Attualità
VARIANTI COVID – DAL CEINGE NUOVA ARMA
Che succederà dopo l’estate?
Jama, L’organo ufficiale dell’Associazione medica degli Stati Uniti d’America, Jama, ha elaborato uno studio, riportato nel report di Malattie Infettive dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che indica i 3 possibili esiti della pandemia di Covid-19 in vista del mese di ottobre 2021.
Tre i gruppi di Paesi esaminati:
nel primo figurano, tra gli altri, Israele, Nuova Zelanda, Vietnam e Brunei dove è possibile ipotizzare una prossima eliminazione del coronavirus.
Il secondo comprende Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Vi figura anche l’Italia. In questi Paesi si conviverà con il virus.
Il terzo riguarda Sud America, sud-est asiatico e India, in essi la previsione è di una condizione generale drammatica, una deflagrazione della pandemia. Elevati ricoveri ospedalieri e sistemi sanitari in tilt.
L’EMA, Ente europeo del farmaco, nell’attività di monitoraggio degli effetti dei vaccini, ha lanciato l’avvertimento a seguito di 3 casi di sindrome da perdita capillare, molto rara,riscontrati in persone che avevano ricevuto il vaccino Janssen. Gli episodi si sono verificati entro 2 giorni dalla vaccinazione. Una delle persone colpite aveva una storia di sindrome da perdita capillare e due di loro successivamente sono morte.
Due morti a fronte di oltre 18 milioni di dosi somministrate in tutto il mondo (dati aggiornati al 21 giugno 2021), ma gli operatori sanitari non dovranno più somministrare il vaccino Janssen a chi soffre di questa condizione.
In caso di rapido gonfiore delle braccia e delle gambe o di un improvviso aumento di peso nei giorni successivi alla vaccinazione occorre allertare il medico. Questi sintomi sono spesso associati alla sensazione di svenimento (a causa della pressione bassa).
Miocardite e pericardite possono rientrare tra i “casi molto rari” di effetti collaterali dei vaccini Pfizer e Moderna.
‘’I sintomi possono variare, ma spesso comprendono mancanza di respiro, battito cardiaco accelerato che può essere irregolare (palpitazioni) e dolore toracico”, ha comunicato l’EMA (Agenzia europea del farmaco).
Una nuova scoperta italiana, che arriva dai laboratori del Ceinge Biotecnologie avanzate, centro di ricerca associato con l’azienda sanitaria e l’Università Federico II di Napoli, potrebbe rivoluzionare la lotta al Sars-CoV-2 e alle sue varianti. Il Centro è una società consortile senza scopo di lucro, a capitale interamente pubblico, i soci sono l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Da sette mesi impegnati nella lotta al Coronavirus.
Gli studiosi hanno rilevato che i polifosfati (PolyPs), possono combattere il Sars-Cov-2 e hanno definito le modalità di somministrazione del farmaco. Potrebbe presto essere prodotto, presto, grazie al loro lavoro. I risultati dell’équipe guidata dal genetista Massimo Zollo sono stati pubblicati sulla rivista Science. La copertina della rivista celebra il team italiano.
Nei dettagli, i ricercatori partenopei hanno rilevato, sulla base di studi già effettuati sull’Hiv-1 in vitro, che i polifosfati legandosi con la proteina Spike, possono agire come antivirali.
Bloccando il coronavirus.
Il professor Massimo Zollo (coordinatore della task force Covid-19 del Ceinge) e la sua squadra hanno dimostrato che i polifosfati inorganici a catena lunga, i PolyP120, sono efficaci anche contro le varianti nelle cellule primarie epiteliali nasali, e inibiscono l’ingresso e la replicazione del virus nell’organismo. I PolyPs non sono molecole tossiche e sono efficaci pure utilizzate mediante aerosol.
La loro attività è risultata efficace anche nel bloccare la tempesta di citochine, indotta dal Sars-Cov-2.
Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con l’azienda farmaceutica coreana Haimbio, che potrebbe usare proprio il Ceinge come quartiere generale per il mercato europeo.
Per ora è stata effettuata sperimentazione in vitro che ha dimostrato un potenziale inibitorio del 99% contro la variante Alfa; gli studiosi sottolineano che un nuovo farmaco a base di polifosfati sarebbe in grado di combattere anche gli altri ceppi virali, compresa la variante Delta.
I dati raccolti sinora dovranno essere confermati con la sperimentazione sull’uomo prima che la soluzione di aerosol possa essere validata per uso umano. Si apre la possibilità di curare la malattia con alcune sedute di aerosol, con un farmaco efficace, sicuro, facilmente producibile e somministrabile.
Il monitoraggio dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) nella circolare datata 2 luglio 2021 e inviata alle aziende sanitarie e alle farmacie, ha comunicato di aver disposto il ritiro dei seguenti lotti di medicinali, utilizzati contro l’ipertensione:
Losartan Teva 50 mg, 28 compresse rivestite con film: lotto n. 040450820 in scadenza il 31 agosto 2023, AIC n. 038098341.
Losartan Teva 100 mg, 28 compresse rivestite con film: lotto n. 1111119 in scadenza il 30 novembre 2022, AIC n. 03809870D7.
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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