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Vittorio Melito :”Unità, se non ora quando?”

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Che dire? La prima reazione non può che essere di sconcerto e scoraggiamento. Un altro episodio grottesco a grave danno della città di Ariano Irpino.

Sforzandosi di trovare una spiegazione non troppo malevola, si può pensare che il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale era difforme da quello approvato in Consiglio dei Ministri e che la correzione intercorsa nel frattempo sia stata considerata impropria, tale da dover essere “rettificata”. Certo che una nuova lettura in Consiglio sarebbe stata più che opportuna.

Ora tutti i parlamentari di buon senso (questo dovrebbe essere il discrimine, non maggioranza/opposizione) dovrebbero rapidamente riparare alla figuraccia e ripristinare con un emendamento il testo originariamente pubblicato, magari aggiungendo il riferimento alla Zona Franca di cui parlavo ieri. Tanto nell’interesse di tutti i comuni d’Italia dichiarati zona rossa, al di fuori di quelle cinque province.

Attenzione: se il fondo viene ripartito entro dieci giorni soltanto tra i comuni delle cinque province indicate, sarà poi necessario uno stanziamento aggiuntivo.

A costo di sembrare monotono, mi pare indispensabile un pronunciamento unitario delle forze politiche e sociali per rivendicare con forza non solo il ripristino del Fondo per tutte le zone rosse, ma anche per sollecitare l’impegno nazionale e regionale sulle questioni relative all’anomala diffusione del contagio in città ed alla necessità di rilanciare il nostro ospedale e tutta l’economia. Anche in chiave elettorale, credo che sarebbe molto più redditizio per chiunque potersi presentare agli elettori dicendo di aver saputo trovare convergenze in un momento drammatico, piuttosto che addossarsi reciprocamente colpe e responsabilità, a discapito della realizzazione degli interessi della Città. In altri termini, meglio poter dire “abbiamo fatto qualcosa tutti insieme”, piuttosto che “non abbiamo fatto niente, ma è tutta colpa degli altri”.

Una proposta: una forma pacata e civile di protesta, senza creare problemi di ordine pubblico o assembramenti pericolosi, potrebbe essere una mezza giornata di “zona rossa volontaria”. Per un pomeriggio ed una sera, almeno, restiamo tutti in casa, chi ha faticosamente riaperto fa il sacrificio di chiudere di nuovo per qualche ora, torniamo simbolicamente alla fase 1 visto che ci negano qualsiasi aiuto per passare alla 2. Che ne pensate?

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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Confesercenti, Marinelli: bonus contro il caro energia per famiglie e imprese irpine

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“Novità positive per negozi e attività produttive irpine, oltre che per le famiglie, con l’approvazione del “decreto bollette”, per contrastare la nuova impennata delle tariffe elettriche, che sta mettendo ancora una volta a dura prova i bilanci di imprese e cittadini”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

“Il provvedimento – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – prevede che il bonus sociale elettrico venga ampliato per tre mesi agli utenti domestici con Isee fino a 25mila euro, che riceveranno un contributo da 200 euro. Un aiuto  spetterà anche alle aziende “energivore” – con potenza impegnata superiore a 16,5 kW – e alle Pmi vulnerabili. Attualmente il bonus sociale bollette prevede che il cittadino o il nucleo familiare abbia diritto al contributo con un Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli). Per coloro che già percepiscono il sostegno, il contributo potrà arrivare fino a 500 euro.

Alle microimprese e ai clienti vulnerabili (ultra 75enni, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute) del sistema a tutele graduali viene consentito di essere inseriti in un mercato controllato, e non in quello libero, anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027. Stop anche al pignoramento degli immobili dei soggetti vulnerabili con il blocco delle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per debiti condominiali sotto i 5.000 euro.

È poi previsto un “salvagente” per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra, cioè sui compensi non monetari erogati sotto forma di beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti per integrare la retribuzione principale, come buoni pasto, polizze assicurative, misure sociali aziendali”.

Gli interventi annunciati e introdotti – conclude Marinelli – sono sicuramente utili e ormai attesi da tempo, ma occorrono ulteriori misure, come più volte evidenziato, più inclusive e soprattutto strutturali. Per cominciare è necessario alleggerire anche gli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt, che sono peraltro di più piccole dimensioni, che hanno pesantemente risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche”.

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FIERA DI VENTICANO – D’Agostino (FI): Qui l’Irpinia che resiste e innova

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Avellino, 24 apr – “Oggi ho partecipato con interesse all’inaugurazione della 46^ Fiera Campionaria di Venticano, un evento che non è solo una vetrina, ma una parte pulsante dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Con oltre 140 espositori e un padiglione dedicato al Made in Italy, la Fiera celebra l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato di qualità del Centro-Sud, dimostrando che le aree interne possono essere motore di sviluppo.

Ho incontrato produttori determinati, storie di passione e sacrificio che incarnano lo spirito di un Sud che non si arrende e punta all’eccellenza. La loro energia è la prova che, anche in territori spesso marginalizzati, l’imprenditoria di qualità può crescere e competere.

Una delle proposte più interessanti emerse oggi è la trasformazione del quartiere fieristico in un hub di servizi per la Valle del Calore. Un’idea strategica, che condivido pienamente, per valorizzare le risorse locali e attrarre investimenti. Come sindaco e imprenditore, sono convinto che iniziative come questa siano importanti per creare lavoro, contrastare lo spopolamento e unire tradizione e innovazione.

Grazie alla Pro Loco Venticanese, ai volontari e a tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione. La Fiera di Venticano non è solo un evento, è un simbolo di speranza e un modello per l’Irpinia.”

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