Attualità
UDC Ariano :” Strumentalizzazioni sulla radioterapia al Frangipane”
«Sulla realizzazione di un Centro di Radioterapia presso il P.O. “S.Ottone Frangipane” di Ariano Irpino si sono lette e ascoltate, in queste ultime settimane, decine e decine di dichiarazioni da parte di vari esponenti politici, associazioni di categoria, e chi più ne ha più ne metta. L’Unione di Centro di Ariano Irpino in questi mesi ha preferito che gli eventi evolvessero perché a dir poco preoccupata dalla strumentalizzazione che si stava mettendo in atto in merito a questa vicenda. Dopo un’attenta ed accurata analisi della questione, così come partito politico siamo abituati a fare, prima di fare leva sulla sensibilità dei cittadini, siamo rimasti a dir poco basiti nei confronti di ciò che è stato messo in piedi in queste settimane». E’ quanto si legge in una nota a firma della sezione cittadina dell’Udc di Ariano Irpino.
«Non è eticamente corretto – si legge ancora – o per essere più diretti non è umano cavalcare l’esasperazione dei cittadini di una comunità come la nostra, facendo propaganda politica su un tema che è entrato a far parte della quotidianità delle nostre famiglie, senza evidenziare in maniera giusta ed onesta come si sono svolti i fatti finora e come si svolgeranno in un prossimo futuro. Il nostro intento non è di certo né quello di attaccare, né di difendere l’Asl di Avellino – non crediamo ce ne sia bisogno né sia nostro compito – ma sentiamo semplicemente la necessità di raccontare come stanno davvero le cose, nel rispetto dei cittadini che credono ancora nella politica come servizio per la comunità».
«Ai fini dell’installazione di un Centro di Radioterapia ad Ariano Irpino – continuano gli esponenti arianesi dello scudocrociato – essendo previsto dalla Regione che il fabbisogno delle ASL di Avellino/Benevento corrispondesse ad un impianto, c’era già una delibera della ASL di Avellino (la n.453 dell’11/04/2016), con la quale si chiedeva di approvare il progetto preliminare, in seguito alla realizzazione di uno studio di fattibilità con relativo onere economico, dal quale risultava che il P.O di Ariano Irpino disponesse sia degli spazi da utilizzare per tali adeguamenti che delle varie figure professionali da impiegare per le finalità. Alla delibera di più di un anno fa, è seguita una nuova delibera promossa dal Direttore Generale, la dottoressa Maria Morgante, semplicemente per un richiamo alla delibera precedente, dopo vari confronti con il governo regionale e in attesa del nuovo piano dei fabbisogni. Si tratta pertanto di un atto, quello del Direttore Generale Morgante, non consequenziale ad iniziative pubbliche, ma semplicemente a riscontri ed evidenze governative, le uniche dalle quali può dipendere l’installazione o meno di tale centro».
«L’installazione del Centro – spiegano – è stata, perciò, GARANTITA dal Presidente De Luca sulla volontà chiara e decisa del Direttore Generale, ma in merito ai tempi non è stato possibile prevedere una data certa, perché questa non dipendeva dalla pressione dell’opinione pubblica, bensì da un fatto oggettivamente più elementare e incontestabile, cioè l’assenza del Commissario alla Sanità in Campania, nomina avvenuta solo poche ore fa e che ha visto essere investito di tale ruolo proprio il Presidente De Luca».
«Detto questo – così conclude la nota dell’Udc – che associazioni di categoria si facciano promotrici di una raccolta firma, senza dare spiegazioni dettagliate a chi firma, facendo così passare l’idea che se la radioterapia si dovesse realizzare, il merito andrebbe riconosciuto a tali iniziative, ci sta. Ma che a fare tutto ciò siano consiglieri regionali, esponenti di spicco di partiti locali, questo non possiamo accettarlo. Questa è un’ulteriore dimostrazione del fatto che ormai, nelle nostre realtà, siamo sempre più abituati a politici che non risolvono i problemi delle comunità, agendo in prima persona con tutti i mezzi a disposizione, bensì li cavalcano, pubblicando note dove millantano un loro impegno, attraverso convegni per attirare l’attenzione, partecipando a raccolte firme, come se si stesse parlando di frivoli argomenti. E’ inconcepibile, che esponenti di partiti, con ruoli di primo piano nel governo della Regione, al fianco, quindi, di chi decide per l’installazione o meno della radioterapia, fingano di non conoscere lo stato delle cose e si mettano a cavalcare la protesta al solo scopo di strumentalizzarla»
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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