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Attualità

Vittorio Melito:”Se ci salveremo, sarà grazie alla nostra autodisciplina, non certo per la competenza della ASL nella gestione dell’emergenza”

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Queste le considerazioni del magistrato arianese Vittorio Melito, già sindaco di Ariano Irpino, dopo il comunicato diffuso stamane da Carmine Grasso, medico dell’Ospedale Frangipane.

L’intervento di Carmine è, come sempre, lucido e puntuale: potrebbe bastare condividerlo. Ma l’occasione si presta a qualche riflessione ed alla puntualizzazione di alcuni interrogativi, con il rischio di qualche ripetizione. Il 15 marzo Ariano fu dichiarata zona rossa perché c’erano 21 contagi, originati dalla festa che mai nessuno ha detto ufficialmente quando e dove è stata fatta, né – come invece si fece nel Vallo di Diano per la funzione con il calice unico per tutti i fedeli – i partecipanti sono mai stati invitati ad autosegnalarsi per facilitare la vigilanza. Dopo cinque settimane abbiamo 22 deceduti, più degli iniziali contagiati, che sono aumentati del 700 %. Oggi 18 aprile, leggiamo che sarà effettuato uno screening di massa, con test sierologici forse non validati dal Ministero, che accerteranno eventuali soggetti che hanno formato gli anticorpi. L’attività di screening era prescritta già con l’ordinanza presidenziale del 31 marzo. I positivi dovranno essere sottoposti a tampone: se saranno molti, non si farà in tempo ad avere i risultati dei tamponi entro lunedì e la zona rossa sarà prorogata? Ieri vi è stata una riunione tecnica per programmare il ritorno alla normalità dell’ospedale: hanno partecipato i primari firmatari del documento del 26 marzo? Pare che l’area Covid sarà spostata nell’ala vecchia, con separazione assoluta dei percorsi: era impossibile farlo fin da subito? In queste cinque settimane quanti contagi sono sorti dal territorio e quanti hanno coinvolto sanitari dell’ospedale e loro congiunti? Tra i positivi del centro Minerva c’erano pazienti provenienti dall’ospedale e lì trasferiti, anche per la riabilitazione, non solo in RSA? Andavano monitorati gli operatori sanitari, i conviventi dei positivi, i soggetti fragili. Bastano test rapidi di dubbia affidabilità, dopo più di un mese? Neanche io posso convenire con il presidente della Regione su quanto afferma per Ariano. Il problema ha assunto dimensioni tragiche; l’azione della ASL è apparsa alla popolazione lenta, incerta ed approssimativa, oltre che non divulgata tranne che negli ultimissimi giorni; il recalcitrare di personale all’assegnazione in zona interna sembra tutt’altro che l’aspetto principale. Ci salveremo grazie alla nostra autodisciplina, auspicando che la fase 2 di rilancio dell’ex zona rossa sia improntata a ben altra determinazione di quella dedicata in fase 1 al suo interno: il polso fermo finora è stato usato soltanto per isolarci, non anche per aiutarci.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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