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Attualità

Viaggio nella sanità – Caregivers, anonimi eroi

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Silenziosi, tra le mura domestiche, ogni giorno migliaia di persone, donne o uomini, assistono il congiunto gravemente ammalato.              

Non sono eroi ma persone amorevoli che, a volte, lasciano il lavoro per dedicarsi completamente alla cura del familiare, la loro vita privata è un vago ricordo. Questo è il caregiver, abile e arruolato h 24, asseconda i voleri del familiare ammalato e cerca di offrirgli un servizio da albergo di extra lusso. Spesso le Istituzioni Sanitarie sono un miraggio, i Servizi Sociali del Comune inesistenti, si ingaggia una lotta senza quartiere per ricevere poche ore di assistenza domiciliare, braccia indispensabili per la curaquotidiana della persona ammalata. Il caregiver ha sempre un orecchio pronto durante il riposo notturno e gambe agili per scattare come un centometrista. Appena sveglio provvede a rendersi presentabile e poi somministra all’ammalato le medicine, controlla i parametri vitali, cura leabluzioni della persona cara, prepara il cibo, mantiene pulito l’ambiente domestico, approvvigiona la dispensaalimentare, dei farmaci e dei presidi sanitari, aiuta i figli e li guida durante gli studi, si reca presso l’ASL per la prescrizione di fisioterapia, di logopedia, di pannoloni ed altro. È sceneggiatore, produttore e attore con la sua famiglia della cura del congiunto e fronteggia a mani nude patologie che logorano fisicamente e psicologicamente. Raramente viene fornito il supporto psicologico,indispensabile per prevenire la sindrome di Burnout (stressderivante dall’assistenza di persone disabili) e la depressione, patologie gravi che potrebbero produrre danni irreparabili nella mente e nello spirito del nucleo familiare. In questi giorni, il personale sanitario è stato in prima linea per fronteggiare il contagio da Covid-19. Sono stati fotografati con le “stimmate” sul viso prodotte dalle mascherine oppure addormentati esausti su una tastiera di computer, tutto vero. Mi chiedo quando si metterà in risalto la figura del caregiver? Chi lo fotograferà e lo intervisterà mentre avverte la sofferenza interiore dell’assistere e curare un proprio caro? Domande senza risposta.
Lo Stato deve assicurare, nel suo agire, la centralità della persona umana. Deve praticare la politica dell’accoglienza e dell’ascolto al fine di garantire la presa in carico dell’intero nucleo familiare del disabile. Quest’ultima, ad oggi, è assistita quasi esclusivamente dalle associazioni di volontariato, laddove presenti. I caregiver non voglionofavori o privilegi, sono persone libere, non vassalli, rivendicano i loro diritti sacrosanti. Pretendono una vita dignitosa per i propri cari gravemente ammalati, i quali non devono desiderare la morte prematura per alleviare le proprie e le altrui sofferenze.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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