Attualità
Un anno dall’elezione del Vescovo Melillo: “Non si dà vera gioia se non la si condivide con altri”
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Dal Vaticano 13 maggio 2015. Un anno fa con bolla papale si decretava la nomina di un nuovo Vescovo per la Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia. Si tratta di una ricorrenza particolarmente significativa per noi fedeli, dal momento che ha sancito il passaggio da un periodo di “letargo” fin troppo lungo, segnato dall’assenza di un Vescovo, ad una primavera ricca di doni, non ancora tutti sbocciati. La sensazione più comune è stata la scoperta di un rinnovato spirito intraprendente, il desiderio di ricominciare ad essere guidati, ma questa volta con maggior fervore, quasi a voler trattenere il nuovo Vescovo con la nostra energia contagiosa, perché è stato già sperimentato il sapore amaro della solitudine.
Eppure Mons. Sergio Melillo, non si è limitato ad occupare il posto vacante, ma è riuscito a ribaltare la situazione: ogni fedele, anziché fare gli onori di casa, si è trovato ad essere accolto nella sua nuova dimora, tutta da costruire. Si tratta di un gesto che ha dello straordinario: Il vescovo ha scelto la strada più umile, ossia quella della Presenza Misericordiosa di Gesù, volto del Padre!
Mons. Melillo in questo anno insieme ha portato ovunque questo volto: ha visitato ogni parrocchia della diocesi, trascorrendo tempo in compagnia di ogni fedele…ha sempre garantito la sua presenza sia in momenti solenni e di festa che nella ferialità o nel dolore, e soprattutto si è dimostrato un padre carismatico e molto aperto al dialogo e alla condivisione. In altre parole, è risultato fin troppo semplice apprezzarlo ed affidarsi alle sue mani. Da parte del suo popolo non può che levarsi gioioso un sentito grazie per l’anno appena trascorso e un caloroso augurio per la lunga strada che ancora ci attende, in attese di scoprire quali preziosi boccioli nasconde il giardino della nostra Diocesi.
Desideriamo però sapere da lui quali siano i sentimenti e le emozioni che lo accompagnano in questa giornata speciale.
Eccellenza, un anno fa apprendeva la grande notizia: cosa ha provato e cosa ha pensato nell’esatto momento in cui ha compreso che la sua vita stava prendendo una nuova piega?
Questo anno per me è stato un anno davvero intenso, un anno di cambiamento radicale nella prospettiva della mia vita; un anno di tanti incontri. Non credo sia mio pensiero tornare indietro. Dal 13 Maggio, quando ho firmato l’accettazione della mia nomina, al 23 Maggio quando è stata poi ufficializzata, in questi dieci giorni ho dovuto serbare nel cuore e nel silenzio questo evento molto più grande e molto più straordinario per la mia vita perché il Signore mi ha chiesto e mi chiede continuamente di viverlo come un dono e quindi come un servizio, come un ministero di amore. Quei dieci giorni sono stati il tempo che ho vissuto proprio preparandomi a questo tempo che già abbiamo vissuto insieme. E quindi credo che sia soprattutto la gioia degli incontri che mi aiuta e mi sostiene in questi primi mesi del mio ministero episcopale. Non tornerei indietro; tutto è legato da questo unico filo rosso: quello di seguire il Signore amando i fratelli.
Se pensa di conoscere ormai abbastanza bene il suo gregge, può confidarci un suo pregio e un suo difetto?
La conoscenza presuppone una frequentazione che per me è davvero quotidiana e diuturna. Ho apprezzato molto l’accoglienza e apprezzo molto la vicinanza con la comunità cristiana, con i sacerdoti, con il popolo di Dio; con l’attenzione e l’amore verso il Vescovo. Io dico che più che difetti bisognerebbe ritrovare quello slancio che forse un tempo avevamo tutti di guardare con fiducia il futuro, per far sì che questi luoghi così belli, così carichi di risorse spirituali e umane possano davvero continuare a fiorire, un nuovo slancio, un nuovo rinascimento, possiamo dire, per le nostre comunità.
Di solito, in attesa dello scoccare della mezzanotte, il giorno di San Silvestro lo si dedica alla lista dei buoni propositi per l’anno nuovo, oltre che ai festeggiamenti, quasi a voler fare il punto della situazione sui traguardi raggiunti. Nel suo caso, cosa ha inserito nella sua lista dei buoni propositi alla vigilia di questo importante giorno?
C’è una lista che io aggiorno quotidianamente: quella di voler davvero amare tutte le persone che il Signore mi ha affidato e prego costantemente per tutti quanti noi. Per tutti quanti i fedeli di questa diocesi; ma nella lista in capo alle mie preferenze c’è quella di far crescere la comunione tra il Vescovo e il presbiterio e all’interno del presbiterio.
C’è un traguardo che necessita di essere varcato prima del 13 maggio 2017?
Credo che questa frase di Seneca, scritta a Lucilio nelle sue lettere, può essere emblematica per il compito che tutti quanti noi dobbiamo svolgere. Diceva Seneca a Lucilio, questo giovane amico: “Se mi fosse concesso di avere tutta la sapienza per tenerla esclusivamente per me e per non trasmetterla, rifiuterei.” Infatti credo che non si dà vera gioia se non la si condivide con altri. Queste parole credo che siano l’impegno sul quale voglio camminare e sul quale costruire il mio presente e il mio futuro ministero.
Fonte : “www.diocesiarianolacedonia.it”
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga
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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
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