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Una goccia nel mare, le misure del Governo: l’appello dei commercianti di Atripalda

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Le innumerevoli attività di Atripalda (AV), cittadina a vocazione commerciale da secoli, danno da vivere almeno a 2.000 famiglie, oltre all’indotto che creano. Purtroppo a oggi, nonostante il decreto “Cura Italia” sia stato pubblicato da molti giorni, non si hanno ancora precise direttive su come accedere alle misure messe in campo per il nostro settore. Misure che, a partire dall’indennità di 600.00 € destinata al sostegno dei titolari delle attività, sono da considerare come una goccia nel mare. Altre sarebbero state le iniziative da fare, a partire da quel “Se incasso zero pago zero. Non posticipare ma annullare, per poterci rialzare” che ben riassume le esigenze della categoria. Inutile evidenziare che le attività chiuse, non possono produrre alcun tipo di ricavo e quindi è impossibile che riescano ad onorare le scadenze con l’erario e con i fornitori; e questo avrà una ricaduta devastante sulla nostra intera economia provinciale, regionale e nazionale, con un rovinoso effetto a catena, per lungo tempo. Le perdite di questo periodo porteranno gravi conseguenze nel breve e medio periodo, ma anche nel lungo, per quelle imprese che ci arriveranno. Alla luce di tutto questo, se realmente si vuole mettere in campo un sostegno per le nostre imprese e aiutarle nella lunga e difficile ripresa, è necessario quantomeno:

elaborare politiche economiche molto più incisive rispetto a quelle che si stanno profilando in questi giorni;
bloccare da subito tutti i versamenti IVA, INPS, IRPEF INAIL, oltre alle tasse regionali, provinciali, comunali, di vidimazione, imposte sui redditi, acconti, bollette, altri versamenti vari ed eventuali, per almeno 9/12 mesi dalla riapertura delle attività;
favorire l’accesso al credito in maniera agevolata;
sospendere presso le banche e gli istituti di credito, tutti i finanziamenti, i mutui, gli addebiti di eventuali interessi passivi maturati e i costi di gestione dei conti corrente, ad aziende, liberi professionisti e titolari di partita IVA, potenziando al massimo l’elasticità nei confronti dei crediti già erogati alle imprese;
sospendere tutte le possibili segnalazioni bancarie, alla centrale rischi di Banca d’Italia e al CRIF, per gli eventuali insoluti dei mutui, nonché bloccare i protesti delle scadenze e/o dei titoli di pagamento già emessi dalle aziende nei confronti dei propri fornitori perché, vista la grave situazione in cui versa il Paese, non è giusto ricondurli a una cattiva gestione aziendale.
È sicuramente uno sforzo importante quello che viene richiesto al nostro Governo, ma la gravità del momento richiede l’adozione di misure straordinarie nell’interesse di tutta la comunità. L’adozione di queste misure darebbe un senso all’indennizzo di € 600.00 previsto, che solo così potrebbe diventare un sostegno per ciascuno di noi. Nella speranza che una presa di coscienza, possa portare a mettere in campo un reale programma di incentivi che, insieme allo spirito di sacrificio e dedizione che la nostra categoria ha sempre dimostrato, sostenga il sistema commerciale – economico, nella ripartenza.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attualità

Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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