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Attualità

Vittorio Melito:”Radioterapia e programmazione sanitaria quando?”

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Lo scorso 21 gennaio, alla notizia dell’approvazione regionale per la radioterapia all’ospedale di Ariano Irpino, espressi le seguenti considerazioni:

La notizia è comunque positiva e la accogliamo con favore.

In questa fase in cui l’ospedale è sacrificato e non riesce ad assicurare tempestivamente servizi essenziali a causa della promiscuità con le terapie Covid (da due anni insuperata, nonostante l’esistenza di una ala separata), l’installazione della radioterapia, da tanto tempo agognata, sarebbe significativa della volontà di mantenimento e rafforzamento della struttura.

Dunque, meglio tardi che mai.

Si osserva però che si tratta di tempi non brevi.

Nella nota inviata al Comune di Ariano Irpino il 20.12.2021 il Direttore Generale prevedeva l’approvazione regionale del progetto entro dicembre e la definitiva ammissione ministeriale a finanziamento entro gennaio: la Regione invia ora gli atti al Ministero, circa un mese dopo rispetto a quella previsione. Nella stessa nota si stimavano in 6/8 mesi i tempi necessari per l’affidamento dell’appalto, con consegna ed installazione delle apparecchiature in circa un anno. Leggiamo oggi che per i lavori sono necessari 365 giorni (naturali o lavorativi?) e per l’attivazione altri 120. Sembra di comprendere che occorrono: l’approvazione ministeriale, 6/8 mesi per la gara di appalto, un anno di lavori, altri quattro mesi per l’installazione a lavori ultimati. Se la nota ASL sembrava lasciar prevedere la funzionalità ad inizi 2023, dobbiamo prendere atto che si arriverà a 2024 inoltrato.

Ma meglio tardi che mai.

Dopo un mese esatto giunge la notizia dell’approvazione ministeriale. Quelle considerazioni mi sembrano sempre valide. Si continua a parlare genericamente di tempi celeri; ma esiste un preciso cronoprogramma che sfoci, finalmente, nella piena funzionalità del servizio?

E non trascuriamo che essa sarà davvero piena e garantita anche in caso di cattivo funzionamento se si coglierà l’opportunità di affiancare un secondo acceleratore lineare con i fondi del PNRR, come recentemente segnalato.

Intanto l’Azienda Ospedaliera di Benevento ha approvato un organico Piano Triennale di opere pubbliche che prevede un investimento di 63 milioni di euro. Qual è la programmazione irpina?

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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