, chiedono un rinvio dell’entrata in vigore, prendendo atto tra l’altro del gravissimo ritardo nel reperimento delle strutture che dovrebbero accorpare 31 Tribunali e 220 Sezioni Distaccate soppresse.

Si tratta di un riconoscimento, proveniente trasversalmente da tutte le forze politiche presenti in Parlamento, dell’impostazione realisticamente adottata dall’OUA fin dall’inizio di questa grottesca vicenda.

Noi speriamo fortemente nella dichiarazione di incostituzionalitá, e comunque auspichiamo una rivisitazione della legge che consenta di perseguire obiettivi di efficienza e di miglioramento dei servizi, e non solo ipotetici ed inesistenti risparmi.
L’Irpinia è fortemente interessata alla questione, visto che la riforma prevede la cancellazione di due Tribunali, con evidenti ricadute sull’economia locale e con notevoli disagi per i cittadini.
Rivolgiamo un appello ai politici locali affinché sostengano le suddette iniziative legislative, rispetto alle quali si stanno da tempo mobilitando i parlamentari di ogni parte d’Italia. 
Restare inerti, per l’ennesima volta, rispetto a questo problema costituirebbe una responsabilità imperdonabile.
 Fino ad oggi si sono già mobilitati a sostegno dei Tribunali irpini gli On.li Giuseppe De Mita e Luigi Famiglietti. Speriamo che anche gli altri vogliano seguire il loro esempio.

Per evitare l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria l’OUA ha organizzato una manifestazione a Roma per il prossimo 30 maggio, presso l’Hotel Ergife, in concomitanza con l’astensione proclamata per il 29 e 30 maggio.

Sarà un’occasione non solo per protestare contro una legge iniqua, ma anche per confrontarsi con il Ministro con spirito costruttivo e propositivo: la geografia giudiziaria va senz’altro modificata, ma in modo serio e tale da perseguire una maggiore efficienza del sistema, a vantaggio dei cittadini. Questa legge, invece, determinerebbe semplicemente la paralisi del sistema.

La manifestazione è aperta anche a tutti i cittadini interessati, Sarebbe auspicabile una massiccia partecipazione dall’Irpinia.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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