Attualità
ULTIMA FERMATA DI GIAMBATTISTA ASSANTI RIAPRE IL DIBATTITO SULLA LINEA FERROVIARIA AVELLINO – ROCCHETTA S. ANTONIO
Quando il cinema indipendente sa farsi strumento sociale
Dopo essersi aggiudicato numerosi premi in festival nazionali ed internazionali e aver ottenuto una nomination ai David di Donatello (quella per miglior attrice non protagonista a Claudia Cardinale), Ultima fermata, opera prima di Giambattista Assanti, riesce a rompere il silenzio sullatratta ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio, sospesa nel 2010 ed ora oggetto di un disegno di legge sulle ferrovie turistiche proposto dalla senatrice Anna Maria Carloni. Grazie al coraggio del regista, dei produttori – in particolare, Francesco Dainotti, che con la sua Gekon Productionsha fortemente creduto nel progetto – e al continuo sostegno delle associazioni del territorio, la riapertura della tratta, oggi non è più un sogno.
La ferrovia, infatti è la vera protagonista del film, ritratto corale dell’Italia di ieri e di oggi. Grazie anche all’utilizzo di materiali di repertorio degli anni Cinquanta, la pellicola registra la realtà di un paese in grado di risollevarsi grazie alle piccole realtà rurali che lo compongono, poi destinate a sparire inesorabilmente senza quella linea ferroviaria che, a lungo, ha garantito un tramite con il mondo esterno.
Attraverso le vicende di Rocco (Luca Lionello), si ripercorre la vita della storica ferrovia, in cui il padre del protagonista (Nicola Di Pinto), ormai defunto, ha giocato un ruolo fondamentale. Su di lui sappiamo ben poco, ma conosciamo “invece l’epoca dei fatti, qual’ era il suo mestiere: i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere”. La morte del padre, quindi, diviene per il protagonista l’occasione per compiere un viaggio interiore alla ri-scoperta di se stesso e delle proprie radici culturali. Lionello, affiancato dall’esordiente Francesca Tasini e da Claudia Cardinale, gioca attraverso un lavoro di sottrazione capace di mostrare tutta la bellezza di quelle piccole realtà relegate all’ombra, a causa dell’assenza di infrastrutture funzionali.
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Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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